Qualche nota sull’affluenza (in calo)

A livello nazionale rispetto al 2004 l’affluenza è calata dal 20,49% al 17,81 alle ore 22 di sabato (-2,68). Crollo in Sardegna, crescono Barletta-Andria-Trani, Benevento, Latina e Fermo. Anche a L’Aquila affluenza in netta discesa.

Qui il riepilogo regione per regione (via Andrea Mollica)

Nonostante il calo dei votanti sia concentrato soprattutto al Sud, per ora si mostra una debole correlazione favorevole al centrodestra. Ovvero la distribuzione dell’affluenza al momento sembra premiare il blocco di governo a scapito dell’opposizione, in particolar modo di quella ancora parlamentare.

Pur non avendo margini per analisi fondate, possiamo ugualmente annotare qualche dato interessante.

Innanzitutto non in ogni provincia si assiste ad un calo dell’affluenza. Resistono infatti posti come Barletta-Andria-Trani (+3%), Benevento (+1,37%, con un probabile effetto Mastella confermato dal +2,3% di Ceppaloni), Latina (+1,66%) e Fermo (+1,45%). Da notare come in tre di queste quattro province il centrodestra fosse sopra la media nazionale nel 2008 e pure nel 2006 se ora considerassimo l’Udeur con Berlusconi.

La maglia nera dell’affluenza invece va alla circoscrizione Isole (- 13,56% in Sardegna e -4,18% in Sicilia). Salgono infatti sul podio delle province con meno votanti posti di sinistra (o quasi) come Nuoro (8,28% e -15% rispetto al 2004); Siracusa (10,25% e -16,34% rispetto al 2004, non di sinistra in assoluto ma solitamente considerata una delle zone meno blu della Sicilia); Carbonia (8,84% e -14,4%).

La maglia nera però va ad Ogliastra (6,46% e -11,56%), altra provincia che aveva visto maggioritario il centro-sinistra alle scorse politiche.

Chiudiamo con una curiosità: a L’Aquila e dintorni si sono recati a votare meno di un abitante su 10 (8,95%). Fa un po’ effetto pensare che abtitanti posti come Olbia-Tempi o Vibo Valentia che non hanno subito la stessa tragedia della popolazione aquilana stiano mostrando maggiori problemi nel recarsi alle urne.

Commenti all'articolo

• Di barbara (---.---.---.163) 7 giugno 2009 14:44

   L’Italiano aspira ad essere come Berlusconi, e’ una triste verita’!! Purtroppo chi si astiene dal voto fa il gioco di Berlusconi, quindi dopo l’ennesima vittoria del centro dx, abbia almeno il buongusto di non aprire bocca per lamentarsi, grazie.

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• Di exè (---.---.---.40) 7 giugno 2009 15:13

  concordo.
  Mi facevano ridere quei sardi che solo dopo 15 giorni dal voto per le regionali piangevano ad Anno zero, perchè si sentivano traditi da Berlusconi e Capellacci, vedremo se col voto per le europee vorranno riscattarsi.

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• Di morias (---.---.---.217) 7 giugno 2009 15:57

  I dati sull’affluenza alle urne sembrano, per il momento, dare ragione a coloro il quali si sentono traditi dal vecchio "Ulivo" e che non vedono nel Pd una seria alternativa alla compagine dei partiti di governo.
  
  ll dato più preoccupante di questo crollo, se confermato, riguarda però le amministrative, dove il Pdl pensa di fare "tabula rasa" ed avere il pieno controllo dei comuni e delle province al voto.
  
  Alla fine gli italiani hanno sempre dimostrato una scarsa attenzione all’Europa, e i dati sull’affluenza al sud vanno proprio in questa direzione. L’Europa è lontana.
  
  Se il Pdl avrà, in questa tornata elettorale, più voti delle politiche allora da domani dovremmo aspettarci una recrudescenza degli attacchi alla Costituzione, al Capo dello Stato ed alla stessa Repubblica, per non dire del piano, gia in atto, di porre un definitivo bavaglio all’informazione e alle inchieste della Magistrature sui "colletti bianchi sporchi".

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• Di pv21 (---.---.---.148) 8 giugno 2009 12:22

  L’astensionismo si cura con rigore, coerenza, dirittura morale, impegno e responsabilità. Qualità che fanno credibilità ed autorevolezza. Ogni spettacolo, anche il più mirabolante, prima o poi finisce. Nella vita valgono i valori civili e sociali (continua .. http://forum.wineuropa.it )

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