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Un sì al nucleare da un iscritto al PD

Un'altra voce per il sì da un iscritto al Partito Democratico in dissenso con la linea ufficiale del Partito.

Il nostro è davvero uno strano Paese o forse un buffo Paese o, meglio ancora, un tragico Paese!

La sera del 17 marzo 2011, mentre nel Paese si celebrava il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, nella trasmissione televisiva “Anno zero” si sono esibiti, con la regia di Michele Santoro, due “esperti” di calibro su questioni legate alla produzione ed all’utilizzo dell’energia nucleare: il comico-politico Beppe Grillo ed il cantante Adriano Celentano (qualificato anche come “artista”; da piccolo mi fu insegnato che “artisti” erano soggetti come Leonardo da Vinci o Giotto o Dante, mentre oggi per fregiarsi del titolo basta scrivere e/o interpretare canzonette: in tal caso si può addirittura essere ammessi all’ “Isola dei famosi”!). Ci è stato spiegato con dovizia di particolari tecnico-scientifici e di immagini, nonché di insulti per chi osasse pensarla diversamente, come siamo sull’orlo della fine del mondo per colpa delle centrali nucleari in esercizio ed anche di quelle in progetto.
 
Non c’è dubbio che, sull’onda del disastro in atto in Giappone, stiamo vivendo uno psicodramma di dimensioni mondiali. Ma mentre lo psicodramma che sta vivendo il mondo è una cosa seria, la farsa che si recita in Italia appartiene alla storia del teatro tragicomico.
 
Nel mondo sono oggi presenti le emozioni e, assieme ad esse, le volontà di esaminare criticamente le condizioni attuali del sistema delle centrali nucleari tenendo conto di quanto sta avvenendo nel Paese del Sol levante. Motivate e comprensibili emozioni in tutte le popolazioni, compresa l’emozione più forte: la paura, il terrore di essere colpiti da spaventose malattie, più ancora che quello di essere travolti dalle forze distruggitrici di una natura che ci presenta il suo volto di malvagia “matrigna” invece di quello di madre amorevole. Ma alle emozioni si accompagna l’impegno della ragione a comprendere le cause degli eventi e a studiare i rimedi con i quali la scienza e la tecnologia possono consentire di operare sulla via di un progresso sostenibile: a questo impegno sembrano dedicarsi la comunità scientifica internazionale, le classi politiche dirigenti e i Governi cui spettano le decisioni ultime, responsabilmente assunte nella massima possibile armonia con un’opinione pubblica seriamente informata e consapevole, come si addice a regimi democratici, nei diversi modi in cui la democrazia viene declinata nelle realtà statuali presenti sul pianeta.
 
Da noi, in Italia, ben poco di tutto questo! Da un lato, come ovunque nel mondo, la gente è comprensibilmente commossa dalle notizie della sciagura, dalle immagini delle distruzioni prodotte da un terremoto e da uno tsunami di inaudita violenza e delle vittime di tale vento, e parimenti impaurita per l’incidente e le sue conseguenze non ancora valutabili, occorso ad una grande centrale nucleare i cui reattori sono andati fuori controllo. Dall’altro lato un mondo politico in completa “paranoia”. A sinistra gli oppositori del Governo, già ostili al nucleare, si sono ulteriormente scatenati contro ogni ipotesi di ritorno al nucleare in Italia, sfruttando la crisi giapponese a scopi propagandistici, oltretutto in prossimità di un referendum proprio sul nucleare: e chi, nella loro posizione non avrebbe fatto altrettanto? Solo politici troppo seri per essere presenti tra i nostri provinciali sedicenti “riformisti”. La maggioranza governativa, con qualche appendice, titolare della volontà di riprendere la produzione di energia nucleare da parte dell’Italia, dopo aver sostenuto inizialmente di voler continuare sulla strada intrapresa, pare oggi avviarsi sul cammino di quello che un commentatore ha sarcasticamente definito “scilipotismo termonucleare”: cioè per mero opportunismo comincia a proporre una “fase di riflessione”, quando, naturalmente “fuorionda”, più esplicitamente il Ministro dell’ambiente non invita un collega a riflettere: “E’ finita, non possiamo mica rischiare le elezioni per il nucleare, non facciamo cazzate! Bisogna uscirne, ma in maniera soft. Ora non dobbiamo fare nulla, si decide tra un mese”. La comunità scientifica nazionale resta come al solito divisa sui due fronti degli antinuclearisti a oltranza e dei nuclearisti, questi ultimi con toni più flebili e incerti. Uno dei pochi a salvarsi, a mio parere, è Umberto Veronesi, che invoca una moratoria per partecipare ad una discussione dei piani energetici a livello internazionale, senza con ciò rinunciare alla propria scelta a favore dell’energia nucleare. 
 
Ma è giusto che io dica ora, anche se brevemente, la mia sull’argomento. Dichiaro subito che sono stato e continuo ad essere favorevole alla produzione di energia mediante le centrali nucleari. Sono favorevole in quanto mi ritengo progressista, riformista, ambientalista. Che cosa significa per me essere progressisti oggi? Essere progressisti significa collocarsi nel solco della storia culturale e civile dell’Occidente, quale si è venuta configurando almeno dall’età del Rinascimento prima e dell’Illuminismo poi. Occorre intendersi bene: il mio essere progressista non implica che io abbia “fede” nel progresso. Ritengo concluso da molto il tempo in cui si poteva teleologicamente credere che l’universo, la natura, l’uomo fossero interpretabili secondo una lettura di tipo finalistico e perciò si evolvessero, “progredissero” quindi, seguendo una linea di sviluppo orientata verso uno scopo positivo. L’avventura del reale nel tempo si svolge, a parere mio e non solo mio, obbedendo alle leggi del caso e della necessità, con una particolarità che riguarda la vicenda umana sulla nostra terra: gli umani si sono evoluti nel corso dei millenni dando vita ad una capacità di elaborazione “culturale” che è entrata a far parte della loro stessa natura: hanno così via via prodotto un loro modo di essere che comprende tutte quelle peculiarità che caratterizzano la nostra specie, le abilità, i saperi, i valori, tutto ciò, insomma, che rende, per così dire, umano l’uomo. E’ possibile oggi agli uomini avvalersi delle loro capacità razionali, adottare comportamenti coerenti con valori quali la libertà e la responsabilità, fare scienza, elaborare tecnologia, valutare ed orientare le proprie scelte tenendo conto di criteri di carattere morale, prendersi o non prendersi cura di sé, dei propri simili e dell’ambiente in cui è toccato loro in sorte di vivere. Secondo il mio modo di vedere le cose, dunque, essere “progressista” vuol dire semplicemente permettersi di sperare, per quanto flebilmente, che gli uomini possano utilizzare le proprie capacità a favore del miglioramento della loro vita: “sperare flebilmente”, senza certezze, dubitando sempre, ma anche confidando, tuttavia, che, come è già accaduto, possa ancora accadere che gli uomini riescano ad operare positivamente per il bene loro e del pianeta.
 
Essere progressista e riformista vuol dire, per me, ritenere che il modo preferibile per progredire in campo politico, economico, sociale è quello di attuare in tali ambiti delle riforme graduali, avvalendosi dei mezzi che il nostro sistema democratico consente e che il nostro livello di conoscenze in tutti i campi mette a disposizione.
 
Essere anche ambientalista significa operare per il progresso con il metodo delle riforme, nel rispetto dell’ambiente naturale e con riguardo alla sua salvaguardia per noi e per le generazioni future.
 
