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Siamo troppo creduloni

Quante volte è capitato di sentire una notizia, un gossip, delle voci insomma, e di averci creduto ciecamente nonostante avessero chiaramente il sapore di una bufala? Beh, una ricerca scientifica oggi ci dice che non è (tutta) colpa nostra: non siamo noi ad essere troppo ingenui o creduloni, ma ci sono serie motivazioni che ci giustificano, più o meno.

La rivista "Psychological Science in the Public Interest" ha da poco pubblicato un articolo scritto da un gruppo di ricercatori guidati da Stephan Lewandowsky, dell'University of West Australia. Nell'articolo sono riportati i risultati del loro studio, che ha indagato perché, quando otteniamo un'informazione, la riteniamo vera anche se sappiamo che il suo contenuto è falso. Strano fenomeno, no? Per farla breve, i ricercatori ci dicono che i dati raccolti dalla nostra mente influenzano non solo le nostre scelte, ma anche i nostri comportamenti, a causa di un insieme di motivi.

Prima di tutto, spiegano, per riuscire a capire una notizia bisogna ritenerla vera: basta che sia coerente e la nostra mente non si "spreca" più di tanto per verificare se sia vera o meno. Fila, quindi è ok. Poi, aggiungono, se la fonte da cui arriva l'informazione è credibile, il gioco è ancora più semplice: "ipse dixit", quindi va benone. In alcuni casi, inoltre, può capitare di ricordare solo il contenuto ma non la fonte: una voce può essere diffusa da chiunque, ma con il passare del tempo il nostro cervello può dimenticare l'autorevolezza della fonte. Ancora più facile. Per non parlare poi della risonanza a livello sociale che si può dare a una notizia: nella stragrande maggioranza dei casi se la massa va in una direzione, quella sarà la nostra direzione.

Le "pecore nere" sono eccezioni, nel bene e nel male! Insomma, senza entrare nello specifico della ricerca, ecco alcune argomentazioni per raccontare che, se sentiamo il profumo di un'ottima bufala, probabilmente cederemo alla tentazione di assaggiarla. Poi, se in bocca ci resterà un brutto sapore, almeno sapremo che è "colpa" degli scherzi che ci fa la nostra mente. Scientificamente provato!

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