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Giuseppe Ottaviano

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Ultimi commenti

  • Di Giuseppe Ottaviano (---.---.---.221) 26 gennaio 2017 14:02
    Giuseppe Ottaviano

    Grazie per la rettifica, inserita la foto del campo di Amatrice e corretta la didascalia di Forsivo.

  • Di Giuseppe Ottaviano (---.---.---.196) 5 settembre 2012 16:12
    Giuseppe Ottaviano

    Partendo dal presupposto che la fonte non è mai una sola, la invito a superare il titolo per arrivare al punto: " La popolazione è spaventata, il danno ambientale è inestimabile, sostenere ancora il nucleare senza dare sostegno alle energie rinnovabili sembra una pazzia. Secondo le ultime stime presentate dal ministro delle Politiche nazionali, Motohisa Furukawa, se il Giappone dovesse decidere di abbandonare definitivamente il nucleare, la spesa per il Paese sarebbe intorno ai 500 miliardi di euro per investire nelle energie rinnovabili"

     Abbandonare il nucleare, così, di punto in bianco sarebbe impossibile, soprattutto per la pressione che le aziende stanno facendo sui politici. Il discorso comprende salute, ambiente, interessi economici di aziende, pressioni sui politici e posti di lavoro, basta guardare i recenti fatti dell’Ilva di Taranto. Bisogna però prendere atto della volontà della popolazione di allontanarsi dal nucleare, le manifestazioni sono tante e le associazioni promettono ulteriori battaglie per ogni centrale che verrà riaperta. Così anche alcuni ministri nipponici si sono messi subito al lavoro per cercare soluzioni alternative. 

    Secondo diverse testate, dal New York Times alla BBC, l’abbandono del nucleare è più di una possibilità, i piani energetici alternativi prevedono drastiche riduzioni nell’immediato e una probabile cancellazione a partire dal 2030. Inoltre le elezioni si avvicinano e i politici diventano più efficienti, non ci dimentichiamo come in Italia il nucleare sembrava ormai quasi una certezza finché non fu proprio il disastro di Fukushima, poco prima del referendum, a far cambiare rotta sia alla gente che ai politici. Ricordiamo le parole "rubate" alla Fornero poco prima delle Amministrative: "Abbandoniamo in fretta e furia per un po’ il nucleare perché altrimenti perdiamo le amministrative".

     Per quanto riguarda la dichiarazione citata del premier, Noda fa riferimento all’immediato, in quanto buona parte della popolazione, giustamente spaventata, ha chiesto di non riaprire le centrali, attualmente chiuse per lavori di manutenzione scattati subito dopo il disastro. Ovviamente, spegnere le centrali adesso sarebbe impossibile visto che un terzo del fabbisogno energetico del paese è coperto proprio dal nucleare.

    Spero con questo di aver chiarito eventuali dubbi e incertezze causate dall’articolo.

    http://www.nytimes.com/2012/08/30/business/energy-environment/japan-faces-costs-of-closing-reactors.html?pagewanted=all


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