La scelta a favore del nucleare a me sembra necessaria per rispondere al crescente bisogno di energia elettrica in tutto il pianeta, in armonia con le mie convinzioni di progressista, riformista e ambientalista, in quanto in quanto ritengo più persuasive le ragioni in tal senso addotte dagli scienziati e dagli economisti, quelli, ovviamente, che sostengono la validità di tale scelta.
 
La situazione attuale è la seguente nel mondo: reattori in attività, circa 450; in costruzione o ristrutturazione, circa 50; pianificati, con inizio attività previsto in 8-10 anni, circa 150; progettati, con inizio attività previsto entro 15 anni, circa 300. Se questi sono i dati, è immaginabile che, in tanti Stati su tutta la terra, siano tutti impazziti - politici, cittadini, scienziati – , così da creare una situazione che, a detta degli antinuclearisti, potrebbe portare a disastri apocalittici per la salute e la vita dell’intera umanità? A me sembra francamente un’ipotesi del tutto irreale.
 
A fronte, poi, dei peraltro pochissimi incidenti sino ad oggi verificatisi nelle centrali in esercizio, dovuti a colpe e negligenze umane, concomitanti, come nel caso del Giappone, con eventi sismici eccezionali, la posizione più razionale mi sembra quella, prevalente quasi ovunque, di avviare un processo di studio ulteriore e di interventi conseguenti, mirato a garantire condizioni di massima sicurezza in tutte le fasi della vita degli impianti, dalla loro prima ideazione alla loro morte, fino allo smaltimento delle scorie. Sono convinto o mi sembra lecito sperare che la ricerca scientifica e tecnologica siano in grado di avanzare positivamente in tale direzione. Se dei dubbi si possono nutrire, essi riguardano maggiormente le capacità dei Governi di tenere sotto controllo la corruttela speculativa che opera in questo settore, come, purtroppo, in tutti i campi dell’attività umana: per questo è fondamentale promuovere in tutto il mondo la crescita degli strumenti democratici di controllo su tutti gli ambiti della vita umana, così che siano i cittadini stessi, adeguatamente informati e consapevoli, a rendersi responsabili in massimo grado del governo degli aspetti più delicati della loro esistenza.
 
So bene quanto poco nobili siano gli interessi di tanti tra coloro che sostengono il nucleare, ma so altrettanto bene quanto siano potenti anche le lobby dei favorevoli alle energie rinnovabili. Non può, dunque, essere questo un terreno di utile confronto tra filo- e anti-nucleari.
 
Mi sembra più interessante la valutazione sulla pericolosità per la salute umana dei diversi modi di produzione energetica: da quel che mi è dato conoscere i danni recati all’uomo dalle centrali a carburanti fossili (petrolio, metano, carbone) e persino da quelle idroelettriche sono stati fino ad oggi assai superiori a quelli provocati da incidenti alle centrali nucleari, specialmente per quanto riguarda i danni indiretti alla salute, come quelli, ad esempio, derivanti dall’inquinamento dell’aria, assai difficilmente quantificabili, ma certamente più rilevanti di quanto comunemente si immagina.
 
Anche per quanto riguarda il giudizio sulla maggiore convenienza economica dell’uno o dell’altro sistema, gli argomenti degli economisti favorevoli al nucleare mi risultano più convincenti di quelli avversi: ma mi rendo conto che, per avere una certezza certa, dovrei essere in grado di fare io stesso i conti con la mia calcolatrice, cosa che non saprei davvero fare, come, penso, la gran parte dei miei simili.
 
Lo stesso ragionamento credo che valga per la stima dei tempi necessari per la messa in funzione dei diversi sistemi di produzione di energia in rapporto con la richiesta di energia da parte del sistema economico mondiale ed anche più semplicemente italiano.
 
Quel che a me sembra certo è che la prospettiva preferibile sarebbe quella di ridurre al massimo i consumi energetici da un lato e, dall’altro, di investire al massimo sulla ricerca nel campo della produzione di energia rinnovabile come in quello dell’energia nucleare, poiché di entrambe vi sarà bisogno nei prossimi decenni. Il tutto al di fuori delle strumentalizzazioni fin troppo facili riguardo a questo tema.
 
Ciò che non si può fare è chiudere gli occhi di fronte alla realtà di una domanda crescente di energia da parte di importanti aree del mondo, quali l’est asiatico e l’America del sud, le cui economie si sviluppano comprensibilmente con ritmi accelerati e coinvolgono la parte maggioritaria del genere umano oggi sul pianeta. Il nostro Bel Paese rischia attualmente di veder crescere il proprio declino grazie all’aumento della propria dipendenza energetica e, quindi dei costi che ne derivano a tutto il nostro sistema produttivo e dei consumi pubblici e privati, godendo della sola soddisfazione di non avere centrali nucleari in mezzo a paesi ricchi di centrali i cui eventuali pericoli ricadrebbero comunque sulle nostre teste: la mia mente non è in grado di capire come altri possano non condividere tali ragionamenti. L’unico argomento in contrario, alla fine, non può che essere quello della convenienza elettorale che deriva dal far leva sulla paura della gente, sollecitata fin troppo facilmente in tal senso dai “media”, piuttosto che informata correttamente ed educata all’uso degli strumenti della ragione. A meno che non si proponga più onestamente una radicale rivoluzione culturale e del nostro sistema di vita, alla quale potrei anche personalmente consentire, ma che non credo sarebbe condivisa dalla gran parte dei nostri concittadini: una rivoluzione che implicasse una drastica riduzione del nostro attuale tenore vita, con il divieto dell’uso dei mezzi privati di trasporto, con la diminuzione della temperatura di almeno tre gradi nelle abitazioni durante l’inverno ed altre simili piacevolezze: in tal modo sarebbe possibile almeno dare una bella testimonianza di “anime belle” nei fatti oltre che nelle parole, rimanendo, comunque, esposti agli stessi rischi del malefico nucleare francese, svizzero, sloveno ecc..
 
Che cosa, per concludere, a me piacerebbe che avvenisse? Che la bandiera per il rientro dell’Italia nel nucleare fosse presa dal Partito Democratico, al quale rinnovo la mia adesione, nel quale già molti la pensano come me, ma non hanno il coraggio di parlare con chiarezza; soprattutto, il PD è la forza politica che, nonostante tutto, maggiormente potrebbe garantire la trasparenza di tutte le procedure e la difesa dagli interessi corruttivi che sicuramente si attivano in una simile circostanza. Ciò mi darebbe anche maggiori garanzie riguardo alla sicurezza degli impianti come all’impegno sul piano della ricerca e dell’innovazione. Ciò, infine, mi farebbe sentire parte di un movimento veramente progressista, riformista, modernamente e razionalmente ambientalista.

I commenti più votati

  • Di (---.---.---.110) 1 aprile 2011 12:38

    Un no al nucleare da uno qualunque...

