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UE: tra 2 giorni al bando le erbe medicinali. Le case farmaceutiche colpiscono ancora?

Fra 2 giorni l'UE metterà al bando diverse erbe medicinali, costringendo molti di noi a sostituirle con farmaci che incrementano i profitti delle grandi aziende farmaceutiche.
 
La direttiva europea impone barriere altissime a qualunque rimedio a base di erbe che non sia presente sul mercato da almeno 30 anni, incluse in teoria tutte le medicine tradizionali cinesi, ayurvediche e africane. E' una misura draconiana che asseconda le aziende farmaceutiche e ignora migliaia di anni di conoscenza medica.

Ci vuole un appello enorme contro questo divieto. Insieme le nostre voci potranno fare pressione sulla Commissione europea per migliorare la direttiva, sui nostri governi nazionali perché non applichino questi standard, e dare legittimità a un'azione legale. Firma sotto, inoltra questa e-mail a tutti e raggiungiamo 1 milione di voci per salvare le erbe medicinali:

Il primo utilizzo medico delle piante e delle erbe risale a 10.000 anni fa, in India, mentre i più antichi documenti in cui è testimoniato l’uso e sono riconosciute le proprietà dei medicamenti e dei veleni appartengono alla civiltà cinese, tra tutti emerge l'Erbario di Shên Nung (2700 a.C.).

Importanti sono anche i papiri egiziani che documentano la conoscenza di tale popolo di 700 forme diverse di medicamenti, di natura vegetale e animale. Testi indiani tra il 1000-800 a.C. elencano oltre 800 droghe medicinali; alcune tavolette appartenenti alla civiltà assiro-babilonese, menzionano le piante ed i loro Stando a certe leggende indiane, la tribù dei Chippewa, che viveva nel Michigan, imparava i rimedi migliori per guarire da come alcuni animali cercavano le radici, le ghiande, le bacche, le erbe...da mangiare e/o strofinarsi vicino per curare le ferite, Gli indiani del Nordamerica conoscevano circa trecento piante diverse per curare il raffreddore, la febbre e le ferite e altre duecento con effetti lassativi, sedativi e stomachici. Nel Medioevo, queste conoscenze furono conservate per opera dei monaci, inoltre la Scuola Salernitana diede un notevole contributo con l´opera Flos medicinae (Fiore della medicina) scritta in latino.

Nel rinascimento grazie anche agli scambi con l´Oriente e all´importazione di nuove varietà, fino allora sconosciute in Europa, vi fu in notevole interesse per il settore erboristico, con particolare attenzione anche per le spezie e gli aromi da usare per la cura del corpo.

Prima che in Europa si depositasse il marchio dell'Aspirina (esattamente il 1° febbraio 1899 a Berlino), moltissime tribù primitive (e Ippocrate, che è vissuto quattro secoli prima di Cristo, l'aveva detto a tutti i medici) usavano la corteccia di salice per curare i reumatismi: pianta che contiene la salicina, sostanza antidolorifica simile all'aspirina. La realtà è che se, ancora oggi, certe tribù africane, gli indigeni dell'Amazzonia o quelli dell'Australia, nell'uso quasi esclusivo delle piante per curare le malattie, hanno degli stregoni che conservano gelosamente i segreti delle loro erbe, lo fanno più che altro per tutelarsi dalle compagnie farmaceutiche occidentali che vorrebbero acquisirne il brevetto.

Dal settecento in poi, la sintesi di farmaci chimici portò gradualmente fino ai giorni nostri ad un minore interesse verso le erbe anche perché i costi per l’estrazione dei principi attivi hanno un costo maggiore di quelli di sintesi. Soltanto negli ultimi decenni, vi è stata una riscoperta della fitoterapia, sia per la cura che per la prevenzione di numerose malattie. Il mondo vegetale è un laboratorio chimico unico. Partendo da sostanze semplici sintetizza innumerevoli e complesse sostanze chimiche, ma non per questo la fitoterapia è una panacea né esclude la medicina allopatica.

Per comprendere la situazione attuale della Directive 2001/83/EC del 1° aprile 2011 vi consiglio vivamente di studiare la medicina del Dr. Nock successore del dottor Parpalaid , e di come trasformare il benessere del paziente ( teoria del Dr. parpalaid) in un business economico (dato di fatto del Dr. Nock) , quindi possiamo dire con certezza che il Dr Nock e il padre delle malattie .

Le piante e le erbe officinali sono conosciute da secoli, Non è possibile BREVETTARE ciò che è noto alla società civile, le regolamentazioni sui brevetti devono essere segreti fin quando riconosciuti dopo il loro corso di riconoscimento dalla commissione di esame.

Tutto questo ha a che fare con un accordo internazionale detto patto di Parigi, di cui molti paesi non sono d’accordo e non ne fanno parte.

Brevettare una cosa del genere è una truffa vera e propria.

Siccome le legislazioni internazionali sono accordi che le pianti e le erbe officinali sono libere da qualsiasi divieto d'uso perchè considerate e consumate anche nell'arte culinaria, le si possono coltivare anche nel proprio orticello, nessuno oramai può vietare l'uso o brevettarne a proprio interesse.

