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UE, archiviato il reclamo dei comitati di Chiaiano. Ma c’ era o non c’era l’amianto ?

RIFIUTI: CHIAIANO; AMIANTO IN DISCARICA, UE ARCHIVIA RECLAMO (ANSA) - NAPOLI, 14 MAG - La direzione generale ambiente della Commissione Europea ha archiviato il reclamo presentato dai comitati in merito alla presenza di amianto e rifiuti speciali all’interno della discarica di Chiaiano a Napoli.

Lo rende noto la struttura tecnica del sottosegretario di governo per l’emergenzarifiuti.

Durante i lavori di allestimento della discarica furono trovate, all’interno dell’ex cava del poligono, alcune tegole di eternit, molto probabilmente abbandonate negli anni passati e provenienti da opere di ristrutturazione di edifici, contenenti fibre di amianto.

Un ritrovamento che suscitò allarme tra i rappresentanti dei comitati antidiscarica nonostante che la struttura del commissariato avesse già avviato un piano di rimozione delle lastre e la conseguente bonifica dell’area interessata.

La vicenda finì nei mesi scorsi anche all’attenzione dell’Unione Europea la cui direzione generale della Commissione ambiente ha archiviato il reclamo presentato. (ANSA)

( riportato da internapoli.it )

15/05/2009 La Direzione generale Ambiente della Commissione Europea ha archiviato il reclamo presentato dai Comitati antidiscarica e dall’europarlamentare Monica Fassoni su presunte non conformita’ nell’allestimento della discarica napoletana di Chiaiano nella cava ex Poligono e sul ritrovamento durante i lavori di scavo di fibre libere di amianto.

La decisione di archiviazione, adottata dalla Direzione generale il 12 maggio scorso, e’ stata notificata in queste ore alla struttura del Sottosegrariato all’Emergenza rifiuti.

( fonte: telecaprinotizie.it )

Ottobre 2008 - Durante il lavori di allestimento della discarica furono ritrovate solo alcune tegole di eternit o c’è dell’altro? Proviamo a ricostruire, a ritroso, la vicenda partendo da Febbraio 09 fino a Novembre 08:

  • 6 Febbraio 2009 - Sopralluogo nella cava di Chiaiano da parte di una delegazione composta da europarlamentari e da esponenti delle istituzioni del comune di Marano di Napoli.

Il Prof. Franco Ortolani ha affermato: << Il ritrovamento di amianto nell’area interessata dai lavori per la realizzazione delle opere accessorie, ma propedeutiche al funzionamento della discarica, è da considerare un errore di progettazione (…) La legge Merloni ha abolito la sorpresa dai progetti. Le norme tecniche non sono derogabili. (…) I rifiuti con amianto hanno giaciuto per anni sul terreno di riempimento della cava adiacente a quella del Poligono (circa 20 m di distanza) e gli inquinanti si saranno trasferiti nel sottosuolo. Non è stata effettuata l’indagine per caratterizzare tutto il materiale di riempimento delle cave abbandonate >>.

La nota completa è disponibile a questo link: Chiaiano: discarica da rifare

 

Amianto nella Cava, le foto del ritrovamento

  • 27 Gennaio 2009 - Con l’ordinanza n. 8 del 21 gennaio 2009 della Presidenza del Consiglio dei Ministri sono stati stanziati circa 850.000 euro per rimuovere l’amianto rinvenuto in ottobre 2008 durante i lavori di approntamento della discarica della Cava del Poligono di Chiaiano. Di seguito sono riportate un nota del Prof. Ortolani ed un comunicato del sindaco di Marano S. Perrotta.

Discarica di Chiaiano: 850mila Euro per rimuovere con urgenza l’amianto… trovato tre mesi fa!

Amianto nella cava, il Governo vara la bonifica. Il sindaco di Marano: “troppi misteri”

  • 12 Novembre 2008 - Una delegazione del Comitato dei cittadini di Chiaiano e Marano ha incontrato il capo della Procura di Napoli dott. Giandomenico Lepore.

Comitato di Chiaiano incontra Lepore

Dopo la denuncia la Procura conferma: amianto a Chiaiano

  • 9 Novembre 2008 - La prima pagina del Manifesto ha per titolo: Amianto di Stato

L’articolo, che ha ricostruito il ritrovamento dell’ amianto, è riportato su napoli.indymedia.org

  • 3 Novembre 2008 - Da un articolo de la Repubblica del 03/11/08: Il generale Giannini, braccio destro di Bertolaso, ha parlato delle diecimila tonnellate trovate sotto il Parco delle Colline.

Il Generale ha affermato: << Da mesi i cittadini di quel quartiere ci dicono che vogliono difendere dalle nostre ruspe il loro Parco delle Colline, il loro verde. Noi andiamo lì e che cosa troviamo sotto il presunto verde? Ben 10mila tonnellate di amianto e vari rifiuti pericolosi. Dov’era chi protesta quando si seppellivano questi veleni? Alcuni, si badi, conservati in alcuni sacchi con etichetta Enel >> ( fonte: 9online.it/blog_emergenzarifiuti )

In una nota disponibile qui , il Prof. Ortolani ha dichiarato : <<Affermazioni simili offendono solo l’Esercito Italiano che il Generale rappresenta. Basta leggere i dossier di Legambiente, come ad esempio quello del 1994, per verificare che accuse documentate sono state ripetutamente, e inutilmente, poste all’attenzione dei rappresentanti delle Istituzioni Pubbliche che devono tutelare l’ambiente anche dagli ecocrimini. Come ha detto il presidente di Legambiente Campania, è stato proprio lo Stato ad essere assente per troppi anni nelle terre di Biutiful Cauntri>>

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