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 Home page > Tribuna Libera > Referendum | Non sottovalutate Matteo Renzi!

Referendum | Non sottovalutate Matteo Renzi!

Siete davvero sicuri che abbia davvero perso?

In molti hanno brindato, lo sappiamo, più per le dimissioni del premier che per la vittoria del "no" al referendum.

 

Renzi di fatto ha confermato, per la seconda volta, di poter calamitare il 40% dell'elettorato, e l'averlo fatto attraverso un improbabile, quanto audace, tentativo di revisione della Costituzione ne rafforza e personalizza il risultato a suo favore. 

Il 40% lo ottenne anche alle Europee di due anni fa raccogliendo insieme al Ncd poco più di 12 milioni di voti, più o meno gli stessi (12.709.515) ricevuti in occasione del referendum di domenica scorsa, a testimonianza di un rapporto con gli elettori tutt'altro che logoro.

L'analisi dei flussi elettorali dice che a suo favore si sono schierati l'80% del Partito Democratico, il 48% di Ncd, il 24% di Forza Italia, il 16% dalla sinistra, il 10% dalla lega e un altro 10 % dal'FdI.

Questi dati testimoniano una certa verticalità tra i vari schieramenti che risponde alla capacità dell'ormai ex premier di calamitare su di sé consensi sparsi, e se qualcuno dovesse obiettare che non tutti i Sì sarebbero da considerare a suo personale appannaggio, allora, per lo stesso motivo anche tutti i No non dovrebbero essere conteggiati contro.

Capisco che a molti possa stare antipatico e che dopo l'uscita di scena più o meno consolidata di Berlusconi sia divenuto il nuovo bersaglio preferito, tuttavia non si può dissentire da chi sostiene che se decidesse di candidarsi all'imminente tornata elettorale, con il PD o con una propria lista, otterrebbe con ogni probabilità la maggioranza relativa.

Dunque, non fate l'errore di considerarlo fuori dai giochi che contano, non brindate troppo per la sua sconfitta, potreste rimanere fortemente delusi. 

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