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 Home page > Attualità > Politica > Politici incapaci e parte della colpa è del Porcellum

Politici incapaci e parte della colpa è del Porcellum

E' da troppo tempo che questa classe politica di geronti, introdotta molti anni fa nei Palazzi romani del potere continua a disattendere le necessità del nostro paese e le richieste di gran parte del popolo italiano.

Da troppo tempo continuano incalliti a presenziare più o meno assiduamente l'attività politica di un parlamento che si è dovuto genuflettere al Governo Monti per incapacità, per avere leso continuativamente le volontà degli italiani e soprattutto per l'incapacità di raggiungere quegli obiettivi che potrebbero dare al paese una nuova prospettiva.

Da anni si cerca di far capire a costoro che è prioritario riconsegnare ai cittadini l'opportunità di scegliere i candidati che li rappresenteranno, cancellando una volta per tutte l'indigesta assunzione in carica per chiamata imposta dall'alto, atteggiamento antidemocratico per eccellenza.

Ma gli italiani si sono fatti infinocchiare con il 'Porcellum' madre di gran parte dei mali dell'Italia, dove a condurre le redini gli eletti e 'prediletti' hanno munto il paese fino a portarlo sull'orlo del baratro. 
Il popolo degli eletti dall'alto, purtroppo non ha superato alcun tipo di selezione, non ha capacità di alcun tipo, non ha valori e soprattutto non deve rendere conto ad un pubblico di elettori che involotariamente non li ha scelti.

Gente assurta a ruoli importanti ed istituzionali che dovrebbe lavorare per tutti noi 7 giorni su 7, dovrebbe impegnarsi a trovare soluzioni per la crescita e lo sviluppo, che dovrebbe avere attenzione alle risorse ed ai denari che gli passano per mano perché non sono spendibili per il privato utilizzo, così non è stato.

Costoro continuano a disattendere le richieste per una Riforma elettorale che ripristini il diritto democratico del cittadino di determinare la scelta della sua preferenza!

Ancora continuano a disattendere l'affannosa richiesta di riformare tutto l'apparato dello Stato intriso di inefficienza e burocrazia, che svuoterebbe l'intasata ampolla dei privilegi.

Il paese continua a richiedere di riformare tutto l'impianto della Giustizia con una riforma amplia ed articolata che una volta per tutte risolva i problemi dei palazzi di Giustizia e le lungaggini dei processi, ma si continua a far chiacchiere nei palazzi senza snocciolare questo problema annoso e bloccante per la crescita e lo sviluppo.

Li sentiamo con piglio ardimentoso presenziare il palco mediatico della TV argomentando da anni belle parole sulle riforme, barricandosi dietro al nulla, ma concretizzando una profonda forma di incapacità ad assolvere al ruolo della politica e nella conduzione della nazione.

Ci rendiamo conto solo ora che una classe politica 'incapace', così la definirei, è riuscita a sopire tutte le aspirazioni di una grande paese che nella storia passata ha insegnato all'intero mondo la civiltà, l'arte e la cultura.

E' ora della svolta, è giunto il momento di far sentire a costoro che noi non ci stiamo più ad assecondare i loro privilegi ed interessi, è nostro l'auspicio di ritrovare un rapporto vero con quella politica seria ed autorevole, capace di ridare lustro al paese e capace di demolire il senso di 'antipolitica' che pervadono il comune cittadino demolendolo.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.4) 8 ottobre 2012 13:24

    Proiezioni >
    Senza il riferimento ad una specifica legge elettorale non ha senso indire primarie di coalizione. Senza un riscontro parlamentare della “consistenza” di ciascuna forza politica concorrente non hanno senso neppure le primarie di area.

    Cosa aspettarsi dalle prossime primarie di centro-sinistra?
    Due i possibili esiti da scongiurare.
    Sotto la soglia dei 4 milioni di voti raccolti si allargherebbe la cesura da disaffezione/sfiducia del relativo corpo elettorale.
    La mancata vittoria di Bersani al 1° turno darebbe la stura ad una serie di spinte e di contraccolpi disgregativi del Partito Democratico.

    In sintesi. Non basta una prova "generale" per presentarsi al debutto.
    Quando metà dell’elettorato è fatta di indecisi, delusi e “arrabbiati” serve un percorso di graduale e progressiva convergenza verso una proposta tanto credibile ed autorevole quanto unificante.
    E’ l’unico modo per frenare il dilagare del Consenso Surrogato

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