X Factor 3 alla faccia dello snobismo!

Forbidden Colours in prima serata su Rai Due. David Sylvian, leader dei Japan, e Ryuichi Sakamoto, pianista, compositore, premio Oscar e chi più ne ha più ne metta, sono entrati nelle case di milioni di italiani che prima di ieri sera probabilmente non sapevano neanche dell’esistenza di questi due musicisti (non è una statistica, vado a caso, ma credo di acchiapparci) e chissà, forse si saranno anche commossi, data una bella interpretazione di Chiara. una delle protagoniste di X Factor 3.

 

È ricominciato da due settimane (escludendo quelle dei provini) X Factor, il programma che ricerca di talenti da gettare in pasto agli italiani affamati di icone televisive e che quest’anno ha visto l’abbandono della Ventura al cui posto è subentrata un’icona (lei sì) della televisione italiana: Claudia Mori. Ma queste sono notizie un po’ vecchiotte.

 

Ogni anno ricomincia X Factor e puntualmente si ricomincia la manfrina sui reality (ma questo è veramente un reality? Secondo i canoni a cui ci hanno abituato Grandi Frtelli, Fattorie, Isole, non mi pare proprio). Che schifo i reality, anzi i talent show – manco fossimo al circo -: “I talent show un vivaio di depressi” grida un redivivo Umberto Tozzi in uscita col nuovo album. Grida contro i talent show e si becca i titoloni dei giornali e lo stesso fa Mingerdi dando per scontato che chi partecipi ai provini non possa essere qualcuno che studia e canta da anni; insomma questi programmi fanno bene un po’ a tutti (ma anche a nessuno potrebbe obiettare qualcun altro).

 

Il problema è l’approccio che si ha nei confronti di questi programmi. Quando la critica è preventiva è assolutamente stupida, come tutte le critiche preventive. Se è snobistica lo è ancora di più, ed è simpatico notare come lo snob che (non) assiste a X Factor si vanti di conoscere lo snob Morgan da ben prima, da quando suonava nei Bluvertigo e bla bla bla. Insomma onanismo dello snobismo!

 

Altro errore è fare un calderone. I talent show! Insomma tra Amici e X Factor c’è una bella differenza, che non credo sia nascosta. Amici è sì una pseudo scuola di cosidetti talenti, ma si nutre dell’odio (televisivo e spettacolare) tra compagni di classe e tra i medesimi e gli insegnanti, X Factor è una competizione canora tra un gruppo di persone che ha avuto, la bravura (non sempre) e la fortuna di trovarsi al posto giusto al momento giusto. Che vede qualche litigio (sempre televisivo e spettacolare – nel senso che fa spettacolo) tra i giudici e via.

 

Ma questa non è un’apologia del programma di Rai Due, che ha tanti difetti, semplicemente la costatazione che almeno riesce a fare emergere qualche brano, qualche canzone, un po’ di cultura musicale che a volte scarseggia nei media di massa e tra gli stessi aspiranti star. E lo fa circondandosi di esperti, i giudici, certamente, ma anche i “Vocal coach” (che brutto termine) e portando in prima serata pezzi formidabili come quello di ieri sera.

 

Insomma di questi programmi si può prendere il meglio o lasciarci andare al “che schifo!” che condisce gran parte dei commenti ai programmi odierni. Se ci lasciamo andare al che schifo, a volte anche snobistico, beh ringraziamo internet, altrimenti si può godere di uno spettacolo che tra alti e bassi riesce a far passare anche una serata tranquilla e senza Porta a Porta!

 

E la cronaca? Beh per la cronaca ieri sono stati esclusi gli Horrible Porno Stuntmen, il simpatico gruppo che si rifaceva al rock&roll trash, a vantaggio delle Yavanna, tre ragazze che imbalsamate nei loro personaggi fantasy ieri hanno quasi distrutto un capolavoro come Teardrop dei Massive Attack. Un po’ di brio su!

 

Salvati gli A&K che continuano ad avere poco senso (ma fargli cantare un pezzo di Langhorne Slim no? Forse però, come fa sempre figo dire, “Non è nelle corde” di Daniele Vit) date le differenze enormi tra i due singoli, e dove Andrea, logorroico fino allo sfinimento, è una spanna sopra. Di Chiara che ha cantato Forbidden Colours abbiamo già detto, e ribadiamo allora, che ha una voce fantastica, mentre Ornella, che pure ha una voce normale e canta Luce, non se ne scende; Human dei Killers fatta dai Luana Biz perde tantissimo, e anche Un senso dell’amato (dal pubblico femminile) Damiano è un colpo al cuore. Ma il cielo è sempre più blu di Sofia si fa ascoltare, ma parte del merito va alla canzone - non ce ne vogliano – e poi avremmo scelto qualcos’altro di Gaetano, anche per non cadere nello stereotipo continuo (“Il cielo è sempre più blu”, “Gianna” “Nuntereggaepiù”), mentre Marco – dateci i cognomi per favore, manco fossero cantanti neomelodici - che canta L’amore si odiadella coppia Noemi-Mannoia è una sorpresa. La voce di questo ragazzo è veramente interessante. Anche Faith cantata da Silver lascia il tempo che trova come la scelta della Torbedo Blu agli HPS è un po’ avventata, per quanto i ragazzi siano simpatici e sanno il fatto loro.

 

Insomma a livello di canzoni ed esibizioni non è stata una serata trascendentale (nota di colore i vaffa.... e i ca..o gridati come una mitraglietta dalla Maionchi), ma alcune cose si sono viste. Come ci hanno dimostrato le altre edizioni precedenti di tutti i cantanti del programma solo un paio troveranno un minimo di successo, nel frattempo tutti sono contenti. I cantanti si fanno conoscere e hanno i loro 15 minuti di gloria, qualche canzone interessante squarcia il muro del “facile” televisivo, le case discografiche che metteranno questi ragazzi sotto contratto, hanno pubblicità a iosa e tutti vissero felici e contenti.

 

...e chi si fa il culo nei localetti in giro per lo stivale? Non vuole andare a X Factor!