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Tiziano alla Scuderie del Quirinale

Tiziano Vecellio nacque a Pieve di Cadore probabilmente nel 1490 da una famiglia benestante. Stabilire la data di nascita di questo artista costituisce da sempre uno dei grandi problemi degli storici dell’arte: ebbe, infatti, l’abitudine di invecchiarsi per vezzo. 

Il primo agosto 1571, per esempio, firmò una celebre lettera a Filippo II "suo servitor di età di novanta cinque anni": oggi si è propensi a credere che Tiziano abbia falsificato di proposito la sua età per impietosire l'illustre committente che doveva saldare un credito. La questione è molto importante perché ci permette di stabilire quando Tiziano ha cominciato a dipingere. A nove anni fu inviato, con il fratello maggiore, a Venezia presso uno zio dove apprese le tecniche pittoriche, riuscendo a farsi notare dal grande Giorgione da Castelfranco. In seguito, divenuto ormai celebre, è stato uno dei pochi pittori italiani titolare della propria bottega sempre a contatto diretto con i potenti dell'epoca che, infatti, furono i suoi maggiori committenti. Fu artefice di un rinnovamento integrale della pittura sostituendo il «primato del disegno», con l’uso del colore. Dopo la morte di Giorgione e la partenza per Roma di Sebastiano del Piombo, Tiziano raggiunse una popolarità senza eguali, richiesto dalle corti più prestigiose corti padane ed europee: i suoi modi sdegnosi, l'abilità diplomatica, lo stile di vita e la consapevolezza del proprio talento lo fanno apprezzare dagli aristocratici. Divenuto "primo pittore" dell'Imperatore Carlo V, e da lui nobilitato, resta comunque a Venezia, rimanendo sempre in rapporto con la terra natale. A ciò si aggiunge il desiderio di onori e denaro come emerge dai carteggi epistolari contraddistinti da fortissime antipatie e invidie verso i colleghi pittori, come Lorenzo Lotto e il giovane, attivissimo Tintoretto. Morì il 27 agosto 1576 e il giorno dopo verrà sepolto in Santa Maria dei Frari, a Venezia.

Le Scuderie del Quirinale dal 5 marzo al 16 giugno 2013 propongono una mostra antologica a cura di Giovanni C. F per far comprendere al grande pubblico l'eccezionalità di un Tiziano. Visitando la mostra è possibile ripercorrere i tratti essenziali del grande artista italiano: dagli esordi veneziani nelle botteghe di Bellini e Giorgione, all'autonomia conquistata con le grandi tele per gli Este e i Della Rovere fino ad arrivare alle committenze imperiali di Carlo V e Filippo II. In mostra sono proposti svariati confronti iconografici grazie ai quali anche il pubblico meno esperto può notare direttamente la palese novità d'impostazione e del Maestro. Come si apprende dal sito delle Scuderie tutti i dipinti esposti sono illuminati con una tecnologia a LED realizzata appositamente per le opere d'arte dal gruppo Targetti Sankey. Tra le opere esposte cito in particolare: Il Concerto e la Bella di Palazzo Pitti, la Flora degli Uffizi, la Pala Gozzi di Ancona, la Danae di Capodimonte, il Carlo V con il cane e l'Autoritratto del Prado o lo Scorticamento di Marsia di Kromeriz.

Una menzione speciale spetta alla Crocifissione del monastero di San Lorenzo dell’Escorial, in Spagna: un’opera in cui il paesaggio è il vero protagonista del quadro. Una novità a mio avviso molto interessante è il sistema di interazione multimediale WebAround “che permetterà ai visitatori di scaricare gratuitamente l'App ufficiale della Mostra e di utilizzare alcuni servizi messi a disposizione esclusivamente durante la visita”. L'Applicazione mobile è disponibile su App Store, Google Play e presto Windows Store e mette a disposizione dell'utente le indicazioni che è indispensabile conoscere sulla sede espositiva, la sua storia, le mappe interattive per raggiungere le Scuderie del Quirinale nonché la possibilità di condividere i contenuti sui principali Social Network. I visitatori, inoltre, potranno utilizzare il dispositivo mobile per accedere, all'audioguida della mostra.

Basterà acquistare l'apposito servizio in biglietteria al costo di 2,50 euro; un codice renderà disponibile l'audioguida!

Il catalogo della mostra è edito da Silvana Editoriale con i contributi di alcuni fra gli studiosi più riconosciuti del grande maestro veneto.

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