Allora cosa facciamo, brevettiamo anche i funghi?

Agli animali che istintivamente ne fanno uso cosa gli diciamo?

Quindi ora veniamo additati come terroristi mediatici, che sfornano informazioni errate su vari network, gente pericolosa per la salute della collettività. Sono anni che mi sento accusare in questa maniera,

eravamo terroristi medianici quando si avvisava la collettività di rischio di TURBECOLOSI da latte infetto, un latte non di nostra produzione, il nostro latte, quello che beviamo tutti i giorni altro non è che latte all’85% estero.

eravamo terroristi medianici quando dichiaravamo che la nuova lega metallica zirconio/a era tossica per il nostro organismo, che le amalgame dentarie (piombature al piombo grigie) erano tossiche,

eravamo terroristi mediatici quando dichiaravamo che i nitriti, nitrati, conservanti additivi presenti nella maggior parte degli alimenti sono cancerogeni e tossici?


(notate la data di questo articolo, e verificate i casi di turbecolosi, zirconia e additivi del 2010-211)

Se cercare il benessere di se stessi e dei nostri figli allora sì sono un terrorista mediatico. La storia stessa insegna “terrorista per lo Stato rivoluzionario per il Popolo”

Riassumendo: vogliono "regolamentare" le erbe mediche togliendole alle "Erboristerie" e distribuendole nelle "Farmacie" "Brevettandole" in quanto adesso sono "Pericolose" ed è a "Rischio" la "Sicurezza" del "consumatore" (come mai prima non lo erano?) e per farlo "risparmiare" (anche nello stesso servizio si pone un forte dubbio).


(Dichiarazione di un rappresentante della Bigpharma) Siccome parecchi farmaci (quali???) sono fatti con erbe mediche nasce la necessità (di Bigpharma) di ottenere il brevetto sulla natura.

Leggendo la Direttiva 2004/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 marzo 2004 che modifica, per quanto riguarda tradizionali medicinali a base di erbe, la direttiva 2001/83/CE recante un codice comunitario relativo ai medicinali per uso umano

Il Parlamento Europeo e del Consiglio dell'Unione Europea, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 95, vista la proposta della Commissione (1), visto il parere del Comitato economico e sociale europeo (2), deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 251 del trattato (3), considerando quanto segue: (1) Direttiva 2001/83/CE (4) stabilisce che le domande di autorizzazione per un medicinale sul mercato devono essere accompagnati da un fascicolo contenente informazioni e documenti relativi in particolare ai risultati delle prove fisico-chimiche, biologiche o microbiologiche, nonché le prove farmacologiche, tossicologiche e cliniche effettuate sul prodotto e comprovanti la sua qualità, sicurezza ed efficacia.

Questi sono punti della direttiva più interessanti ma anche falsi, lo si può dimostrare andando a leggere un qualsiasi bugiardino (foglietto illustrativo allegato ai medicinali contenente posologia) di un qualsiasi farmaco anche da banco(senza prescrizione medica)

punto (6) La maggioranza vasta di prodotti medicinali con una tradizione sufficientemente lunga e coerente è basata sulle sostanze a base di erbe. Sembra quindi appropriato per limitare lo scopo dell'iscrizione semplificata in un primo passo ai prodotti tradizionali, a base di erbe medicinali. ( FALSO)

8) Con l'obbiettivo di facilitando oltre l'iscrizione di certi prodotti tradizionali, a base di erbe medicinali e di migliorando oltre l'armonizzazione, ci dovrebbe essere la possibilità di stabilire un elenco di Comunità di sostanze a base di erbe che soddisfano certi criteri, come essendo stato nell'uso medicinale per un tempo sufficientemente lungo, e sono considerati quindi per non essere dannoso sotto le condizioni normali di uso (in caso di tossicita’ sarebbero comunque sempre meno dei farmaci tradizionali).

(9) Avendo la considerazione alle particolarità di prodotti a base di erbe medicinali, un Comitato per i Prodotti a base di erbe Medicinali dovrebbe essere stabilito dentro l'Agenzia Europea per la Valutazione di Prodotti Medicinali (il d'ora in poi "l'Agenzia") ha preparato da Regolamento di Consiglio (la CEE) Nessun 2309/93(5). Il Comitato dovrebbe eseguire degli incarichi riguardo all'iscrizione semplificata e l'autorizzazione di prodotti medicinali poiché ha provveduto a in questa Direttiva. I suoi incarichi dovrebbero raccontare nel particolare a stabilire di Comunità monografie a base di erbe pertinenti per l'iscrizione come pure l'autorizzazione di prodotti a base di erbe medicinali. Dovrebbe essere composto di esperti nel campo di prodotti a base di erbe medicinali (autorizzazione significa controlloda parte della lobby medica).