    E’ facile fare affidamento a pareri di esperti e scienziati e non avere una consapevolezza propria....se si ascoltano tutti i pareri, si troverà sempre un pareggio dei pro e dei contrari.
    Io parlo per me, secondo le mie convinzioni le mie conoscenze e ascolto il parere di esperti e scienziati ma sento dentro se è una scelta giusta oppure no. E usare l’energia nucleare è una scelta sbagliata e folle! In questo tempo che ci separa dal referendum sul ritorno al nucleare in Italia molti saranno quelli che parleranno a favore, adduccendo motivi ideologicamente falsi!
    Si è detto che i sistemi di produzione elettrica da fonti diverse dal nucleare hanno fatto più danni.....è ridicolo!!! 
    Ma chiedo, forse non è stato sufficiente il disastro di Chernobyl? un solo incidente nucleare ha creato dei danni planetari incalcolabili! Alle persone, all’ambiente, al futuro del pianeta...chi ha pagato per questo singolo errore umano? Non è stato un errore umano qualunque!! Non è come installare, sul tetto, dei pannelli fotovoltaici che per un errore umano ti cadono in testa!!! non c’è paragone!!!!
    Non è forse abbastanza che uno tsunami abbia provocato avarie ai reattori giapponesi e che ormai tutto il pianeta è a rischio? E’ sufficiente che succeda un disastro ad una sola centrale nel mondo, come è successo di nuovo, dopo Chernobyl, che il confronto fra i due sistemi di produzione energetica non regge!!!!!
    Dire che siamo obbligati al ritorno al nucleare, per varie ragioni, tutte false, è solo un voler argomentare a proprio favore. Le ragioni, false, vengono recitate quotidianamente a memoria, una è, ad esempio, che le centrali nucleari sono presenti in molti stati che circondano l’Italia e che quindi è inutile o stupido non costruirle anche da noi...faccio un piccolo esempio: se il mio vicino di casa inquina tutto il quartiere con il suo Suv perchè, al mattino, per accompagnare i figli a scuola, scalda il motore 20 minuti prima, io che faccio? compro anch’io il Suv e faccio uguale? E lo stesso fanno gli altri vicini?...No! piuttosto, gli si dice quello che gli va detto, e cioè che non ha bisogno nè il diritto di tenere il motore acceso e che potrebbe accompagnare i figli a piedi!!!!
    Tutti gli argomenti a favore del nucleare sono falsi! non voglio dilungarmi, si sa che ogni centrale nucleare produce delle scorie che restano attive e letali per troppo tempo e che non si sa dove stoccare! Si sa che intorno alla costruzione delle centrali ruotano interessi ultra miliardari...niente a che vedere con gli interessi economici che ruotano attorno alle rinnovabili!!! nessun confronto!!!! e poi...fra le due tecnologie c’è una differenza ecologica abissale!!!
    No!! non si deve abbracciare il nucleare! Decidiamolo non per noi, che abbiamo vissuto bene o male tanti anni....decidiamo che il pianeta deve essere preservato da possibili disatri, come quello nucleare appena successo, per i nostri figli, i nostri nipoti, i figli dei nostri figli...La Terra non è nostra, non possiamo disporne liberamente, se vogliamo che anche le altre generazioni dopo la nostra trovino ancora uno spazio dove poter vivere, dobbiamo fare scelte veramente ecologiche.
    Il Pil non è il Vangelo!! Le cose stanno cambiando in tutto il mondo e si sta mettendo in seria discussione, in ogni nazione, l’utilizzo dell’energia dal nucleare!
    Roberto

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.110) 1 aprile 2011 12:38

    Un no al nucleare da uno qualunque...

    E’ facile fare affidamento a pareri di esperti e scienziati e non avere una consapevolezza propria....se si ascoltano tutti i pareri, si troverà sempre un pareggio dei pro e dei contrari.
    Io parlo per me, secondo le mie convinzioni le mie conoscenze e ascolto il parere di esperti e scienziati ma sento dentro se è una scelta giusta oppure no. E usare l’energia nucleare è una scelta sbagliata e folle! In questo tempo che ci separa dal referendum sul ritorno al nucleare in Italia molti saranno quelli che parleranno a favore, adduccendo motivi ideologicamente falsi!
    Si è detto che i sistemi di produzione elettrica da fonti diverse dal nucleare hanno fatto più danni.....è ridicolo!!! 
    Ma chiedo, forse non è stato sufficiente il disastro di Chernobyl? un solo incidente nucleare ha creato dei danni planetari incalcolabili! Alle persone, all’ambiente, al futuro del pianeta...chi ha pagato per questo singolo errore umano? Non è stato un errore umano qualunque!! Non è come installare, sul tetto, dei pannelli fotovoltaici che per un errore umano ti cadono in testa!!! non c’è paragone!!!!
    Non è forse abbastanza che uno tsunami abbia provocato avarie ai reattori giapponesi e che ormai tutto il pianeta è a rischio? E’ sufficiente che succeda un disastro ad una sola centrale nel mondo, come è successo di nuovo, dopo Chernobyl, che il confronto fra i due sistemi di produzione energetica non regge!!!!!
    Dire che siamo obbligati al ritorno al nucleare, per varie ragioni, tutte false, è solo un voler argomentare a proprio favore. Le ragioni, false, vengono recitate quotidianamente a memoria, una è, ad esempio, che le centrali nucleari sono presenti in molti stati che circondano l’Italia e che quindi è inutile o stupido non costruirle anche da noi...faccio un piccolo esempio: se il mio vicino di casa inquina tutto il quartiere con il suo Suv perchè, al mattino, per accompagnare i figli a scuola, scalda il motore 20 minuti prima, io che faccio? compro anch’io il Suv e faccio uguale? E lo stesso fanno gli altri vicini?...No! piuttosto, gli si dice quello che gli va detto, e cioè che non ha bisogno nè il diritto di tenere il motore acceso e che potrebbe accompagnare i figli a piedi!!!!
    Tutti gli argomenti a favore del nucleare sono falsi! non voglio dilungarmi, si sa che ogni centrale nucleare produce delle scorie che restano attive e letali per troppo tempo e che non si sa dove stoccare! Si sa che intorno alla costruzione delle centrali ruotano interessi ultra miliardari...niente a che vedere con gli interessi economici che ruotano attorno alle rinnovabili!!! nessun confronto!!!! e poi...fra le due tecnologie c’è una differenza ecologica abissale!!!
    No!! non si deve abbracciare il nucleare! Decidiamolo non per noi, che abbiamo vissuto bene o male tanti anni....decidiamo che il pianeta deve essere preservato da possibili disatri, come quello nucleare appena successo, per i nostri figli, i nostri nipoti, i figli dei nostri figli...La Terra non è nostra, non possiamo disporne liberamente, se vogliamo che anche le altre generazioni dopo la nostra trovino ancora uno spazio dove poter vivere, dobbiamo fare scelte veramente ecologiche.
    Il Pil non è il Vangelo!! Le cose stanno cambiando in tutto il mondo e si sta mettendo in seria discussione, in ogni nazione, l’utilizzo dell’energia dal nucleare!
    Roberto

  • Di Mazzetta (---.---.---.111) 1 aprile 2011 13:03
    Mazzetta

    non mi sembra per nulla progressista sposare una soluzione per la quale non si conosce affatto il costo economico per costruire ordigni pericolosi che poi non si sa nemmeno come smantellare e sistemare perché non uccidano una vota esaurito il loro compito, non si conosce il preventivo per la vita di una centrale, ma non si sa ancora come rendere la sua costruzione completamente reversibile. Non mi sembra molto progressista lasciare il problema ai nipoti


    così come non mi sembra molto progressista fare terrorismo su emergenze energetiche che ancora non si vedono e ancora meno dire che le centrali in Francia sono pericolose come se fossero in Italia, secondo te è la stessa cosa abitare oggi a Fukushima o all’estrmo Sud del Giappone? Traccia un cerchio di 60 km attorno alle centrali ester e poi prova a tracciare 4 cerchi identici all’interno dei nostri confini, noti la differenza?

    nemmeno mi sembra molto progressista liquidare il tutto come farebbe un tifoso o affidarsi alla metafora della mosca (mangiate merda, miliardi di mosche lo fanno) per dimostrare che il nucleare è sicuro visto che lo hanno adottato altri e non possono essere tutti pazzi

    ancora meno progressista mi sembra ignorare il dato di fatto per il quale in tutto l’Occidente ci sono solo 2 centrali in costruzione e non sanno nemmeno come finirle perché sono così "nuove" che pongono problemi nuovi e finora non risolti

    sinceramente, i sedicenti progressisti e riformisti hanno rotto, le riforme che propongono sono invariabilmente di destra, lo stesso PD ha fatto sapere più volte di -NON- essere un partito di sinistra

    perché allora i suoi iscritti non ne prendono atto e non la smettono di ammorbare il dibattito definendosi di sinistra e ponendosi come la guida morale e moderna della sinistra?

    caro Nencioli, tu non sei progressista e il riformismo non si sa nemmeno cosa sia, è solo uno slogan vuoto utile a coprire gli inciuci, dispiace che tu sia tanto ingenuo da non rnedertene conto

    studia, abbiamo bisogno dell’intelligenza di tutti, rileggi Gramsci e lascia perdere gli astuti à la Polito che campano per sabotare la sinistra, ma, se non ti riesce, smetti almeno di andare in giro spacciandoti per altro e cercando di far passare il tuo partito per un partito di sinistra
    • Di Aldo Nencioli (---.---.---.155) 1 aprile 2011 20:37

      Ancora sul nucleare.

