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Renzi incontra Berlusconi. Facebook si scatena tra puzza di bicamerale e attestati di stima

C’è chi ci ha visto puzza di bicamerale, e chi il giusto dovere del sindaco di una grossa città come Firenze di fare gli interessi della città che amministra, chi chiedeva se fosse presente anche Ruby e chi paragona questa sua trasparenza a quella di Wikileaks. Di certo l’incontro svoltosi ad Arcore (e non in sede istituzionale: “Qualcuno mi ha detto che non dovevo andare ad Arcore. Io gli incontri istituzionali del Comune li faccio in Palazzo Vecchio. Se il premier invece riceve nella sua abitazione, io vado nella sua abitazione e alla fine ringrazio dell'ospitalità”) tra il Premier Silvio Berlusconi e il sindaco di Firenze, nonché tra i prossimi candidati a guidare il PD, Matteo Renzi, non è passato inosservato. Anche perché è il secondo contatto tra i due in pochissimo tempo. Qualche settimana fa, in piena emergenza rifiuti in Campania, infatti, il Premier aveva chiamato proprio il sindaco di Firenze per chiedergli una mano. Mano che ha trovato tesa, a differenza di quelle dei colleghi di partito leghisti. Già in quel frangente qualche critica si era levata.

Ma l’incontro ad Arcore ha incendiato ancora di più gli animi. Renzi, infatti, è uno dei cosiddetti “rottamatori”, assieme a Giuseppe Civati, consigliere regionale lombardo (che ad Arcore non ci sarebbe andato, ma difende l'amico Renzi), ovvero quella serie di dirigenti del partito giovani, internettiani e con una voglia matta di darci un taglio col passato; l’idea di incontrare “il nemico”, quindi, in barba all’atteggiamento sempre più critico assunto dai dirigenti attuali che sono a capo del PD ha spiazzato, e a poco sono valse le spiegazioni date.
 
Mezzo principale di comunicazione con i propri cittadini è senz’altro facebook, su cui Renzi è molto attivo e sul quale spiega progetti, segnala inaugurazioni, inizi e fine lavori e parla anche di politica (ma risponde poco o niente ai commenti). Proprio stamattina ha postato la nota sulla cena di ieri ad Arcore in cui ha “chiesto al Presidente del Consiglio di mantenere gli impegni per Firenze che il PDL si era preso in campagna elettorale, a partire dalla legge speciale” che Renzi vorrebbe vedere inserita nel Decreto Milleproroghe. Al bando le ideologie, dice nella nota e sottolinea in un’intervista rilasciata a Repubblica, e nonostante le ovvie rivendicazioni di appartenenza dice: "Non sarò mai tra quelli che vivono di nemici e che gridano ai complotti. Finché il Governo è guidato da Berlusconi, io parlo con lui e con i suoi ministri. Anche quelli con cui faccio una fatica terribile...”. Il centinaio di commenti potete leggerli qui.
 
A quei commenti e alle discussioni che si sono susseguite anche sul suo wall il sindaco di Firenze ha risposto qualche ora dopo con un altro post che diceva: “divertito dalle reazioni. Chi dice: con Berlusconi non si parla, come se lui non fosse Premier. Chi dice: ad Arcore no, a Palazzo Chigi sì. Chi ignora che se non abbiamo entrate speciali (che Venezia e Roma hanno e noi no), che LORO hanno promesso, dobbiamo tagliare sul sociale e sulle scuole. Sono il Sindaco e lavoro concretamente per la mia gente: spero di non cedere mai all'ideologia. A viso aperto, come sempre!”
 
Sembrerebbe che Renzi ci abbia preso gusto. A interfacciarsi direttamente col capo del Governo (non importa, crediamo, che sia Berlusconi), a rendersi indispensabile, a sparigliare le carte nel partito e sulla rete, a radicalizzare le critiche ma soprattutto... a studiare da nuovo segretario del partito.
 
Foto tratta dalla pagina facebook di Matteo Renzi

Commenti all'articolo

  • Di Luciano B. L. (---.---.---.109) 7 dicembre 2010 18:11
    Luciano B. L.

    Poteva aspettare di andare a trovarlo alla casa circondariale per conversare delle riuscite o tentate speculazioni edilizie di entrambi. Oppure, laddove stava anche il Militina per vedere chi è, od è stato, più in-su-pe-ra-bi-le.

  • Di pv21 (---.---.---.221) 7 dicembre 2010 19:11

    Il futuro della sinistra: i nuovi rottamatori.
    Ovvero la ricerca di protagonisti della fascinazione mediatica. I fuoriclasse della comunicazione affabulante.
    Forse è Tutta colpa di Carosello se anche in politica il successo si gioca sui gossip …

  • Di paolo (---.---.---.126) 7 dicembre 2010 19:29

    Istintivamente Matteo Renzi non mi piace . Lo trovo logorroico ,un pò spavaldino , furbetto e sempre pronto alla battuta ad effetto . Essendo toscano , ma non fiorentino non sono però in grado di giudicare il suo operato da sindaco di Firenze . In linea di massima quello che dice potrebbe anche essere condivisibile ,ossia meglio il dialogo aperto con Berlusconi , piuttosto che la guerra di facciata ed il sottobanco dei compromessi.

