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Strano animale, il facocero a

In un bosco immaginario, vive uno strano animale leggendario, dal pelo chiaro e dall'aspetto antropomorfo: il facocero a. Poco amante degli ambienti chiusi e dei completi a grosse righe, estimatore di donne ed uomini, questo "bizzarro essere", oggi vaga meditabondo ed esule, sognando anche dietro ad un pc, di tornare al posto che lo vide "capo" della sua comunità di facoceri. Ma il vento è cambiato, e dopo la Giustizia.. si sono svegliati i facoceri.

Strano animale, il facocero a.

Scimmiotta gli esseri umani, alle falde del vecchio monte dove vive, insieme alla sua comunità di facoceri antropomorfi. Ne è il capo; eletto a seguito di democratiche elezioni, vinte stringendo a braccetto il facocero f, capo dei capi di tutti i facoceri del bosco dove vive. Senza il suo appoggio, nulla, si può, nel bosco s.

Al facocero a non interessa, in fondo, la politica (uno strumento, come un altro!), ma il potere, gli affari e... gli amici.

Il facocero a è un mecenate ed un benefattore; in cambio del voto ha donato una "posizione" all'elettore; gli ha garantito un permesso qualsiasi, un incarico importante; gli ha "concesso" di esercitare un proprio diritto, spacciandolo per un favore; ha offerto la sua protezione; ha permesso al questuante, in cambio del voto, di aprirsi un'attività; in qualche caso lo ha addirittura cooptato, nella sua organizzazione.

Il facocero a, una volta eletto, ha saputo aiutare davvero la sua comunità, mica come avrebbe fatto qualche altro facocero?

Non perde occasione per grugnire di gioia, seduto al tavolo di una cerimonia qualsiasi, in qualità di ospite d'onore; varca i confini del suo bosco, per portare i soldini dei suoi concittadini facoceri, ad altre popolazioni che vivono in miseria. Ed è osannato, tra costoro.

Perché il facocero a, se lo è guadagnato, il rispetto. Comprandolo. Come il silenzio.

Corruzione? Connivenza, con il sistema criminale? Appalti e subappalti maleodoranti? E' il buon cuore del facocero a, che stima, gli amici con i quali ama intrattenersi.

Vizi? Strane amicizie "artistiche"?
Ma il facocero a è un religioso ed insieme ai suoi fedelissimi e stretti collaboratori dalla ipersalivazione facile si reca tutte le sante domeniche a Messa.

Ma il gran facocero f, che tutto scruta e tutto controlla e sa (sebbene lontano, dal bosco s), guarda a vista, il facocero a, che a sua volta scatta sull'attenti al solo sentirlo nominare...

Il facocero a è un gran facocero, come vedete, ma è solo un po' sfortunato, in amore... sa però, che all'occorrenza, un pellegrinaggio può sempre aiutarlo, a ritrovare la serenità dello spirito e chissà, a far "superstiziosamente" tornare la sua facocera fuggitiva.

Il facocero a è uomo forte e generoso e non si perde d'animo; siede al pc, cita i grandi personaggi del passato e si fa forza, anche quando la Giustizia ci mette lo zampino, costringendolo ad un esilio forzato, insieme ai suoi compagni di merende.

Spera, il facocero a.
E' sempre tornato, al suo posto.
E' lui il capo indiscusso della sua comunità.

E i suoi sudditi facoceri non sanno cosa farsene della libertà e della democrazia; parole senza senso! Questo, quel che pensa il facocero a, mentre finge una serenità che non ha e si rode nello stomaco, per la paura. Perdere il potere è una cosa per lui intollerabile.

Alle falde di quell'altura quiescente, il facocero a, macellaio di professione, non dorme e medita.

E medito anche io, da tanto tempo.
Tutto cambia. Ed il risveglio dei facoceri, svegliatisi cittadini e non più sudditi, in un sussulto di Dignità, è già realtà.
Per riempire di contenuto una parola dal fresco profumo e dal dolcissimo sapore: Libertà.

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