      Una breve replica ai due commenti sul mio scritto a favore del nucleare. Non mi attendevo reazioni gran che diverse alle opinioni da me espresse. Considerata l’aria che tira, la mia posizione è sicuramente e comprensibilmente impopolare. Né sono tanto ingenuo e sprovveduto da non capire che in Italia il nucleare non potrà trovare più spazio e ciò mi rattrista per il conseguente ulteriore declino che ne verrà alla nostra società nazionale.

      Non sono incline alla polemica e cerco di evitare l’enfasi, ma non posso non notare l’aggressività che mi sembra caratterizzare i commenti apparsi, aggressività che non desidero contraccambiare. Vorrei, tuttavia, fare una scommessa, che tra qualche tempo, dopo una giusta fase di studio, apportate le necessarie correzioni, il nucleare riprenderà spazio nel resto di un mondo del quale l’Italia sarà una periferia sempre più degradata, nella quale i solti noti continueranno a lamentarsi chi per un verso chi per l’altro, senza decidersi ad attuare una qualche riforma razionalmente compatibile con la realtà dei nostri problemi: riforme che per qualcuno alro non sono che gusci vuoti.

       Quanto a Gramsci, dico solo al Sig. Mazzetta che appartengo ad una generazione che si è formata sullo studio dei suoi Quaderni una sessantina di anni or sono e che poi ha continuato a leggere, a studiare e ad impegnarsi, senza temere di adeguarsi ai mutamenti intervenuti nel mondo, come pure senza tradire l’ispirazione di fondo che animava il fondatore del comunismo italiano: Gramsci amava il pensiero critico e non era un dogmatico assertore dell’ "ipse dixit", men che meno riferito a se stesso. Nessuna pretesa dunque da parte mia di possedere verità di alcun genere da rivelare a chicchessia, religione del dubbio (Bobbio), sguardo il più possibile razionale sulla realtà: questo chiedo a me stesso e questo mi piacerebbe che coltivassero i miei interlocutori, che ringrazio, comunque, per l’attenzione, forse un po’ scortese. Ma tant’è: Grillo e Di Pietro docent.

  • Di (---.---.---.88) 1 aprile 2011 23:57

    Concordo con la posizione a favore del nucleare. Per tutti i motivi spiegati nella nota introduttiva di Nencioli. E per molti altri motivi.

    Ne aggiungo uno solo, cercando di essere il più sintetico possibile.


    Nel mondo ci sono 7 miliardi di persone che nel 2010 hanno consumato circa 12,3 miliardi di tonnellate equivalenti di petrolio. Il 45% di tutta questa energia è stata consumata dal 17% di abitanti i Paesi industrializzati (circa 1,2 miliardi di persone). Ai restanti 5,8 miliardi (83% della popolazione) è andato il rimanente 55% dell’energia.
    Non si tratta di decidere se questa può essere una situazione sostenibile. Semplicemente non lo è nei fatti. Perché tutti gli abitanti del mondo aspirano (giustamente) ad un tenore di vita che almeno si avvicini al nostro. E infatti i consumi di petrolio, di gas e di carbone (soprattutto di carbone) stanno aumentando.

    Dove troveremo l’energia necessaria per soddisfare la maggiore domanda di tutti? Certamente nel gas e nel carbone, su cui continuano a puntare i 2,5 miliardi di abitanti di Cina e India. Ma non basterà.

    Ragionate solo su questo. Ipotizziamo (o speriamo???) che - come accade oggi - tra 20 anni circa 2,5 miliardi di persone nei Paesi meno sviluppati continuino a morire di fame o a vivere a livelli di sussistenza, praticamente senza uso di energia commerciale. Restano i 3 miliardi di abitanti dei 5 Paesi in sviluppo più accelerato, cioè Cina, India, Brasile, Russia e Sudafrica. Ebbene, se tra 20 anni i consumi medi di energia di questi 3 miliardi di persone (solo di questi 3 miliardi) saranno LA META’ di quelli medi europei di oggi (e quindi circa un quarto di quelli medi USA) il fabbisogno di energia del mondo dovrà aumentare di circa il 50%.
    Hanno diritto ad avere consumi di energia pari alla metà dei nostri?
    Se si, con cosa vi provvederanno? Con le fonti rinnovabili? In parte (ma non in gran parte) certamente si. Almeno lo speriamo. Ma certo è un po’ comodo (e molto neocolonialista ) sperare che proprio i Paesi meno ricchi si sviluppino utilizzando le fonti più costose e anche più aleatorie, che richiedono enormi investimenti in reti elettriche intelligenti, in apparati di stoccaggio e in impianti di back-up. Possibilmente acquistando da noi tali tecnologie.
    Peccato che nel mondo gli scemi siano finiti, anche nei Paesi in via di sviluppo. Dove, infatti, si stanno costruendo oltre 50 centrali nucleari.

    Noi ovviamente possiamo puntare tutto sulle fonti rinnovabili. Pagandone il costo, però, in termici di competitività. Già oggi le industrie italiane pagano l’elettricità un terzo più che in Germania (Paese che va soprattutto a carbone) e il doppio (avete letto bene: il doppio) che in Francia, Paese che va a nucleare. Vogliamo continuare così?

    La realtà è che se non vogliamo un mondo davvero esplosivo abbiamo bisogno di tutte, ma proprio di tutte le tecnologie disponibili. Anche del nucleare, pur con i rischi che implica, che comunque (in termini di morti, quanto meno) è in ogni caso una tecnologia meno pericolosa del carbone e soprattutto dell’industria chimica. Che però nessuno (ovviamente) si sogna di mettere al bando.
    E soprattutto occorrerà molta ricerca per sviluppare nuove tecnologie e nuove risorse. Una esigenza, quest’ultima, su cui la sinistra dovrebbe battersi con tutte le forze, e su cui invece colpevolmente tace.
  • Di Truman Burbank (---.---.---.122) 2 aprile 2011 00:25
    Truman Burbank

    Sarebbe facile notare che l’articolo (si fa per dire) di Nencioli è lunghissimo, inconcludente e pieno di aria fritta.
    Sarebbe facile notare che esso è dichiaratamente riferito al mondo del PD, il vuoto pneumatico trasformato in partito politico.
    Sarebbe facile notare la strana equazione progresso = aumento illimitato dei consumi.
    Sarebbe facile notare che nel "pensiero" del redattore l’unica via percorribile è tale crescita infinita, senza alternative.

