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Viterbo: passeggeri di Trenitalia prigionieri nel treno per 7 ore

Una giornata incubo per i passeggeri di Trenitalia della tratta Viterbese.

Per più di cinque ore i passeggeri del treno regionale 7426 e i due in coda sono stati fermi in aperta campagna tra l'Olgiata e Cesano nella tratta da Roma a Viterbo nella giornata di ieri.

In tutto questo tempo non si è trovata soluzione, il locomotore che avrebbe dovuto trainarli sino a Cesano dopo aver agganciato il primo treno ha potuto muoversi solo di qualche metro poi di nuovo fermi. I treni che sono ripartiti da San Pietro, dopo un lungo stop dovuto alle malevole condizioni metereologiche, trasportavano i pendolari che ogni giorno devono soccombere a "qualche" défaillance della Compagnia di trasporti Trenitalia.

Ma ieri c'è stato sicuramente un picco di questi piccoli problemi lasciando soli a se stessi tutte quelle persone che aspettano a casa i propri familiari senza notizie né rassicurazioni. Non è servito a niente neanche l'intervento del Comune di Bracciano che dalle pagine del profilo di Facebook faceva sapere che ci sarebbe stato un intervento anche dell'esercito con i loro mezzi.

Ma le ultime notizie, in merito ai passeggeri dei tre treni, parlano dell'intervento dei carabinieri che, facendo scendere le persone dal primo treno, li hanno accompagnati a Cesano a piedi facendogli percorrere un tratto di campagna che costeggia la ferrovia. Unica soluzione trovata dopo il dileguarsi dei responsabili della compagnia di viaggio che continuavano a non rilasciare informazioni, dopo la dichiarazione della prefettura che di fatto non poteva intervenire perché non di loro competenza sino a quando le persone rimanevano sui treni. Le notizie arrivavano tutte dal tam tam che i social network stavano diffondendo anche grazie ai messaggi scritti dagli stessi utenti ai familiari. Arrivati alla stazione ad attenderli c'erano la protezione civile e le forze dell'ordine interessate che davano l'ennesima brutta notizia: le strade erano oramai impraticabili e bisognava trovare una soluzione di ripiego. Davanti alla stazione di Cesano c'è una caserma della fanteria che, vista la necessita, ha aperto le porte ai passeggeri infreddoliti e stanchi facendoli pernottare in una situazione dignitosa alfine.

Ancora non si riesce a capire il comportamento di Trenitalia che continuava a diramare la notizia che una volta a Cesano avrebbero trovato i bus sostitutivi che li avrebbero riportato a casa. Di fatto i passeggeri del terzo treno hanno avuto un trattamento "migliore". Fermi in località La Giustiniana sono stati riportati alla stazione Ostiense e a spese di Trenitalia hanno trovato sistemazione in un hotel.

Questa come altre vicende che ieri si susseguivano in un caos di informazioni di disservizi dovrà essere spiegata a coloro che sono state vittime del loro stesso ottimismo nei confronti di chi doveva garantirgli il viaggio.

LEGGI ANCHE: Roma: due ore di neve e le ferrovie vanno in tilt

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.213) 5 febbraio 2012 09:04

    Ero anche io su uno di questi treni roma-viterbo,quello che visto e subito ha dell’irreale.
    Ho atteso un treno all stazione di valle aurelia dalle 9,45 di venerdi 3 febbraio,finoalle
    1730 secondo loro diretto a Viterbo. Tutto queso morto di freddo e di fame, senza avere mai notizie vere da trenitalia. Saliamo ammassati su quel treno pensando ingenuamente di tornare a casa. ma neanche a pensarlo.Una lunga odissea senza mai avere informazioni,
    senza dilungarmi troppo circa verso mezzanotte ci raggiunge un locomotore ci traina fino alla stazione di cesano. li abbiamo trovato una situazione da compo di concentramento ,
    gente disperata infreddolita proveniente da altri treni, situazione meteo da paura.neve vento temperatura polare,c’erano i carabinieri che si prodigavano a tenerci calma e a spiegarci che ci avrebbero accompagnato alla caserma dell’esercito di cesano. Notte da incubo in questa casema La mattina ci hanno accompagnato in una sala dove abbiomo fatto colazxione.Ringrazio l’esercito e i carabinieri per il loro supportoe la loro ospitalita ma trenitalia e le altre istituzioni dov’erano?.

    • Di (---.---.---.199) 6 febbraio 2012 09:57

      Ero anche io su questo treno! Aspettavo al freddo da 3 ore questo treno arrivato a Valle Aulrelia verso le 16, non annunciato. 

      Sono stata tra i primi a scendere dal treno in piena campagna per percorrere 1km nella neve e la bufera, in piena notte, fino a Cesano. Li, non sapendo cosa fare tra le poche macchine venute a recuperare i parenti, ho visto un ragazzo con una macchina con il motore acceso e le catene che aspettava....era un ragazzo rumene e aspettava la moglie....era diretto verso Bracciano e mi ha dato un passaggio...non lo conosco ma lo ringrazio ancora...e sono riuscita dopo 7 ore d’incubo a tornare a casa a mezzanotte......
      preciso che se sono venuti i carabinieri, i vigili e la prottezione civile e perchè sono stati gli stessi viaggiatori ad averli chiamati in quanto Trenitalia per 7 ore, non ha dato nessuna informazione......

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