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Si rialimenta la polemica tra Ventimiglia ed Il Fatto Quotidiano: aringa salata ad Oliviero Beha

L'aringa salata viene ogni anno consegnata durante il Carnevale "d'a Ciassa" a chi si è segnalato negativamente nella vita cittadina. 

Ogni anno, durante il Carnevale, a Ventimiglia vengono assegnate, a cura del Comitato di quartiere del centro medioevale dii Ventimiglia Alta, le aringhe: possono essere dolci o salate a seconda che i destinatari si siano distinti in maniera positiva o negativa nella vita cittadina. Quest'anno la principale aringa salata è stata assegnata al giornalista Oliviero Beha del Fatto Quotidiano, il giornale romano diretto da pochi giorni da Marco Travaglio.

La designazione in negativo è avvenuta durante la prima giornata del Carnevale "d'a Ciassa", l'altro nome con cui è conosciuta l'antica città medioevale intemelia. Le tensioni tra il noto giornalista toscano e la città di confine risalgono ad alcuni mesi fa quando Beha, in un "reportage" dal confine italo- francese pubblicato sul quotidiano, allora diretto da Antonio Padellaro, definì Ventimiglia "una città in cui non sembra di essere in Italia ma all'estero". Secondo Beha a Ventimiglia non tutti gli italiani si sentirebbero a casa propria ma solamente quelli di origine calabrese. Il giornalista, nato a Firenze nel 1949 e noto cronista, prima sportivo per "Tuttosport" e "Paese Sera", e poi notista politico di "Repubblica" e da ultimo del "Fatto Quotidiano", calcò molto la mano sul fatto che ormai a Ventimiglia gran parte della popolazione è di origine calabrese e che in certi quartieri, principalmente per l'appunto nella Città Alta, se non si conosce il dialetto proprio della Calabria è molto difficile farsi capire.

Apriti cielo: minacce di querele da più parti, non solamente da quel centro-destra la cui amministrazione comunale fu sciolta proprio per infiltrazioni mafiose ma anche dal centro-sinistra, da meno di un anno al potere in città, con in testa il neo- Sindaco Enrico Ioculano od il Consigliere regionale Sergio Scibilia, la cui famiglia è proprio originaria della punta dello stivale italico. Il tempo, poi, ha sopito le asprezze tra le parti ma da domenica scorsa di nuovo rinfocola la polemica tra Ventimiglia ed "Il Fatto Quotidiano". La motivazione con la quale si è deciso di assegnare a Beha il riconoscimento negativo, difatti, recita così: "al dott. Oliviero Beha, giornalista di fama nazionale, scrittore, poeta e curatore di blog, poichè ospite della nostra città e in particolare del centro storico, produceva nei confronti dello stesso parole dure, al limite del razzismo. Ventimiglia, e quella alta soprattutto, non sono solo 'ndrangheta. Sono migliaia di persone oneste che lavorano e che vivono nella loro città d'adozione ne più che meno come i liguri che la occupavano prima di loro. Magari con abitudini diverse, ma con la stessa rettitudine morale. Lei, fiorentino di nascita, sarebbe, per le sue pubblicazioni, un degno erede di Francesco Ferruccio... Ma in questa occasione invece, con una città che tenta di uscire dal suo periodo più buio dopo la guerra, siamo noi che le diciamole diciamo: “Vile Maramaldo, tu uccidi un morto!."

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