    Meno,anzi per nulla , mi convince invece la scelta di andare ad Arcore . Mi sembra inopportuna sia per il momento politicamente particolare che sta vivendo il paese , sia per il significato "rappresentativo" che riveste un incontro nella casa privata di Arcore, dove , tradizionalmente , si riuniscono gli "amici "ed i sodali di Silvio.
    Ho come l’impressione che la rapidissima carriera e l’attenzione dei media su di lui lo stia esaltando un pò troppo e , secondo me , deve fare attenzione che da " rottamatore " non diventi il primo rottamato .
    A meno che non stia meditando qualche cosa che somigli ad un cambio di casacca , ma questo mi sembra ,al momento , piuttosto improbabile. Non scordiamoci però che è pur sempre un democristiano.

    paolo
  • Di Federico Pignalberi (---.---.---.192) 7 dicembre 2010 22:07

    Premesso che Renzi dovrebbe rottamare innanzitutto se stesso, penso che in questa storia non abbia fatto niente di male. È vero che per discutere dei finanziamenti al comune di Firenze con il presidente del Consiglio esiste palazzo Chigi, ma Renzi è dovuto andare dove gli è stato concesso di essere ricevuto. La colpa piuttosto è di Berlusconi, che dovrebbe imparare la differenza tra casa sua e le istituzioni.

  • Di Renzo Riva (---.---.---.217) 7 dicembre 2010 23:32
    Renzo Riva

    Quando una Bad Godesberg del PCI, DS, PD ecc.?
    Sono in ritardo sulla storia di 51 anni quando nel 1959 i Socialdemocratici tedeschi misero in soffitta Marx.
    Loro pretendono che la Chiesa chieda scusa per quanto commisero i prelati nei tempi passati.
    Loro, i comunisti, i mai stati comunisti alla Uolter ed i DEMOCRATICI del PD, invece non devono alcuna scusa a nessuno.
    Prima di tutto lo dovrebbero all’Italia che li ha visti avvinghiati a qualsiasi scampolo di potere come le sanguisughe profittando e contemporaneamente esacerbando lo scontro politico e sociale in nome di fattori ideologici che invece ideologici non erano ma solo di salvaguardia di interessi economici dei vari comparti nella quale si dispiegava la loro organizzazione.
    Renzi?
    Non so se ha la stoffa di un Brandt e chi vivrà vedrà.

  • Di Toscana (---.---.---.3) 8 dicembre 2010 00:02

    Secondo me questo incontro nasconde molto. In primis non credo che Renzi voglia passare con il nemico (come lo chiamerebbe bersani) ma sapeva bene di cosa avrebbe generato questa sua visita a casa di Berlusconi, quindi lo può aver fatto principalmente per due ragioni: far parlare di se e rendere ancora più popolare il suo volto ed il suo nome con l’intento che un volto conosciuto raccoglie sempre più voti oppure lo può aver fatto per dimostrare ancora una volta di esssere contro la sinistra attuale del paese (o per entrambi i motivi).
    Ciao dalla Toscana .

  • Di sandrokhan80 (---.---.---.62) 8 dicembre 2010 04:22

    Renzi ha sbagliato... un errore gravissimo! Non si rende conto neppure lui di quanto ha sbagliato! Se è tanto "affabulatore mediatico" come si diceva sopra perché fare errori del genere? Un vero affabulatatore mediatico avrebbe sfruttato la situazione in ben altro miglior modo. Che ci ha guadagnato? Solo sospetti e antipatie.

    Renzi doveva parlare con Berlusconi perché, come esso stesso ricorda, il presidente del consiglio è ancora lui! Quello che ha sbagliato è andare nella residenza privata del premier e non in una sede istituzionale consona. Doveva accettare l’incontro a Roma, Berlusconi fin dal 1994 ha sempre stupito tutti ricevendo i diplomatici e leader stranieri in sedi private e non istituzionali. Leggendo molti giornali esteri mi è capitato di notare come questa cosa sconvolgeva addirittura i giornalisti stranieri! Prima dava fastidio anche a noi.... ora ci siamo assuefatti alla cosa come a tante altre. Su un giornale inglese lessi il giornalista definire questa cosa come "emblema della visione personalistica della gestione dello stato". Renzi doveva andare a Roma!
  • Di paolo (---.---.---.126) 8 dicembre 2010 17:27

    Hai perfettamente ragione Federico , ma Silvio ha voluto dare una prova di forza . Come dire , sono in grado di convocare nella mia dimora il figliol prodigo del PD per cui posso smanettare anche all’interno della coalizione avversaria . Una dimostrazione di onnipotenza e , purtroppo , il sigaro toscano Matteo Renzi ha abboccato come un tordo .


    paolo
    • Di sandrokhan80 (---.---.---.62) 8 dicembre 2010 23:12

      Appunto! Se lo definiamo "affabulatore mediatico" Renzi fa veramente piangere al confronto di maestri del genere. Spero per lui e per noi che non sia questa la via che vuol seguire ne suo futuro politico ma che si dedichi alla politica concreta che c’è ne tanto bisogno per non affondare del tutto!

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