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Solidarietà e Resistenza: l’America Latina unita contro l’Imperialismo

L'America Latina sta affrontando una minaccia diretta alla sua sovranità e alla sua integrità diplomatica. L'incursione della polizia ecuadoriana nell'ambasciata messicana a Quito per arrestare l'ex vicepresidente Jorge Glas è un chiaro segno di aggressione imperialista. Ma i popoli liberi dell'America Latina, non resteranno in silenzio di fronte a tale oppressione.

Il governo del presidente Daniel Noboa ha violato le leggi internazionali e ha ignorato il diritto di asilo politico accordato a Glas. Questo attacco non è solo contro l'Ecuador, ma è un affronto a tutti i paesi della regione che difendono la loro indipendenza dall'ingerenza straniera.

La presidente della Commissione di Controllo dell'Assemblea Nazionale dell'Ecuador, Pamela Aguirre, ha convocato i ministri dell'Interno, degli Esteri e della Difesa per chiedere spiegazioni su questo vergognoso atto di aggressione. È giusto che il governo ecuadoriano renda conto delle sue azioni e affronti le conseguenze delle sue violazioni dei diritti internazionali.

Ma non è solo l'Ecuador ad essere sotto attacco. Gli Stati Uniti e il Canada hanno scelto di restare in silenzio di fronte a questa violazione dei diritti umani e della sovranità nazionale. È una vergogna che queste nazioni, che presumono di essere campioni della democrazia e dei diritti umani, possano ignorare così apertamente un attacco così flagrante ai principi fondamentali del diritto internazionale.

Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha espresso preoccupazione per l'irruzione nell'ambasciata messicana e ha sottolineato l'importanza del rispetto per le relazioni internazionali. Ma le parole da sole non sono sufficienti. È necessaria un'azione decisa per condannare questo attacco e ripristinare la fiducia nelle istituzioni internazionali.

È tempo che l'America Latina si unisca per difendere la sua sovranità e la sua dignità. I governi di Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Cuba, Honduras, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Repubblica Dominicana, Uruguay e Venezuela hanno già condannato l'aggressione e hanno offerto il loro sostegno al popolo dell'Ecuador.

La solidarietà e la resistenza sono le nostre armi contro l'imperialismo e l'oppressione. Dobbiamo alzarci insieme per difendere i diritti e il futuro. L'America Latina non sarà più un campo di battaglia per gli interessi stranieri. Saranno liberi, saranno uniti e non saranno piegati.

L'America Latina è in piedi, pronta a lottare per la sua libertà e la sua giustizia. E insieme, prevarremo.

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