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Renzo Riva

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  • Primo articolo mercoledì 12 Dicembre 2009
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Ultimi commenti

  • Di Renzo Riva (---.---.---.223) 16 gennaio 2010 14:13
    Renzo Riva

    In Italia il tasso di tilizzazione della forza lavora è di 9 punti inferiore alla media europea.
    Italia 38%
    Media europea 47%
    Laonde per cui...
    ...le casse integrazioni nascondono i licenziamenti.

    Le riforme resteranno per sempre un miraggio...
    ...chiunque sia al governo.

    La cartina al tornasole per dire che un governo fa le riforme sarà quando procederà al licenziamento di 500.000 dipendenti statali con assegnati solo dei sussidi di sussistenza.

    Mandi,
    Renzo Riva
    [email protected]
    349.3464656

    Ecco quanto scrivevo nell’anno 2004 e qui sotto l’intero testo pubblicato lo 11 novembre 2004 su "Il Gazzettino" fascicolo del "Friuli".

     
    UDINE
    Troppa gente alle dipendenze dello Stato

    Bisogna ridurre il personale in esubero nell’amministrazione pubblica, per liberare le risorse necessarie al finanziamento delle politiche per la riduzione dell’insostenibile pressione fiscale, per la ricerca e lo sviluppo.

    Bloccare il turnover quale toccasana per conseguire i risultati sopraddetti è velleitario e propagandistico. Il fattore "tempo" è sfavorevole, perché la dinamica del turnover è troppo lenta nel produrre i benefici ricercati, poiché i risultati si conseguiranno solo nel lungo termine. Inoltre le necessità di reperire le nuove professionalità sconsiglia quella che potrebbe configurarsi come una nuova rigidità nel mercato del lavoro.

    Ricordo che durante il governo dei sinistri "Prodi-D’Alema-Amato", l’apparato alle dipendenze statali fu sfoltito di 290.000 unità, alla chetichella, senza contrasti sindacali, perché le stesse unità furono poste sul groppone del contribuente, lavoratore o detentore di capitali; nella migliore continuità dell’Iri di Prodiana memoria, con prepensionamenti e incentivi. Si doveva invece licenziare e dare un reddito minimo di sussistenza, come normalmente assicurano molti Stati nostri competitori, europei o extra-europei e taluni anche senza corrispondere alcunché.

    Invece, fino ad oggi, questo governo ha assunto circa 119.000 unità d’impiegati sta-tali (non so se lavoratori). L’industria privata non assistita, che compete nel mercato mondiale, sarebbe fuori mercato qualora applicasse la ricetta statale. Ripeto: chiunque sia al governo dovrà tagliare le spese improduttive per liberare risorse finanziarie, indispensabili per l’innovazione dei nuovi processi produttivi e la ricerca, i soli che possano permettere la competizione nel mercato internazionale e che potranno co-adiuvare politiche di riduzione della pressione fiscale. Invece si continua nel vecchio malvez-zo dell’assistenzialismo ad attività fuori mercato, con costi grandemente maggiori delle politiche di sussistenza per chi sarà interessato dalla chiusura delle stesse.

    E intanto il mercato del vero lavoro langue; quello assistito prospera, compreso l’intra- e l’extra-comunitario. Un appunto alle sofferenze industriali del nostro Friuli. Le odierne vicende delle cartiera Burgo di Tolmezzo ed Ermolli di Moggio Udinese, che operano fuori mercato. In Finlandia sono prodotte bobine di carta con un fronte di 11,60 metri (hanno materia prima, acqua a volontà, centrali nucleari). E giù a far finta di finanziare depuratori che poi non sono realizzati; una maniera surrettizia di finanziare i livelli occupazionali.
    Altro per l’ex-Manifattura di Gemona. Ricordiamo ancora i nomi: Cumini? Comello? Patriarca? Dilapidarono miliardi di Lire d’intervento pubblico, per poi chiudere. E poi ci vengono a dire che serve importare manodopera!
    Facendo mente alla Zona Industriale di Osoppo, dicono niente le esperienze industriali dei gruppi Pittini e Fantoni? Nel "Gruppo Pittini" nell’ anno 1973 si producevano circa 180.000 tonnellate di vergella; nell’anno 1979 circa 360.000 tonnellate, con circa 1500 unità lavorative; nell’anno 1989 circa 700.000 tonnellate con circa 1100 unità lavorative; oggi anno 2004 circa 1.000.000 tonnellate con circa 700 addetti.
    Per non dire di tutte le piccole aziende che operano senza particolari aiuti. Nell’apparato statale invece, nonostante "pensionati baby", scivolamenti, svii e deragliamenti, procedure informatizzate ed altre diavolerie moderne, prosperano i "lavori socialmente in-utili".
    Sempre per la nota teoria: e poi chi vota chi?
    Renzo RIVA
    Buja (UD)
  • Di Renzo Riva (---.---.---.223) 16 gennaio 2010 13:36
    Renzo Riva

