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Rockmelt, social browser per nativi digitali

Il titolo completo di questo post voleva essere Rockmelt, social browser per nativi digitali e bimbiminkia ma per una volta ho resistito alla tentazione scandalistica, e inoltre "alcuni dei miei migliori amici sono bimbinkia" (cit.). Dopo la confessione, chiariamo bene i rapporti di parentela: WebKit è un layout engine open source che potenzia molti browser, tra essi i più noti sono Apple Safari e l'open source Chromium da cui deriva Google ChromeRockmelt (disponibile nativamente per Windows e Mac) si basa su Chromium e in questo modo offre un'ottima compatibilità con Chrome, di cui può sfruttare persino il Web Store per aggiungere "estensioni".

Rockmelt si distanzia dal browser Google, necessariamente "generalista", per la sua natura specializzata di "social media web browser", anzi a volerla far (un po' troppo) semplice Rockmelt non è altro che estensioni social e GoogleReader integrate nel browser.

A volerla far un po' troppo semplice, ma se per qualche giustificabilissimo motivo non comprendete la frase precedente o trovate un po' troppo complicata la screenshot, volutamente "pesante", qui sotto, Rockmelt non è probabilmente il vostro browser.

Ai lati ho quelle che Rockmelt chiama edges, più precisamente a destra vi sono gli amici di Facebook, con cui posso aprire una chat o scrivere sul wall ecc. e promuovere tra i "favoriti" (facendoli rimanere in alto nella lista; nel mio caso non necessario, ho pochissimi contati, mantenendo un account "solo formale" su FB). A sinistra trovo estensioni Chrome (qui solo AdBlockPlus), applicazioni, ovvero dei feed rss per Corriere, Repubblica, Pitchfork ecc., e i social network, Twitter, Tumblr, Facebook, tutti naturalmente collegati al mio account e ancora un bottone View Later, la cui finestra ho staccato e riposizionato in basso a destra. Al centro ho il popup che si apre quando clicco in alto su Share, attraverso il quale posso appunto condividere su Twitter e Facebook una pagina. Le altre funzioni sono, prevedibilmente, molto simili a quelle di GoogleChrome, anche se devo ancora segnalare l'area notifiche FB in alto a sinistra.

Chi è rimasto incuriosito da questa affollata descrizione può scaricare dal sito ufficiale il browser e consultando la pagina d'aiuto in qualche minuto familiarizzarsi. Un'ultima funzione, da poco implementata e in un certa misura simile al "frictionless sharing" di Facebook e ancor di più a caratteristiche del vecchio GoogleReader da molti rimpiante, è il Social Reading: con "lettura sociale" si intende il vedere cosa è popolare tra i "Rockmelt readers" e cosa i miei amici FB utenti di Rockmelt stanno leggendo. Ovviamente è possibile disabilitare del tutto questa opzione, così come le edges, rendendo "socialmente muto" Rockmelt, ovvero trasformandolo quasi in un "Chrome puro" (ma non del tutto, il bottone share rimane e i login effettuati sui social e gli rss sono solo messi in pausa). Oltre alla "privacy" e alla concentrazione, un altro buon motivo per ammutolire le edges è costituito dalla risorse e dalla banda che questo browser, con molte applicazioni attive e attività social in corso, inevitabilmente consuma.

Rockmelt - funzioni di social reading

In generale questo browser, che ha dietro nomi importanti (Howes, Vishria, Andreessen), mi pare percorrere in ricognizione un territorio che, piaccia o meno, sarà sempre più battuto. Nel futuro non mancheranno quindi realizzazioni migliori e ancora più "naturalmente socievoli" (prima di tutto penso a Chrome integrato con GooglePlus, come da programma); in ogni caso Rockmelt, nonostante alcune scelte non convincenti (ad es. il social reading per le nuove applicazioni automaticamente attivo), è oggi un browser "all'avanguardia" per la "filosofia" che rappresenta e davvero meritevole di attenzione, almeno da parte dei nativi digitali (e social bimbiminkia).

 

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