• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Siamo certi che la fine del governo Berlusconi sia la soluzione di tutti i (...)

Siamo certi che la fine del governo Berlusconi sia la soluzione di tutti i problemi?

Stavo riflettendo che, dopo aver osservato diciassette anni di vita politica e pubblica di Silvio Berlusconi, ancora mi sorprendo nel ricordare che ci troviamo di fronte a un personaggio che è stato in grado di calamitare, per un lunghissimo periodo, un’incredibile quantità di consensi.

Non credo che l’aver assicurato, aldilà delle dichiarazioni di facciata, l’impunità fiscale alla grande massa di evasori italiani, sia stato un motivo sufficiente per rimanere in sella così a lungo, così come la reiterata promessa di benessere, anche quando era evidente (anche ai più sprovveduti) che di benessere in giro ce n’era ben poco e ben poco ce ne sarebbe stato.

Seppur incredibile, le ripetute gaffe a livello internazionale non hanno generato il benché minimo contraccolpo elettorale e i comportamenti da avanspettacolo non hanno mai inciso sulle convinzioni del popolo di centrodestra in suo favore. Purtroppo così non è stato nei governi e nell’opinione pubblica dei nostri partner europei e internazionali.

E cosa dire della totale assenza di considerazione del genere femminile, camuffata da sgradevole e sguaiata galanteria? A quanto pare anche questo machismo di bassa lega sembra non aver condizionato la considerazione delle seguaci del Cavaliere.

Sono stati anni in cui ci è stato ripetuto ossessivamente che la “democrazia carismatica” impersonata Berlusconi era quanto di meglio potesse capitare agli italiani e che le assurde calunnie che ciclicamente investivano l’uomo di Arcore non erano altro che il solito complotto ordito da un gruppo allargato di comunisti, magistrati, alieni, tifosi dell’Inter, giornalisti e chi più ne ha più ne metta.

Allora il quesito è sempre valido, ma come ha fatto?

Semplice, è bastato dire: "Ci penso io! Voi continuate comodamente a farvi fatti vostri”. Lo so, sembra incredibile, ma una semplice dichiarazione d’intenti gli ha garantito una linea di credito quasi ventennale.

Quindi l’argomento su quale dobbiamo riflettere non è il cosiddetto berlusconismo, bensì la nostra incapacità di misurarci con le necessità una nazione e con la mancanza di senso del bene comune sempre e comunque subordinato all’interesse personale.

La lezione che dobbiamo trarre da questi anni oggettivamente brutti è che la speranza che qualcun altro possa decidere e risolvere per nostro conto è una pia illusione e che l’unica maniera di costruire un paese migliore, una società dove tutti possano competere ad armi pari, dove non ci siano più furbetti e leccapiedi, è quello di prendersi le proprie responsabilità di cittadini e partecipare quanto più possibile alla vita pubblica di questo paese in tutte le sue forme.

La democrazia partecipativa è uno strumento decisamente imperfetto, ma meravigliosamente efficace e tutti quanti abbiamo il preciso dovere di fare la nostra parte anche se piccola, mettendo da parte il maledetto vizio di pensare sempre e solo a quello che succede nel nostro piccolo giardino e fregandosene di quello che accade oltre la staccionata.

Mi auguro col tutto il cuore che al prossimo Signor Ci Penso Io, e attenzione che sono a destra come a sinistra, saremo in grado di rispondere con un sereno ma fermo: ”No grazie, stavolta ci pensiamo noi”.

Hasta pronto!

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.240) 14 novembre 2011 13:29

    Il cavallo di troia di SB

     

    Dimettersi per potere orchestrare dal di fuori il tentativo di riguadagnare consensi

     

    Lasciando la patata bollente in mano ad un Governo di transizione

    Che dovrà ripianare i danni del  suo mal Governo

     

    Cosi facendo  come al solito cerca di prendere due piccioni con una fava

     

    Potrà dire che i sacrifici che il Popolo dovrà subire  non sono imputabili ne a lui e ne al PDL

     

    Saranno come al solito dell’opposizione che appoggiando il Governo di transizione

    si renderà  impopolare ancora una volta  per potere risanare i debiti creati dal Governo uscente

     

    E questo la dice lunga su ciò che spera  dai i suoi sostenitori dalla memoria corta

    E dal cervello atrofizzato 

     

    confidando nel loro risveglio  a che non si debba scrivere

    Una nuova odissea da tramandare hai Posteri del terzo Millennio.

     

    PS come si usa dire  dalla padella alla brace ancora una volta per venirne fuori

    Il governo di transizione è composto  dà consiglieri delle banche

     

    Come il cane che si morde la coda i Governi di transizione del passato sono serviti ha rimediare i danni fatti dalla politica ha favore delle lobby 

     che sono le banche

     

    In quanto tutti  i capitalisti Italiani ( sono soci delle banche chi più chi meno)

     

    Per tanto quando si arriva hai Governi di transizione ci stanno prendendo per i fondelli

    Cosi facendo ripuliscono il mal fatto dei Politici  

    e il gioco continua   che DIO ci aiuti. Vittorio

     

     

     

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares




Ultimi commenti