    Però vale invece la pena di aiutarlo. Il pianeta Terra appare colpito da una malattia devastante, che si espande come un crancro maligno, tutto distruggendo. Questo cancro del pianeta è l’uomo, che si avvia rapidamente a distruggere non solo se stesso ma il pianeta intero. Eppure questo cancro può essere curato. Se diamo via libera ai sostenitori del nucleare forse l’uomo si distruggerà da solo. Le catastrofi nucleari sono sempre più violente, Three mile island, Chernobyl, Fukushima. Già Fukushima, che ormai ha superato Chernobyl, darà una sfoltita a questo cancro. Con un po’ di foruna il prossimo incidente sarà quello buono e spazzerà via, almeno in buona parte, questo crancro. E il pianeta Terra avrà una possibilità. In quanto all’uomo, forse è meglio che non ne abbia di ulteriori possibilità e faccia la fine dei lemming. Almeno se la razza umana considera ragionamento un discorso come quello qua sopra è meglio che si estingua.

  • Di PortaMetronia (---.---.---.102) 2 aprile 2011 03:52

    Meraviglioso il "vuoto pneumatico trasformato in partito politico". 

    Hai ragione caro Truman....se questo sopra è un ragionamento... forse è meglio staccargli la spina.

  • Di (---.---.---.35) 2 aprile 2011 10:18

    Come tanti interventi, anche questo mi sembra ben poco argomentato. Tante parole che non dicono nulla. Per valutare qualsiasi politica energetica bisogna parlare con i numeri. Quindi, anche ignorando la pericolosità della sorgente energetica, prima di dirsi favorevoli o meno bisogna avere la risposta a domande precise quali:


    - di che entità è la convenienza economica al cittadino?
    - il costo di produzione prevede anche l’addestramento ed il mantenimento permanente di squadre speciali per le emergenze?
    - il costo di produzione include lo stoccaggio ETERNO delle scorie?
    - il costo di produzione copre anche le spese del servizio sanitario che curerà l’aumento delle leucemie?
    - il costo di produzione prevede la copertura dei costi di costruzione delle centrali? o invece questi sono ancora a carico dei cittadini, tramite tasse dello Stato?

    Rispondete con i numeri a queste domande se siete in grado. Se non avete le risposte, sarebbe opportuno dimettersi e lasciare spazio a chi vuole affrontare questi problemi seriamente.
  • Di (---.---.---.121) 2 aprile 2011 10:34

    Il nucleare non conviene, non vengono mai presi in considerazione i costi di gestione, conservazione e smaltimento delle scorie, scorie che rimangono radioattive per millenni, ricordiamolo...


    Secondo il mio modestissimo parere la soluzione al problema energetico non è la creazione di nuove centrali ,ma la redistribuzione della rete energetica: facessero leggi che obbligano i costruttori a fare case con pannelli solari, muri coibentati ad arte, filtri per l’acqua, vediamo quanta energia si risparmierebbe così
  • Di (---.---.---.152) 2 aprile 2011 10:42

    ..se questa è la Sinistra (ma forse il maiuscolo è fuori luogo).... capisco perchè siamo destinati...ooops, SIETE destinati a rimanere a casa per secoli e secoli a venire.
    Ad argomentazioni ragionate e pacate (alcune condivisibili da tutti, altre no), si risponde con sarcasmo non supportato da altrettante argomentazioni contrarie, ma solo da muri ideologici molto poco di sinistra.

    E’ per questo che da destra ci (oops, scusate ancora! VI) chiamano CONSERVATORI? (proprio loro che sono non solo conservatori, ma biechi restauratori che bramerebbero tornare al Far West, ma che dico, all’Età Della Pietra, solo col cellulare; e le escort)

    Non trovo nulla di strano nell’essere favorevole al Nucleare ed essere contemporaneamente iscritto a un partito progressista (la linea di un partito poi, la decidono i suoi sostenitori, non i detrattori!!).

    Il nucleare è (al momento) il metodo di produzione di energia in teoria IDEALE.
    A PATTO CHE vengano rispettate determinate precauzioni, e che vengano studiate delle tecniche che ne perfezionino e colmino lacune al momento macroscopiche.

    L’obiezione che faccio, e che mi porterà a votare SI (cioè NO al nucleare qui e ora) è che vogliono imporci una tecnologia vecchia e insicura, affidata da una classe dirigente corrotta a un mondo imprenditoriale che per lucro costruisce ospedali e case dello Studente con la sabbia, figurarsi Centrali Nucleari!
    Che è poi esattamente quello che è successo in Giappone: centrale mal costruita (poi vicino al mare? in GIAPPONE???) e mal gestita, oltretutto obsoleta ma prorogata per non far perdere guadagni al gestore privato, il quale peraltro non effettuava neanche i dovuti controlli.
    Bene, chiudere e sigillare con una bara di cemento.
    E monitorare TUTTE le altre centrali sparse per il mondo (la Germania già ne ha bloccate diverse, poi forse ci diranno anche cosa ne faranno del materiale radioattivo).
    Chiuderle TUTTE a prescindere? Si fermerebbe l’economia del mondo (e non tiratemi in ballo cifre, SI FERMEREBBE, e non solo per l’incidenza della produzione di elettricità, ci sarebbero terremoti e tsunaminelle borse e parecchi governi si troverebbero nei guai, anche con problemi di ordine pubblico). SUBITO NON SI PUO’.
    Ma si può bloccare la costruzione di altre centrali, soprattutto sostitutive di quelle arrivate a fine ciclo, mentre si studia meglio la questione.

    Comunque questa storia del NO preconcetto al Nucleare (diverso dal NO argomentato, e non solo il NUCLEARE E’ BRUTTO), mi ricorda quella dell’arsenico nell’acqua pubblica della mia regione.
    Cos’ha fatto la Polverini, ha eliminato il problema, fornendo bevande pubbliche alternative e prive di pericoli?
    NO! Noi continuiamo a pagare la bolletta dell’acqua pubblica, lei ha solo spostato verso l’alto la soglia di pericolosità della percentuale di arsenico (TEMPORANEAMENTE).
    DI ARSENICO!! TEMPORANEAMENTE!!!
    Nell’acqua bevuta da BAMBINI, ANZIANI, MALATI, oltre che na noi adulti e persino dagli stessi elettori di destra (se l’Arsenico non è pericoloso, perchè solo TEMPORANEAMENTE)??

    Ma per questo vogliamo ABOLIRE l’ACQUA e bere solo (a nostre ulteriori spese) Chinotto?
    Che poi per cucinare e lavarsi non va bene?
    O piuttosto ci adattiamo ORA con l’acqua minerale sino alla fine dell’emergenza (come siamo COSTRETTI a fare) e poi, liberatici dalla Polverini, ripristinare un’Acqua Del Sindaco pulita e sana?

    Essere di sinistra non vuol dire essere dogmatici, zeppi di preconcetti premoderni e contrari al progresso tecnico e scientifico (se no, lascio a VOI il piacere di dichiararvi di sinistra, inventeremo qualcos’altro per il nuovo millennio; forse la 4a dimensione...).
    Essere di sinistra significa accompagnare e guidare l’INEVITABILE progresso (mettetevelo in testa, INEVITABILE, tutto ciò che è possibile prima o poi verrà MESSO IN PRATICA, volenti o nolenti!!) con cervello, leggi, controlli e sanzioni per la tutela del bene pubblico.
    Che non si ottiene TORNANDO ALLE MACINE TIRATE DAL MULO!!