     

    Ah Grulli!

    http://www.ilgiornale.it/commenti/perche_e_inutile_risparmiare_energia/15-02-2007/articolo-id=156972-page=0-comments=1


    Pubblicato su "il Giornale" del 15 Febbraio 2007

    http://www.ilgiornale.it/edizione_pdf/39/15-02-2007/12/page=44984-pdf_num=670

     

    Perché è inutile risparmiare energia

    di Franco Battaglia

    Risparmiare energia sembra un ovvio imperativo categorico e secondo Romano Prodi il risparmio sarebbe addirittura la prima fonte d’energia.
    Ma non è sempre vero ciò che sembra ovvio.
    Naturalmente, quando s’invoca il risparmio energetico non ci si riferisce all’assenza di spreco - cosa ovvia, visto che l’energia costa denaro - e neanche al risparmio di denaro, altrimenti ci vorrebbe una giornata del risparmio del pane, delle scarpe e di qualunque altra cosa vi viene in mente e che gratis non è.
    Per risparmio energetico deve intendersi la rinuncia ad usare l’energia quando invece avremmo la necessità di disporne; una rinuncia invocata, senza riflettere, da chi osserva che le risorse energetiche sono finite.
    Peccato che risparmiare energia per ragioni diverse dal risparmiare denaro è inutile, come ci si può facilmente convincere; e anche dannoso.
    Consideriamo, ad esempio, il petrolio, e supponiamo che sia destinato ad esaurirsi fra 50 anni. Supponiamo inoltre che l’Italia decida di risparmiarlo. Quanto? Il 5, il 10, il 50%?
    No, propongo il 100%: da domani tutto il nostro petrolio sarà messo in cassaforte e ci serviremo solo delle elemosine dal resto del mondo. Fra 50 anni, quando il petrolio sarà finito, apriremo le nostre casseforti, condivideremo col resto del mondo, volenti o nolenti, il petrolio che abbiamo così gelosamente custodito, e siccome l’Italia consuma ogni anno il 2% del consumo annuo mondiale di petrolio, questo finirà dopo 1 anno: il nostro draconiano risparmio avrà avuto l’effetto di far esaurire il petrolio fra 51 anziché fra 50 anni. E se fosse il mondo intero a riproporsi di risparmiare petrolio? Supponiamo, come esercizio accademico, che non essendo riuscito ad applicare neanche un protocollo di Kyoto, grazie ad un qualche insperato e non meglio identificato miracolo, il mondo riesca ad applicarne ben quattro e risparmiare così un fantastico 10% di petrolio: in questo caso, finirebbe fra 55 anziché fra 50 anni.
    Lo stesso vale per le altre risorse: il gas si esaurisce fra 100 anni e il carbone fra 300? Un fantastico risparmio del 10% li farebbe esaurire fra 110 e 330 anni, rispettivamente. La lezione di quanto sopra è che risparmiare una risorsa finita è praticamente inutile: ci farebbe guadagnare poco denaro e pochissimo tempo. Naturalmente, non ha parimenti senso risparmiare una risorsa infinita (se non per risparmiare denaro).
    Quand’è, allora, che ha senso risparmiare? Ha senso risparmiare solo quella risorsa che è illimitata ma disponibile in quantità razionata. Risparmiamo il denaro del nostro stipendio per poter arrivare alla fine del mese, certi dell’accredito del mese successivo; in mancanza, un eventuale risparmio ci porterebbe sul lastrico al 5 anziché al 2 del mese successivo.
    E che dire dell’energia? L’unica forma di energia che ha senso risparmiare è quella dal sole, che è illimitata e razionata. Ad esempio, dovremmo bruciare la legna e consumare l’acqua dei bacini idroelettrici con parsimonia per dare il tempo all’energia dal sole di ripristinare le foreste e riempire i bacini.
    Ma affinché sia il sole ad alimentare il mondo è necessario che 5 miliardi dell’umanità sparisca.
    La nostra civiltà è destinata allora a sparire con la scomparsa dei combustibili fossili? Grazie a Dio, no: disponiamo di uranio e torio dai quali produrre, grazie alla tecnologia della fissione nucleare, tutta l’energia che vogliamo per decine di migliaia d’anni. Se nel frattempo anche la fissione diventerà obsoleta perché diventerà realtà qualche altra diavoleria, non saprei dirlo. Per certo posso dire che, grazie alla fissione nucleare, quello energetico - contrariamente a quel che vogliono farci credere i mercanti di quella colossale illusione che è l’energia dal sole - non è un problema dell’umanità per le prossime decine di migliaia d’anni. Sarà invece un problema nelle prossime decine d’anni, quando i combustibili fossili andranno verso l’esaurimento, se l’umanità ascoltasse quei mercanti e si rifiutasse di ricorrere alla fonte nucleare.
    L’umanità, però, è più saggia di quel che si sospetta, molto più saggia dei Verdi, dei burocrati di Bruxelles e dei romanoprodi del mondo; insomma, di tutti quei mercanti che hanno avuto la sfrontatezza di inventare, e farci pure celebrare, la giornata delle nostre privazioni.

