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Tre richieste in nome della Repubblica

Ormai da due anni giaceva ferma in Commissione Affari Costituzionali del Senato dove il presidente Carlo Vizzini la teneva ben in caldo lontana dalle intromissioni mediatiche.

Sto parlando della raccolta di 350.000 firme a seguito della proposta di legge popolare indetta da Beppe Grillo, ossia la proposta ’Parlamento Pulito’. Oggi questa iniziativa popolare sembra sia stata tirata fuori dai polverosi faldoni degli archivi della Commissione Affari Costituzionali.

In questa proposta popolare vengono presentate 3 importanti e rivoluzionarie azioni legislative che inserite nell’attuale configurazione parlamentare porterebbero una rivoluzione epocale e soprattutto lo scontento di molti ed influenti personaggi politici.

 1) Ineleggibilità o esclusione dal parlamento di personaggi che abbiano avuto precedenti penali a loro carico e giudicati colpevoli in via definitiva o non definitiva con " pena detentiva superiore a mesi 10 e giorni 20 di reclusione per reato colposo".

 2) Elezione dei parlamentari, per diretta volontà del popolo con espressione delle preferenze indicate dagli elettori e non dalle liste precompilate dai leader politici.
"La proclamazione degli eletti, nei limiti dei seggi ai quali ciascuna lista ha diritto, avviene secondo la maggiore cifra individuale di ciascun candidato appartenente alla lista medesima. A parità di cifra individuale, è proclamato eletto il candidato di più giovane età".

 3) Abolizione della carriera di parlamentare inserendo la seguente norma: "Non sono eleggibili coloro che sono stati eletti per due volte all’ufficio di membro del Parlamento". Così daremo la possibilità di creare un ricambio nell’alveo costipato di Camera e Senato.


Da dove parte questa proposta?
L’8 Settembre 2007, Beppe Grillo come primo firmatario di questa iniziativa popolare pose la pietra per promuovere un primo passo verso il rinnovamento delle nostre istituzioni, raccogliendo nel V-day oltre 350.000 firme di liberi cittadini italiani.

Oggi il Beppe nazionale è stato ’invitato’ in Commissione ad aprire la discussione sulla proposta legislativa come primo firmatario e promotore del movimento.

Ancora oggi proposte profondamente democratiche e popolari come ’Parlamento pulito’ non riescono a sfondare la cortina di ferro che cinge e preserva il nostro Parlamento intriso di autoconservazione corporativa.

Allora oggi con il ritorno all’esame da parte della Commissione Affari Costituzionali di questa legge popolare si infrange un altro ostacolo che oscurava questa attesa richiesta popolare e non ci faceva dormire sonni tranquilli.

E’ solo un piccolo segno di cambiamento che ci fa ben sperare in un’apertura delle istituzioni al rinnovamento.
Realtà o illusione?


Commenti all'articolo

  • Di GF (---.---.---.100) 11 giugno 2009 12:24

    Spero sia una splendida realtà.

    Veder sfumare anche questa sarebbe troppo pesante!

    W LA DEMOCRAZIA per il POPOLO!

  • Di Dino Brancia (---.---.---.131) 11 giugno 2009 15:15
    Dino Brancia

    Notizia di oggi, il Sen. Carlo Vizzini si è dimesso perchè indagato dalla Procura Antimafia di Palermo, queste firme per una legge Parlamento Politico, interessa mlto poco i nostri politici.

    (ANSA) - PALERMO, 11 GIU - Inviati avvisi di garanzia a 4 senatori siciliani ritenuti coinvolti nell’inchiesta sul tesoro accumulato illegalmente da Vito Ciancimino. Sono Carlo Vizzini (Pdl), Saverio Romano, Salvatore Cuffaro e Salvatore Cintola (Udc). I pm accusano i parlamentari di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, aggravato dall’avere agevolato la mafia. Vizzini confermando di essere negato ha detto di esere sereno e ha annunciato le sue dimissioni dalla commissione parlamentare Antimafia.
    VIVA IL PARLAMENTO PULITO

  • Di Disilluso (---.---.---.35) 11 giugno 2009 17:21

    Vorrei che ciò si trasormasse in realtà, sarebbe il primo passo per cominciare a ripulire una classe politica troppo legata alla poltrona e poco agli interessi della comunità.
    Il concetto di comunità e bene comune in questo paese è rimasto fuori dalla rete di cinta.

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