    E la spina, caro te, non puoi staccarla ai ragionamenti che non condividi.
    Si chiama FASCISMO

  • Di (---.---.---.229) 2 aprile 2011 12:42

    Io sono Iscritto al PARTITO DEMOCRATICO e insieme a PIERLUIGI BERSANI e Tutta la DIRIGENZA NAZIONALE, REGIONALE, PROVINCIALE, COMUNALE, MUNICIPALE sono per il SI AL REFERENDUM che CANCELLA IL NUCLEARE dall’Italia a vita.

    Se a te piace il Nucleare ti posso consigliare di vedere i video su Chernobyl e i suoi abitanti rimasti feriti e menomati, con organi e braccia, gambe, occhi,. bocca, dentiera, mani, piedi, cuoio capelluto MODIFICATI dallo scoppio del Reattore numero 4 di Chernobyl.

    Fukushima I e II sono scoppiate e l’allarme è a livello 7, ma dicono gli ESPERTI che il livello di allarme 7 è solo RISCALDAMENTO.

    Se il PD intero è CONTRO IL NUCLEARE, tu voti CONTRO IL NUCLEARE
    , altrimenti puoi lasciare il PD e confluire nel PDL dove il NUCLEARE è cosa GENUINA.

    Qui nessuno è incazzato, ma siamo 4su4 consapevoli che il Plutonio 239 e 240 e il Cesio 137 per dimezzare la loro potenza e pesantezza ci impiegano semplicemente 80 ANNI, Bikini fu il terzo esperimento nucleare dopo Hiroshima e Nagasaki i cui metalli PLUTONIO 239 e 240 e CESIO 137ancora non si sono dimezzati del tutto.

    I Reattori Nucleari sono pericolosi per il pianeta Terra e per chi lo abita (tu non ne sei escluso).

    Nemmeno Gesù Cristo e suo Padre DIO, che sono per Bibbia e Vangelo la PERFEZIONE, possono costruire Centrali Nucleari SICURE.

    La Nube Radioattiva contiene i seguenti elementi:

    1) Iodio 231
    2) Cesio 137
    3) Plutonio 239 e 240
    4) Xenon (Gas)

    L’Uranio Arricchito e Impoverito sono dannosi per gli esseri Viventi e per la Flora, tanto da creare Tumori Maligni agli Umani e Animali con modificazioni del Corpo esteriori e interiori.

    I bambini di Chernobyl vivono senza occhi, o con un occhio modificato gonfio come una palla da Golf, con Fegato, Stomaco, Intestino (tutto l’intestino), l’organo sessuale Modificati a vita.

    Hanno contratto malattie rarissime unite a quelle comuni che fanno un miscuglio letale.

  • Di paolo (---.---.---.162) 2 aprile 2011 13:45

    Appena un’ora fa l’inviato di SKY Pio.... ..in Giappone , che da settimane trasmette notizie di catastrofi radioattive ,accortosi che era l’unico che girava in tuta integrale e mascherina protettiva , sentendosi un po’ ridicolo ,ha chiesto come mai tutti gli abitanti continuavano le proprie attività più o meno tranquillamente .

    Ha cosi’ scoperto il tapino , terrorista mediatico , che le radiazioni "appena fuori del cancello della centrale "(testuale) sono poco al di sopra della soglia "normale " , mentre (ma pensa che scoperta incredibile) dentro il nocciolo dei reattori la radioattività è di valore " altissimo " .

    Se avesse messo la testa dentro il forno di una centrale a carbone , l’inviato genio di SKY, avrebbe scoperto che la temperatura è altissima , cosi’ come mettendola in un barile di petrolio non si respira molto bene .

    A questo livello siamo .
  • Di (---.---.---.31) 2 aprile 2011 15:37

    ieri, avevo scritto il primo commento, appassionato, perchè l’argomento lo sento di vitale importanza, senza, secondo me e le mie intenzioni, usare toni offensivi, all’infuori di tanti punti esclamativi (!!!) a significare l’enfasi e l’importanza, per me, generale.
     Nella replica sono stato paragonato, dal Sig. Nencioli, per i modi usati, a DiPietro, o a Grillo, persone che stimo e me ne vanto...Ho pensato, sempre ieri, di non replicare....
    Invece....vorrei contribuire ancora....
    Il tema delle centrali nucleari non può essere affrontato nè ridotto a un si o un no se non si ha uno sguardo d’insieme sull’organizzazione totale della nostra esistenza oggi.
    Io penso che la nostra vita non può ridursi soltanto a semplici calcoli matematici, a convenienze economiche, a strategie politiche e interessi commerciali.
    Il nostro benessere lo abbiamo purtroppo legato all’idea della crescita economica esponenziale, dove per poter vivere bene e sempre meglio siamo stati indotti a diventare consumatori oltre il necessario...
    Dobbiamo fermarci!!! Ci vuole una classe politica nuova che ci aiuti in massa a pensare ad un bene supremo, che non è soltanto la ricchezza economica prodotta....ieri ho concluso dicendo che diamo troppa importanza al PIL...
    Nel Pil facciamo figurare tutto il fatturato prodotto senza indicare, tuttavia, ciò che, per produrlo, abbiamo sacrificato...
     L’industria petrolifera produce tanta ricchezza (ma in fondo per chi?...per i petrolieri! per lo Stato, che non siamo noi, per pochi insomma!!), ma con l’inquinamento procura morti....che non vengono calcolati, e inquinamento ( Golfo del Messico...dimenticato?...certo!!! così come abbiamo dimenticato ogni carretta che nel Mediterraneo, specie attorno alla Sardegna, ha perso tutto o parte del carico di petrolio...)..; il Pil avrebbe un impatto diverso se si tenesse conto dei costi reali, includendo, ad esempio, i costi per curare le persone intossicate, infortunate, i morti sul lavoro ecc.

    Premetto che non sono per niente cattolico, credente o fervente religioso.
    Dico però che abbiamo ripudiato, in nome del progresso e della crescita economica senza limiti, la saggezza antica che metteva al primo posto il rispetto della Natura e dei ritmi sacri naturali.
     Il progresso ha inculcato, nel genere umano, uno status irraggiungibile, ha comportato una follia sempre crescente, e, di pari passo, un’insoddisfazione sempre più diffusa.
    E’ ora di mettere al primo posto il benessere supremo di ogni cittadino di questa Terra, per farlo lo si deve slegare dalla ricchezza.
     Fintanto che nel mondo esisterà una parte (piccola) ricca che può permettersi tutto e una parte (grande) priva di mezzi fondamentali, (che grande vergogna!!!) il benessere non verrà realizzato!
    Che me ne faccio di tutti i miei mezzi se non posso ormai più godere delle mie pause perchè l’ambiente è così inquinato che diventa un pericolo per la mia salute?
    Che me ne faccio di lavorare tanto e di guadagnare bene se, quando voglio farmi le vacanze al mare, scopro che in Sardegna, per fare un esempio, tutta la costa sud-est nei pressi del Salto di Quirra è a rischio radiazioni? moltissime persone di quelle popolazioni stanno morendo di tumori.

    La mia forse è solo teoria, è solo un’ideale, ma, come qualcuno ha già detto qui sopra, spero che la Terra abbia presto la febbre alta, si sbarazzerà così dei miliardi di virus, che siamo noi...Si, perchè noi siamo come i virus e siamo diventati talmente virulenti che o moriamo noi o muore la Terra; personalmente, non essendo egoista, spero tantosi salvi la Terra, almeno per le generazioni future; siamo virus che pensano, irrefrenabili, a consumare sempre di più e per questo hanno bisogno di progettare anche le centrali nucleari, ignorando gli alti costi di costruzione, di gestione, i rischi, bassi in termini di probabilità statistica ma devastanti quand’anche un solo evento si verificasse, le insuperabili difficoltà di stoccaggio delle inevitabili scorie.....