    Alla riflessione dei, in friulano, "biats verts" in toscano dei "grulli verdi".
    Mandi,
    Renzo Riva
    [email protected]
    349.3464656

  • Di Renzo Riva (---.---.---.223) 15 gennaio 2010 10:24
    Renzo Riva
    ...e nessuno coglie l’empietà di questa sbandierata riforma fiscale.

    Stato ladro! Ladri di Stato! Stato ladro! Ladri di Stato! Stato ladro! Ladri di Stato! Stato ladro! Ladri di Stato! Stato ladro! Ladri di Stato! Stato ladro! Ladri di Stato! Stato ladro! Ladri di Stato! Stato ladro! Ladri di Stato! Stato ladro! Ladri di Stato! Stato ladro! Ladri di Stato! Stato ladro! Ladri di Stato! Stato ladro! Ladri di Stato! 

    Questo scrivevo il 12 Gennaio 2009.

    Licheri scrive:

    Si chiama progressiva perché l’aliquota aumenta con l’aumentare dell’imponibile. Se l’aliquota è unica non è progressiva.

     

    Con due aliquote si sono parati il culo dall’incostituzionalità.

    La vera fregatura per gli italiani è lo spostamento dal reddito a tassazione progessiva al consumo dove i percettori di minore reddito pagano la stessa IVA dei redditi dei MANDARINI CASTAIOLI; e nessuno coglie l’empietà di questa sbandierata riforma fiscale.

    Ad un popolo di coglioni si può propinare di tutto! Popolo di lemming.

    Mandi,

    Renzo Riva

    [email protected]

    349.3464656


    Aggiungo al commento di Paolo e di pv21 che a fine febbraio andranno in scadenza titoli di Stato di cui si dovranno pagare 38 miliardi di Euri d’interessi.

    Venerdì scorso telefonai a RPL e dissi che Berlusconi doveva finirla d’annunciare il calo della pressione fiscale che ormai ne avevo le pal(l)le eoliche gonfie e che erta ora di fare e non solo dire e far scrivere ca(ss)ate sui giornali.

    Oggi l’indietro tutta che ha confermato quando andava dicendo da tempo: sono quindici anni che sia Berlusconi che Prodi ci prendono per4 il culo con il calo delle tasse e invece anche il scemo del villaggio ha capito da tempo che le tasse sono e sempre solo aumentate.

    Oggi sono andato a fare da solo un passaggio di proprietà di una fiat uno del 1990 (-€ 14,62 per la vendita sul certificato di proprietà e € 254,38 al PRA); se mi fossi rivolto ad una agenzia il costo lievitava di altri € 80,00.

    Stato ladro! Ladri di Stato!

    In qualsiasi parte d’Europa si sarebbero spesi al massimo € 35,00.

