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Rinasce la P2. Ma era mai morta?

Rinasce la P2. Ma era mai morta?

Che tutta la fretta per approvare la legge bavaglio nascondesse qualche inghippo, l’avevamo capito tutti. Ma che i gattini ciechi, nati dalla gatta frettolosa del proverbio, si chiamassero Flavio Carboni & C. nessuno lo sospettava. Nessuno, ad eccezione del capo del governo, che con mirabile tempismo riesce tutte le volte a farsi approvare le leggi con cui scagionarsi dai processi che vedono coinvolto lui o i suoi soci in affari o i suoi più stretti collaboratori.

Purtroppo per lui di recente la stampa non imbavagliata è riuscita a smascherare le indecenze, battendolo sul tempo: così è successo per Scajola, così è successo per Brancher, costretti entrambi alle dimissioni a furor di popolo.

Ora spunta questa nuova associazione di tipo massonico, con al centro Carboni, condannato per il fallimento del Banco Ambrosiano, accusato dell’omicidio di Roberto Calvi, ma poi assolto nei successivi gradi di giudizio. Un pedigree di tutto rispetto.

Ora è stato arrestato per l’eolico sardo, e con lui sono indagati altri personaggi imprenditoriali e politici (tra cui il coordinatore del PdL Verdini) per associazione a delinquere e di violazione degli articoli 1 e 2 della legge Anselmi sulle associazioni segrete (legge P2). Tutti insieme, fra l’altro, avrebbero anche tentato di influenzare alcuni giudici della Corte Costituzionale in merito al lodo Alfano.

I reati sono tutti da dimostrare, e saranno i tribunali ad accertare la verità. Però una domanda sorge spontanea: che ci azzecca il lodo Alfano con gli intrallazzi dei faccendieri? Cosa c’entra l’immunità delle alte cariche dello Stato con l’eolico sardo? Evidentemente per i giudici indaganti c’entra, se nel mandato di cattura si fa riferimento anche a questo.

Nell’ordinanza del gip si legge che i tre erano legati in "una associazione per delinquere diretta a realizzare una serie indeterminata di delitti" caratterizzata "dalla segretezza degli scopi" e volta "a condizionare il funzionamento degli organi costituzionali nonché degli apparati della pubblica amministrazione"

Visto che Carboni e soci non rivestono cariche istituzionali, per quale motivo e per conto di chi allora avevano tentato di "condizionare il funzionamento degli organi costituzionali"? Dovevano coprire qualche alta carica dello Stato? Napolitano? Berlusconi? Schifani? Fini? Ed è forse un caso che, fra i quattro, solo il capo del governo si è sempre scagliato contro la corte Suprema, rea di cancellare i decreti ad personam? Ed è forse un caso che Berlusconi facesse parte di quella loggia P2 della quale ora si ipotizza una sorta di resurrezione (ammesso che sia mai morta)?
Altro che legge bavaglio per impedire la fuga di notizie sulle notti brave nelle varie ville con le escort. Se i fatti verranno confermati, qui - ma la faccenda non è finita - si parla di una banda segreta che legava faccendieri senza scrupoli, manovalanza di partito ed un’alta carica dello Stato.

Lo scenario (ripetiamo: se sarà confermato in tribunale) è sconvolgente. Bilanci fasulli, tresche editoriali, giudici corrotti, rapporti con la mafia siciliana sono quisquilie di fronte alle nuove rivelazioni. Per decenni c’è stata un’associazione segreta che ha governato l’Italia, non solo per i loro sporchi interessi, ma per un ordine nuovo che alla base aveva proprio l’annullamento della democrazia. Roba da non credere.

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