    Ben venga allora il momento in cui Gaia comincerà a scrollarsi di dosso noi insignificanti, irresponsabili, irriconoscenti e indegni parassiti.
     Chi può affermare che il più potente terremoto che possa verificarsi sulla Terra, può raggiungere al massimo il 10 grado? Chi è mai sopravvissuto per poterlo affermare?
    Se le placche su cui, galleggiando, siamo alla deriva, sulla superficie del Pianeta, per un qualche motivo gravitazionale cominciassero a fare più pressione le une sulle altre, intere popolazioni, intere nazioni verrebbero inghiottite miseramente nel giro di pochi minuti....
     E’ l’ignoranza umana che oggi si chiama scienza che dimentica che scienza non significa affatto "sapere tutto" ma significa "conoscenza" fino a questo momento....

    Fermiamoci, finchè siamo in tempo e consideriamo quel poco di buono che resta; studiamo il modo di preservarlo e come rigenerarlo, anzichè esaurire ogni risorsa perchè "così fan tutti"...
    Possiamo dare l’esempio; in Germania, stanno decidendo di rinunciare al nucleare....
    Presto lo faranno tante altre nazioni, non è una speranza, è una sensazione.

    Fino al mese di Febbraio scorso potevamo ancora argomentare contro o a favore delle centrali nucleari e sapete perchè? Perchè non credevamo mai che si sarebbe verificato un sisma tanto violento, con uno Tsunami altrettanto catastrofico... Ora sappiamo che niente è impossibile, e per rendercene conto non possiamo aspettare che un altro evento simile si verifichi e ci convinca della nostra precaria situazione su questo mondo. 

    Ci stiamo svegliando gente, c’è più consapevolezza in giro rispetto a qualche decennio fa....

    Un grande viaggio comincia sempre con... un piccolo passo......
    Abbiamo il dovere di cominciare noi con un piccolo gesto, consumare meno e rispettare di più.

    Roberto

  • Di paolo (---.---.---.162) 2 aprile 2011 18:20

    Caro Roberto , dici cose sacrosante che ritengo che nessuno , che non sia un’idiota , non si sente di condividere .

    Purtroppo , mentre la marcia in avanti nel consumismo è facile e scontata , la marcia indietro è tutta un’altra storia e mantenere questo trend comporterà sempre più consumo di energia .
    Il problema quindi è come procurarsi questa energia , non è quello di retrocedere nei consumi perchè nessuno è disposto a rinunciare a nulla . Significa vivere meglio? E’ una domanda difficile che ha tante risposte , dipende a chi la fai e quando la fai ,non esiste una risposta univoca .La stessa persona potrebbe darti risposte diverse secondo le circostanze , le sue abitudini , le sue aspirazioni del momento.

    ciao
  • Di (---.---.---.20) 3 aprile 2011 09:00

    MAI SENTITO PARLARE DI FUSIONE NUCLEARE? nonnoFranco

    • Di Renzo Riva (---.---.---.247) 4 aprile 2011 02:22
      Renzo Riva

      .
      Come no!
      Nel 1980 dicevano che entro trent’anni sarebbero stati disponibili i nuovi reattori.
      A distanza di trent’anni, oggi nel 2011, altri non gli stessi, ci dicono che si arriverà entro quarant’anni.
      Nel frattempo temo per te nonno Franco che non sarai più a questo Mondo per verificare la circostanza.

      Se la risposta non ti soddisfa non posso farci niente: neanche un disegnino.

  • Di (---.---.---.168) 3 aprile 2011 11:57

    Svizzera: "Guai a chi ci tocca il nucleare..."
    Dopo pochi giorni la risposta "scientifica":Bomba alla federazione nucleare svizzera .

    Non vi sono alternative al nucleare, le rinnovabili sono "truffe" economiche sociali e ambientali. NON PRODUCONO - non esistono se non per fagocitare le nostre tasse.

    Questa è la realtà, andremo come le nostre aziende profughi in Cina dove se ne programmano 100 di centrali nucleari, dove chi scrive eco-corbellerie giustamente lo arrestano, e se fà danni giustamente lo fucilano... senza tante eco-tarantelle.

    http://notizie.virgilio.it/notizie/...
  • Di paolo (---.---.---.162) 3 aprile 2011 17:54

    nonno Franco ,sono due mesi che parliamo sia di quella fredda( Rossi e Focardi .. ancora allo stato di larva indefinita e tutta da decifrare ) , sia di quella calda ,possibile ma fattibile non prima del 2040 -2050 .

    E’ inutile pensare a quello che ci sarà tra quarant’anni ,bisogna pensare a cosa fare oggi per arrivarci al 2050 .

  • Di Renzo Riva (---.---.---.247) 4 aprile 2011 02:33
    Renzo Riva

    http://www.youtube.com/watch?v=OyFLrSeeNyw&feature=related

    CHI VUOLE L’USCITA DAL NUCLEARE DICA

    QUALE FONTE ECONOMICAMENTE SOSTENIBILE

    SOSTITUIRÁ L’ELETTRONUCLEARE

    NON CON LE FONTI IMPOSSIBILI PERÒ

    O DI LÁ DA VENIRE

    .

    Unione Europea Anno 2009

    Fonte energetica__ TWh %

    Rinnovabili____ 615,3 __________ 19,3%

    Nucleare______ 891,9 __________ 28,1%

    Fossili________ 1.672,1 __________ 52,6%

    Totale________ 3.139,3 __________ 100%

    Giappone anno 2009

    Fonte energetica__ TWh %

    Fossile________ 660  __________ 63%
    Nucleare______ 280  __________ 27%

    Rinnovabili_____ 105  __________ 10%

    Totale_________ 1.045  __________ 100%

    Gli accadimenti di Fukushima impongono delle scelte energetiche di scenario future per tutti i Paesi e segnatamente oggi per il Giappone che è anche il più grande importatore di GNL e con il maggior numero di rigassificatori al Mondo, a causa della sua insularità.

    In Italia invece saranno portate a 6 (diconsi sei) le canne del gas che insieme ai rigassificatori esistenti possono dare 80 miliardi di mc all’anno e pertanto non abbisogna di ulteriori rigassificatori perché nel consumo del gas dovrà dimagrire: è il solo Paese al Mondo che produce oltre il 50% del suo fabbisogno elettrico con il gas.

    Nella produzione dell’elettricità in Europa

      la prima fonte è il nucleare

    la seconda è il carbone

    Alcuni dei Paesi occidentali producono elettricità col gas come di seguito elencato:

    - Italia___________ 50%
    - USA___________ 20%
    - Gran Bretagna___ 20%
    - Germania_______ 10%
    - Francia__________ 5%

    Un’istantanea sui
    Consumi elettrici di

    - Giappone___1.100 TWh anno/127.000.000 ab= 8,6 MWh/ab
    - Germania____640 TWh anno/ 82.000.000 ab= 7,8 MWh/ab
    - Italia________340 TWh anno*/60.000.000 ab= 5,6 MWh/ab
    (*) compresi 29 TWh importati da nucleare

    l’Italia NON è mai uscita dal nucleare!

    5,6 MWh/abitante è un dato che condanna l’Italia al declino economico, di cui si dovrà tenere nel conto, se qualche irresponsabile vuole spegnere il nucleare con la facile fuga in avanti verso le fonti impossibili.

    Considerazioni sul rischio.
    Nella prefettura di Fukushima il sisma ha causato il crollo di una diga, ma la notizia è quasi passata sotto silenzio perché l’attenzione dei media europei e con molta enfasi quelli italiani, si è subito focalizzata solo sulle installazioni nucleari.
    Non hanno nemmeno accennato alla distruzione ed agli incendi sviluppatisi in due raffinerie e di tutte le sostanze sversate a causa dello tsunami e di cui nessuno sembra li abbia messi nel tragico conto.

