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Una deludente riforma del sistema scolastico. Lettera aperta a Matteo Renzi

Egregio dottor Matteo Renzi

Presidente del Consiglio dei Ministri

 

Oggetto : Una deludente riforma del sistema scolastico.

 

Egregio Presidente Renzi,

non nascondo la mia delusione per la riforma del sistema scolastico, attualmente all’esame del Consiglio dei Ministri.

L’istruzione attuale è ancora quella di Giovanni Gentile, fascista devoto a Benito Mussolini ed esponente delle classi più reazionarie del Paese. Essa aveva come obiettivo quello di riproporre e di mantenere nella scuola la divisione in classi che si aveva nella società. Non è mai stata superata perché non sono mai stati indicati nuovi obiettivi da sostituire a quello gentiliano.

Purtroppo l’attuale ipotesi di riforma continua a non farlo.

A me pare che siano più di uno gli obiettivi da proporre per la nuova scuola, e precisamente:

  1. La formazione dei cittadini di domani;
  2. La formazione dei lavoratori di domani;
  3. La realizzazione della più ampia libertà personale.

Per =a= Formazione dei cittadini

I cittadini di domani devono saper leggere, scrivere e far di conto; devono conoscere e saper utilizzare gli ausili dell’informatica e delle telecomunicazioni; devono conoscere storia e geografia della nostra Comunità Europea ed anche del resto del mondo, ormai diventato un “villaggio globale”; devono conoscere le nostre Istituzioni e, pertanto, devono avere nozioni di diritto e di economia; e così via.

Questo tipo di scolarizzazione pubblica richiede per sua natura il valore legale dei titoli di studio. Richiede che sia fatta dallo Stato e che sia totalmente gratuita. Dovrebbe impegnare i giovani sino ad una età di circa 16 anni.

Per =b= Formazione dei lavoratori

I lavoratori di domani devono essere in grado di inserirsi nel mondo del lavoro, negli ambiti da essi liberamente scelti. L’oggetto dei loro studi deve essere deciso in funzione di questo ambito.

Ad esempio la Pubblica Amministrazione dovrebbe avere proprie Istituzioni scolastiche destinate ai soggetti che intendono accedere ad essa; e lo stesso vale per l’industria, per il commercio, per i servizi.

Questo tipo di scolarizzazione privata richiede per sua natura che sia il free market a decidere il valore dei titoli di studio, in funzione del beneficio ricavato durante la successiva attività lavorativa; esattamente come avviene per i college dei Paesi anglosassoni, dove è il free market a decidere l’importo delle rette dei college. Altrimenti dovremo continuare a tenerci i cosiddetti “baroni”. Il valore legale dei suoi titoli di studio deve essere limitato alla sola disciplina della responsabilità penale.

La scuola per l’accesso al mondo del lavoro deve essere fatta dai privati, deve essere a pagamento e dovrebbe impegnare i giovani dopo i 16 anni.

Per =c= La realizzazione della più ampia libertà personale

Il cittadino può sentire l’esigenza di Istituzioni scolastiche al di fuori delle due superiori tipologie. Un esempio: le Università della Terza Età.

La cultura è libertà ed il sistema scolastico non può non essere fondato sulla libertà e non può, pertanto, non prevedere questo terzo tipo di scuola, del tutto generico.

+ + +

 Presidente Renzi, se si vuole riformare veramente il Paese, bisogna saper osare; e bisogna cercare di volare in alto, incuranti dei rischi. I cittadini sono stufi di intere generazioni di politici desiderosi solamente di tirare a campare.

Messina, li 27.08.2014

Cordialità

 

Foto: Giampaolo Squarcina/Flickr

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