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Venezia: la Fondazione delle Arti per costruire un nuovo futuro

Il team, per lo più straniero, è composto dall’eccellenza dell’arte e della cultura e aspira a superare le logiche commerciali per ripensare valori antichi, senso identitario e per costruire un nuovo futuro per la città e il territorio.

Venezia, una città che vive la realtà dell’impoverimento demografico, ma che anche prende coscienza della necessità di aiutare chi viene a visitarla a comportarsi non da turista in vacanza in un parco tematico, bensì di fruire con i residenti della sovrabbondante offerta culturale: nasce da questa consapevolezza la Fondazione delle Arti.

La presentazione ufficiale si è svolta sabato 24 giugno nello storico Palazzetto Pisani Ferri che sarà altresì la sede della Fondazione. A fare gli onori di casa, il Presidente e Direttore Artistico Olivier Lexa, Viola Romoli Co-direttrice Artistica e Alice Tibaldi Chiesa, Presidente del Comitato Consultivo.

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Olivier Lexa, Presidente e Direttore Artistico

Il secondo appuntamento si è svolto domenica 25 giugno con la visita guidata della mostra Vitel Tonnè, a cura di THE POOL NYC, presso Palazzo Cesari Marchesi con, a seguire, la tavola rotonda dal titolo “A che ora apre Venezia?” presso i giardini del Palazzo Nani Bernardo.

Nel corso della tavola rotonda Olivier Lexa ha evidenziato come Venezia abbia, nei secoli, dato vita a eventi come l’opera lirica e la Biennale d’Arte che hanno ispirato tutto il mondo, auspicando altresì che la città possa venire comunicata come un processo in atto, non come una storia già raccontata o congelata. Andrea Molesini, del Comitato Consultivo della Fondazione ha sottolineato come pur in un mondo fatto in serie Venezia continui a restare un manufatto e che purtroppo questa città, nata da lavoratori, sia ora data in pasto a consumatori, proponendo di far rivivere Venezia anche attraverso la rinascita delle antiche professioni artigianali.

Il progetto aspira altresì a far dialogare le numerose proposte di Enti, Istituzioni Culturali e Fondazioni in modo che possano coordinare le manifestazioni di alta qualità che vengono organizzate qui proprio per l’enorme potere catalizzatore che la città possiede, ma che talvolta si escludono a vicenda poiché hanno luogo nello stesso giorno, in particolare nei mesi di giugno e settembre.

Un altro problema sentito da residenti e ospiti per un consapevole “accesso alla cultura” consiste nell’avere un’idea precisa di ciò che la città offre per poter scegliere, nonché condivisa è anche la necessità della chiarezza riguardo l’ubicazione degli eventi.

Ecco dunque il punto privilegiato per un pubblico di alto profilo locale e internazionale affiancato e sostenuto da il Club delle Arti, circolo internazionale che offre e seleziona eventi culturali per ospitare e accompagnare i soci al centro della vita della Serenissima, alla scoperta dell’anima di Venezia.

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