    - È mai stata chiesta la chiusura di tutte le strade italiane perché negli ultimi venti anni sono morte per incidenti stradali circa 140.000 persone, ferite 450.000 e con danni permanenti circa 250.000?

    - È mai stata chiesta la chiusura di tutti gli aereoporti perché nell’anno 1977 nell’incidente fra due Boeing perirono 583 persone?

    - È mai stata chiesta la chiusura di tutti gli invasi per la produzione idroelettrica rinnovabile perché in una sola volta perirono 2.000 abitanti a Longarone, Erto e Casso a causa dell’invaso del Vajont?

    - È mai stata chiesta infine la chiusura delle attività industriali perché annualmente si verificano 1.300 infortuni mortali?

    - Si chiede l’uscita dall’elettronucleare? Perché?

    - È questa la ricetta che certuni vogliono propinare al Giappone ed al Mondo intero?

    Attenzione!
    Quella che oggi si riconosce come democrazia nel campo occidentale potrebbe diventare un ricordo, a fronte dei problemi sociali che, inevitabilmente, una carenza negli approvvigionamenti energetici trascinerà, ovvero, una preoccupante e larga disoccupazione, per non parlare poi dell’approvvigionamento alimentare.

    Senza energia si mangerà poco e male e si vivrà ancora peggio.

    Mandi,
    Renzo Riva

    C.I.R.N. F-VG – Comitato Italiano Rilancio Nucleare
    e
    P.L.I. F-VG – Energia e Ambiente

    [email protected]
    http://renzoslabar.blogspot.com/
    +39.349.3464656

    Dati elaborati dal C.I.R.N. F-VG

    dalla seguente fonte

    http://www.energies-renouvelables.o...

    ============================

    Giappone anno 2008

    Fossile______________63%________660 TWh
    Nucleare____________27%________280 TWh
    Rinnovabili__________10%________105 TWh

    Totale_____________100%_______1.045 TWh

    ============================

    L’ Italia dopo aver incentivato a piene mani le FER oggi ha questo mix energetico:
    Il totale produzione anno 2008 è stato pari 311,2 TWh
    di cui in percentuale:

    Fossili_______________________80,75%
    Nucleare______________________0,0%
    Rinnovabili__________________18,7%
    Da rifiuti non rinnovabili_________0,55%

    Totale______________________100%

    di cui fra le Rinnovabili sul totale prodotto di 311,2 TWh

    Idraulica_________13,37%
    Eolica____________1,57%
    Biomasse_________1,90%
    Fotovoltaica_______0,08%
    Geotermica________1,78%

    Totale___________18,7%

    Si tace sui costi che hanno sostenuto la tecnologia eolica - max. anni 20 - e di quella fotovoltaica - max. anni 20÷25.
    Inoltre s’importano circa 29 TWh da elettronucleare pari a circa il 13% dei consumi ovvero 311,2+28,8= 340 TWh
    Ecco il motivo per cui si può dire: l’Italia NON è mai uscita dal nucleare!

    Dati elaborati dal C.I.R.N. F-VG

    dalla seguente fonte

    http://www.energies-renouvelables.o...

    ============================

    La Germania dopo aver incentivato a piene mani le FER oggi registra questo mix energetico:
    Il totale produzione anno 2008 è stato pari 638,8 TWh
    di cui in percentuale:

    Fossili______________________60,5%
    Nucleare____________________23,3%
    Rinnovabili__________________15,4%
    Da rifiuti non rinnovabili_________0,8%

    Totale_____________________100%

    di cui fra le Rinnovabili sul totale prodotto di 638,8 TWh

    Idraulica__________4,3%
    Eolica____________6,3%
    Biomasse_________4,1%
    Fotovoltaica_______0,6%
    Geotermica_______0,0028%

    Totale___________15,4%

    Si tace sui costi a sostegno della tecnologia eolica - max. anni 20 - e di quella fotovoltaica - max. anni 20÷25.

  • Di Renzo Riva (---.---.---.247) 4 aprile 2011 03:16
    Renzo Riva

    COMUNISTI, STRANA GENTE

    Editoriale del direttore Andrea Guenna

    http://www.alessandriaoggi.it/index...

  • Di (---.---.---.16) 4 aprile 2011 13:15

    voglio ricordare  hai giovani

    che il popolo non trarrà nessun profitto dal nucleare.

    come non lo fu la nazionalizzazione de l’elettricità nel 1957

    ci promisero che entro 10 anni l’energia elettrica

     sarebbe costata meno, sono passati 54 anni

    stiamo ancora aspettando. 

    gli alti costi, di partenza  delle centrali nucleari

    più gli aumenti che in circa 20 anni ci saranno

     permetterà loro la spartizione di una grossa torta

     al popolo ? i debiti e le eventuali conseguenze

    quando il tutto sara finito (SE) mai finirà . VITTORIO

  • Di (---.---.---.247) 5 aprile 2011 04:00

    Più di 10.000 persone sono morte nello tzunami giapponese e i sopravvissuti patiscono il freddo e la fame. Ma i media si concentrano sulle radiazioni nucleari per le quali non è morto nessuno ed è improbabile che ne muoiano in futuro.
    Le radiazioni nucleari a livelli molto alti sono pericolose, ma le preoccupazioni che evocano sono esagerate. La tecnologia nucleare è usata per curare molti malati di cancro ogni giorno e la dose di radiazioni utilizzata nella radioterapia in ospedale non è diversa in linea di principio da una una dose della stessa entità che si riceve nell’ambiente.
    E Three Mile Island? Non ci sono stati morti accertati a causa delle radiazioni. E Chernobyl? L’ultimo rapporto delle Nazioni Unite pubblicato il 28 febbraio conferma il numero dei morti: 28 tra gli operatori della prima emergenza, altri 15 casi mortali di cancro infantile alla tiroide, questi ultimi si sarebbero potuti evitare se fossero state somministrate le compresse di iodio (come è stato fatto in Giappone). In ogni caso i numeri sono piccoli se paragonati ad incidenti come quello di Bhopal in India del 1984 dove morirono 3.800 persone a causa di una fuoriuscita di sostanze chimiche provenienti da un impianto per la produzione di pesticidi della Union Carbide.
    Non c’è niente di misterioso nelle radiazioni nucleari. A Piazza San Pietro ci sono tre volte le radiazioni di Tokio. Questo perchè il porfido della pavimentazione è ricco di Torio. Niente paura, non dobbiamo evacuare il Papa anche se vive con le radiazioni uguali a quelle di Chernobyl di oggi, molto maggiori tra l’altro di quelle che assume un fumatore accanito (un pacchetto e mezzo di sigarette al giorno). Le radiazioni nucleari negli ospedali di tutto il mondo hanno salvato milioni di malati di cancro e si tratta di dosi ben maggiori di quelle di Fukushima. Dobbiamo evitare che l’ambientalismo diventi un culto. Un culto pagano dove si crede per fede e non si accettano ragionamenti scientifici contrari ai dogmi. Abbiamo bisogno di un’approccio verso l’ambiente meno fideistico e più razionale e soprattuttto lontano dalla strumentalizzazione politica

  • Di Renzo Riva (---.---.---.8) 11 aprile 2011 17:11
    Renzo Riva

    http://www.archivionucleare.com/ind...

    Nencioli, Pietruccio Soraperra, ingegnere nucleare che da anni si è riciclato nei calcoli di strutture, iscritto al PD è del tuo stesso parere.

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