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Sugli integralisti islamici

Sugli integralisti islamici

I movimenti sono una cosa ben differenti, da come ci vengono descritti dai giornali.

 

Non sono formati da persone, tutte completamente convinte dell’idea, che sbandierano, e completamente informate sulla storia del movimento, sull’ambiente in cui esso si situa, ecc. In un movimento, la grande parte è formata da persone insoddisfatte, che nulla o poco sanno delle cause che portano avanti.

Un’altra piccola percentuale è formata da persone che condividono in maniera molto superficiale, le idee portate avanti.

Un’altra piccolissima percentuale è informata delle idee, delle ragioni storiche di esse ed in quale ambiente si situano.

Solo un piccolo nucleo sarà formato da persone entusiaste di quelle idee, che le trovano estremamente necessarie al tempo storico, in cui si trovano, e disposti a dare per loro, se non la vita, intesa in senso materiale, tutto il tempo della loro vita.

Queste analisi, ben le sa, chi si dedica alla “distruzione” di movimenti , che possono essere ritenuti pericolosi al Potere.

Non si tratta di un massacro, di una strage, ma dell’individuazione del nucleo, per vedere il tipo di comunicazione che si può stabilire con esso, per la cessazione definitiva del movimento.

Ricordiamoci , che esiste anche il fenomeno “del gregge”; noi lo troviamo nei movimenti, che, per via del loro numero, attraggono sempre più persone.

Ed ora l’integralismo islamico.

Come tutti i movimenti terroristi, esso attira persone alla ricerca della loro identità.

Ricordiamo, alla radio italiana, il piccolo documento riguardante un terrorista, integralista islamico, mi sembra, che mostrava orgoglioso e si faceva fotografare dagli amici, la bomba con la quale sarebbe esploso da lì a qualche ora.

La prima impressione che se ne ha, dando così, uno sguardo all’integralismo islamico, è di povere, semplici persone, sottratte alla gioia di vedere i loro bimbi giocare sulle ginocchia, di ascoltare la loro moglie lavorare in cucina, insomma sottratte alla loro semplice vita, al loro semplice destino.

Viene proposto, loro, una figura che, di vero, vi è solo che comparirà sulle pagine dei giornali.

Non vi è l’eroismo: il terrorismo non è eroico , è vigliacco, in quanto colpisce persone inermi, immerse nella loro vita di tutti i giorni.

L’eroe è una persona che affronta nemici, ben agguerriti, lealmente.

Non c’è nessuna lealtà nel terrorismo.

Questo movimento terrorista si caratterizza per un fatto: la religione.

Parla di Allah.

Il paradiso di Allah è aperto ai guerrieri valorosi.

Non vi è nessun valore e nessun guerriero nel terrorista che fa saltare in aria donne affaccendate nel supermercato, i bambini aggrappati alle gonne.

Noi, in Italia, abbiamo un esempio di guerriero valoroso, cristiani, ed erano i tredici Cavalieri di Barletta: "erano giovani e forti ed ora sono morti” canta una poesia.

Tredici giovani cavalieri che decisero di affrontare, da soli, l’esercito francese, schierato, al grido d’amore verso l’Italia.

Questo, integralismo islamico, è il guerriero valoroso di cui parla Allah, che canta ancora nei nostri cuori, che ci fa piangere quando siamo soli, nell’amore per la nostra patria.

E così, finirai, integralista islamico, nell’inferno di Allah, tu che uccidi a tradimento, persone che non hanno armi per difendersi, donne, bambini, intenti alle loro vite.

Tu, integralista islamico, che venisti preso in giro.

Per migliaia di anni, noi poveri, abbiamo sentito echeggiare le risate del ricco sui nostri affitti, pagati a stento, sui nostri saldi, dove compriamo i vestiti.

Loro guadagnano 58000 dollari a foto: pensa, 58.000, noi non li vedremo mai e loro ridono, ridono,sul nostro lavoro, sui nostri licenziamenti.

Per te, integralista islamico, hanno riso anche sulla tua vita, sulla tua religione, che ti faceva guardare, con occhi commossi, le grandi stelle, allo svegliarti per la preghiera.

I ricchi ti hanno voluto togliere anche quello: il tuo semplice riconoscere Allah, nella bellezza di quello che vedevi.

Ti hanno spinto a morire: il riso sulle nostre miserabili vite hanno voluto spingerlo, quasi al di là della morte, inventandosi un Allah, che nulla aveva del Glorioso Allah.

Pensando alle immense ricchezze, che hanno fuggito le albe, i tramonti, voluti da Allah, per rendere grande e bella la vita di tutti noi, per sprofondare nella terra, nei loro bungalow, pensando alle loro immense ricchezze, ingrandite nella criminalità.

Quanti uomini ricchi diventano gelosi della loro eredità: per quanti, essa è una sfida.

Ho visto uomini ricchi rovinarsi, per cercare di diventare ricchi tanto quanto la loro eredità.

Lui, dall’alto delle sue ricchezze, è andato nel basso della criminalità, per dimostrare a se stesso di essere più grande dei suoi antenati, più capace di ammucchiare ricchezze.

Ed ha cominciato a ridere, a ridere su di noi, i poveri, ma ha voluto far echeggiare la sua risata nel cosmo, mandando i fratelli mussulmani poveri a morire per lui, Allah no! non sa che farsene di vigliacchi.

Adesso Bin Laden - si scrive così - ? Il nome di un essere così piccolo non mi interessa.

E’ morto più volte, lo resuscitano ogni tanto, sperando che le sue ricchezze spingano ancora un po’.

Ovviamente, dopo la prima morte, le sue ricchezze sono rientrate alla sua famiglia, sperando che esse possano un po’ consolare di un figlio così pazzo.

Gli attentati, dopo la prima morte, sono diventati meno drammatici.

Abbiamo ancora voi, mussulmani, deviati dal Corano, imbottiti di radici di piante dalla bianche campanule, a leggere scritture, che non sono più quelle sacre.

Quando i mussulmani, studiosi del Sacro, vi faranno notare le differenze tra i vostri testi ed il Corano?

Devono, prima , vedere in voi, le povere anime, strappate dai loro semplici destini dall’eterna risata che i ricchi fanno su di noi.

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