(12) Questa Direttiva consente dei prodotti non curativi a base di erbe, soddisfacendo i criteri di legislazione di cibo, essere regolato sotto la legislazione di cibo nella Comunità. (la maggior parte delle spezie e “droghe” utilizzate per l’equilibrio dell’organismo vengono anche utilizzate nell’ambito culinario, alcune di queste sono: salvia, rosmarino, coriandolo, menta, timo, aglio, prezzemolo, porro, oliva, lievito di birra, cipolla, cannella, origano, e tante altre).

“Pertanto deduco che per cucinare avrei bisogno del consenso medico?”

"IL CAPITOLO 2° della direttiva 2004/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 marzo 2004

Dice chiaramente che devono ottenere il controllo totale, e di conseguenza il brevetto (al quanto illegale).

Il giro di parole di questa direttiva e abbastanza chiara, per chi è nel settore della M.N.C. (medicina non convenzionale) le erbe, tecnicamente chiamate anche droghe, deve essere un’esclusiva prettamente medica, per cui un maggiore controllo della lobby medica e delle case farmaceutiche che ne riterrebbero il controllo, con un aumento di guadagni per la BIGPHARMA e di una aggiunta di spese all’utente finale.

Inventori di malattie, servizio della Rai

Questo articolo è stato pubblicato qui

I commenti più votati

  • Di Neriana (---.---.---.17) 4 maggio 2011 08:07

    Questa leggere ricorda il buio medioevo, quando venivano bruciati vivi i conoscitori di erbe che usavano i principi attivi della natura per curare i malanni,a basso costo. Altro che medioevo prossimo venturo, ormai vogliono brevettare anche la natura, che era la madre di tutti proprio perchè dal grembo della terra nasceva cibo, erbe, e tutto cio’ di cui i viventi hanno bisogno. La tragedia del brevettare la natura è parte di un progetto che si è evidenziato con le leggi imposte dopo la conquista dell’Iraq, e più precisamente con l’order 81 dove gli iracheni non possono più produrre il loro grano tradizionale, ma solo OGM americano che farà estinguere tutti i grani autoriproducibili dato che "food is a weapon". 10000 anni di selezione di grano in Iraq, distrutto da un order per la gioia di Monsanto ed affini.
    C’è da chiedersi se il reddito delle coorporations è davvero più importante della biodiversità.

Commenti all'articolo

  • Di Neriana (---.---.---.17) 4 maggio 2011 08:07

    Questa leggere ricorda il buio medioevo, quando venivano bruciati vivi i conoscitori di erbe che usavano i principi attivi della natura per curare i malanni,a basso costo. Altro che medioevo prossimo venturo, ormai vogliono brevettare anche la natura, che era la madre di tutti proprio perchè dal grembo della terra nasceva cibo, erbe, e tutto cio’ di cui i viventi hanno bisogno. La tragedia del brevettare la natura è parte di un progetto che si è evidenziato con le leggi imposte dopo la conquista dell’Iraq, e più precisamente con l’order 81 dove gli iracheni non possono più produrre il loro grano tradizionale, ma solo OGM americano che farà estinguere tutti i grani autoriproducibili dato che "food is a weapon". 10000 anni di selezione di grano in Iraq, distrutto da un order per la gioia di Monsanto ed affini.
    C’è da chiedersi se il reddito delle coorporations è davvero più importante della biodiversità.

  • Di renato (---.---.---.144) 6 maggio 2011 00:24
    renato

    A riguardo mi sono informato meglio ringrazio coloro che mi hanno inviato dati informativi , qualcuno dice che questo rischio non si corre perchè riguarda solo alcune erbe/droghe in "secco" ma chi nel settore ha letto le mail da me inoltrate si è espresso in questo modo, (giustamente ) quindi deduco trovata la "legge" trovato l’inganno. il mio contatto che per adesso ( se non dietro sua esplicita richiesta) voglio che rimanga in anonimato.
     Mail ricevuta come risposta sulla Direttiva 2004/24/CE : personalmente rimango convinto di quanto segue:

    Le piante medicinali NON possono più essere usate a scopo terapeutico (leggi anti-cancro), se non in forma commercializzata dalle ERBORISTERIE.

    iL PUNTO è che I PRODOTTI VENDUTI IN EBORISTERIA, IN BASE AD UNA LEGGE DEL 1986 (CHE NON RIESCO A TROVARE) NON POSSONO (RiPETO : NON POSSONO ) essere FRESCHI......MA SOLO SECCHI.

    Le cellule del cancro vanno in APOPTOSI SOLO A CONCENTRAZIONI DI VITAMINE ALTISSIME (nano-grammi per millilitro di sangue, e quindi nano-moli per milligrammo di tessuto biologico neoplastico corrispondente....
    Di qui la TERAPIA METABOLICA che obbliga a 10-13 bicchieroni di frutta e verdura fresca biologica e di piantre medicinali come l’ALOE data a scopoTERAPEUTICO ....(NON ALIMENTARE).

    QUINDI la TERAPIA METABOLICA, ipse facto, è di fatto illegale., a meno di non
    usare solo e soltanto prodotti di erboristeria (...del tutto inutili)

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