    Stato ladro! Ladri di Stato! Stato ladro! Ladri di Stato! Stato ladro! Ladri di Stato! Stato ladro! Ladri di Stato! Stato ladro! Ladri di Stato! Stato ladro! Ladri di Stato! Stato ladro! Ladri di Stato! Stato ladro! Ladri di Stato! Stato ladro! Ladri di Stato! Stato ladro! Ladri di Stato! Stato ladro! Ladri di Stato! Stato ladro! Ladri di Stato! 

    ...e nessuno coglie l’empietà di questa sbandierata riforma fiscale.
  • Di Renzo Riva (---.---.---.223) 15 gennaio 2010 10:23
    Renzo Riva
    ...e nessuno coglie l’empietà di questa sbandierata riforma fiscale.

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    Questo scrivevo il 12 Gennaio 2009.

    Licheri scrive:

    Si chiama progressiva perché l’aliquota aumenta con l’aumentare dell’imponibile. Se l’aliquota è unica non è progressiva.

     

    Con due aliquote si sono parati il culo dall’incostituzionalità.

    La vera fregatura per gli italiani è lo spostamento dal reddito a tassazione progessiva al consumo dove i percettori di minore reddito pagano la stessa IVA dei redditi dei MANDARINI CASTAIOLI; e nessuno coglie l’empietà di questa sbandierata riforma fiscale.

    Ad un popolo di coglioni si può propinare di tutto! Popolo di lemming.

    Mandi,

    Renzo Riva

    [email protected]

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    Aggiungo al commento di Paolo e di pv21 che a fine febbraio andranno in scadenza titoli di Stato di cui si dovranno pagare 38 miliardi di Euri d’interessi.

    Venerdì scorso telefonai a RPL e dissi che Berlusconi doveva finirla d’annunciare il calo della pressione fiscale che ormai ne avevo le pal(l)le eoliche gonfie e che erta ora di fare e non solo dire e far scrivere ca(ss)ate sui giornali.

    Oggi l’indietro tutta che ha confermato quando andava dicendo da tempo: sono quindici anni che sia Berlusconi che Prodi ci prendono per4 il culo con il calo delle tasse e invece anche il scemo del villaggio ha capito da tempo che le tasse sono e sempre solo aumentate.

    Oggi sono andato a fare da solo un passaggio di proprietà di una fiat uno del 1990 (-€ 14,62 per la vendita sul certificato di proprietà e € 254,38 al PRA); se mi fossi rivolto ad una agenzia il costo lievitava di altri € 80,00.

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    ...e nessuno coglie l’empietà di questa sbandierata riforma fiscale.
  • Di Renzo Riva (---.---.---.58) 14 gennaio 2010 22:55
    Renzo Riva
    ...e nessuno coglie l’empietà di questa sbandierata riforma fiscale.

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    Questo scrivevo il 12 Gennaio 2009.

    Licheri scrive:

    Si chiama progressiva perché l’aliquota aumenta con l’aumentare dell’imponibile. Se l’aliquota è unica non è progressiva.

     

    Con due aliquote si sono parati il culo dall’incostituzionalità.

    La vera fregatura per gli italiani è lo spostamento dal reddito a tassazione progessiva al consumo dove i percettori di minore reddito pagano la stessa IVA dei redditi dei MANDARINI CASTAIOLI; e nessuno coglie l’empietà di questa sbandierata riforma fiscale.

    Ad un popolo di coglioni si può propinare di tutto! Popolo di lemming.

    Mandi,

    Renzo Riva

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    Aggiungo al commento di Paolo e di pv21 che a fine febbraio andranno in scadenza titoli di Stato di cui si dovranno pagare 38 miliardi di Euri d’interessi.

    Venerdì scorso telefonai a RPL e dissi che Berlusconi doveva finirla d’annunciare il calo della pressione fiscale che ormai ne avevo le pal(l)le eoliche gonfie e che erta ora di fare e non solo dire e far scrivere ca(ss)ate sui giornali.

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    Oggi sono andato a fare da solo un passaggio di proprietà di una fiat uno del 1990 (-€ 14,62 per la vendita sul certificato di proprietà e € 254,38 al PRA); se mi fossi rivolto ad una agenzia il costo lievitava di altri € 80,00.

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