Santoro, Gabanelli e adesso Fazio. Ma non sarà che…?

Santoro, Gabanelli e adesso Fazio. Ma non sarà che…?
Diavolo di un Masi! Il direttore generale della Rai ha il riflesso condizionato. Puntualmente alla vigilia della messa in onda della trasmissione di Michele Santoro, di Milena Gabanelli e di Fabio Fazio (sabato prossimo), si fa sentire con voce recriminante, per lo più censoria.
Ma quello che succede va oltre le intenzioni. Così Santoro può travestirsi da vittima, una parte che gli riesce benissimo e produce effetti moltiplicatori di pubblico; Gabanelli con l’attacco dell’avvocato del premier Nicolò Ghedini contro la messa in onda della puntata sulla villa di Antigua, raddoppia gli ascolti di Report. Sarà così anche per Fabio Fazio che insieme con Roberto Saviano ha preparato il programma “Vieni via con me” del quale si sono già visti gli spot pubblicitari?
Per ora le avvisaglie di censura ci sono tutte, ma non è una censura vera e propria, è più che altro una specie di mobbing, boicottaggio o qualcosa del genere, mascherati da solerzia di un’azienda risparmiosa che giudica troppo costosi i compensi degli ospiti.
Non volendo contare sullo stuolo dei sostenitori agguerriti del programma di Fabio Fazio che già denunciano la censura, ce la sentiamo di dire quasi certi di non sbagliare, che anche stavolta il programma andrà in onda e potremo godercelo tutto dall’inizio alla fine.
Tanta convinzione viene dall’idea che le proteste del direttore generale Masi siano quasi funzionali all’azienda Rai perché altro non fanno che aumentare la suspense (si farà o non si farà quel programma) e di conseguenza l’audience. Con il risultato che mai strumento così a buon mercato si è rivelato finora tanto proficuo e conveniente.
Commenti all'articolo
Lasciare un commento
Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina
Se non sei registrato puoi farlo qui
Sostieni la Fondazione AgoraVox