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Venerdì 13: perché porta sfortuna

C'è chi, vittima di una vera e propria fobia, la Triskaidekaphobia, non riesce nemmeno a pronunciarlo. C'è chi ne ha fatto un business, scrivendoci su libri, girandoci serie televisive, film horror e parodie di film horror. C'è chi c'ha basato interi show teatrali, o c'ha battezzato l'album di debutto, come fecero i Black Sabbath nel lontano 1970. Oggi, un ennesimo venerdì 13, c'è chi per colpa sua rimanda le nozze, richiede il cesario per anticipare il parto o magari più semplicemente non esce di casa.

Il venerdì 13, paese più paese meno, è ormai un elemento caratterizzante della cultura occidentale. L'Italia, paese che della superstizione ha scritto la storia, ha sempre vissuto giorni come questo senza particolari preoccupazioni, forse perché considerato uno scomodo concorrente al più nostrano venerdì 17. La storia passata e presente del nostro paese, però, dovrebbe magari farci 'rivedere le nostre posizioni' in merito di sfiga.

Era il 1869 ed Henry Sutherland Edwards pubblicava la biografia di Gioachino Rossini. Commentando la morte del celebre compositore italiano, Edwards notava che Rossini, insieme a tutti gli italiani dell'epoca, considerava il venerdì e il 13 come il giorno della settimana e il numero più sfortunati in assoluto. Era perciò piuttosto curioso che fosse venuto a mancare proprio un venerdì 13, nel novembre 1868. Dato che non c'è nessuna prova per la presenza della superstizione del venerdì 13 ante 19° secolo, molti storici considerano questo episodio come la sua prima referenza documentata nella storia.

Ma se Rossini ed Edwards non bastassero a dimostrare il forte ma dimenticato legame che corre tra italiani e venerdì 13, ci pensa il rapporto che questo giorno ha avuto sempre più con la fede Cattolica, piuttosto "caratterizzante" della cultura del nostro paese. Non solo il venerdì, infatti, ha una connotazione negativa per la fede: di Venerdì muore Gesù Cristo, avviene il Diluvio Universale, Eva tenta Adamo con la mela e l'augurazione della Torre di Babele causa la biblica confusione delle lingue. Ma il 13, se possibile, ne ha una se possibile peggiore, identificando nella tradizione cristiana il 13° apostolo, Giuda Escariota, il traditore.

Ma se la storia non fosse abbastanza, basterebbe guardare al 2012 per azzardare una riconsiderazione delle nostre superstizioni. Il primo venerdì 13 dell'anno, a gennaio, la nave crociera Costa Concordia affonda sugli scogli dell'isola del Giglio, provocando la morte di 32 passeggeri. Lo stesso giorno, il rating di Francia, Austria, Malta, Slovacchia, Slovenia, Cipro, Portogallo, Spagna ed Italia, vengono una prima volta declassati dalla Standard & Poor's. Oggi, venerdì 13 lugio 2012, il Moody's, ha invece clamorosamente e nuovamente declassato il rating italiano, questa volta da A3 a B2. A questo punto in Italia sembra che l'unica cosa che possa alzarsi, mentre rating e navi da crociera affondano inesorabilmente, possa essere solo il tasso di grattate nazionali di venerdì 13.

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