Pier Luigi Impedovo

C’è scritto da qualche parte che un programma politico debba essere incomprensibile, prolisso e contorto affinchè possa esser preso in considerazione in modo serio? Inoltre, per obiettività, Grillo non si limita alla denuncia ma ha sempre presentato concrete proposte. In ogni caso non sono il suo avvocato difensore, mi limito all’osservazione.
Finora, è stato anche coerente avendo rinunciato al rimborso milionario post elettorale e avendo preteso la rinuncia allo stipendio esagerato (limitandolo ad uno congruo) da parte degli eletti del movimento ai consigli regionali. Le chiacchiere non contano, sono i fatti che vanno misurati.
Resto ancora in attesa del chiarimento riferito a cosa avrebbe avuto da perdere Grillo dalla candidatura del Dott. Montanari. Se non capisco questo non riesco a farmi un’idea dell’utilità o della finalità di questo lungo articolo.

Dopo questa lunghissima disquisizione mi resta ancora oscuro il motivo per cui Grillo avrebbe dovuto sottrarre il microscopio all’Università di Modena ed essere così infastidito alla discesa in campo del dott. Montanari. Cosa avrebbe effettivamente avuto da perdere dalla candidatura dello scrivente in una lista civica, soprattutto quando Grillo non aveva presentato le sue liste alle ultime politiche? Non è una domanda retorica, richiede un’effettiva risposta, non essendo io il difensore di Grillo.

In quanto alla setta: qualcosa di fazioso esiste nelle liste, così come esistono manie di protagonismo da parte dei membri che vi appartengono. Ma finchè esisterà coerenza in termini di applicazione del programma politico del movimento (a mio avviso assolutamente condivisibile), oggetto di vessazione sia da parte della destra che della sinistra essenzialmente perchè tocca dei nervi scoperti di entrambe le parti, nessuno potrà dare del "losco" a l’unico che denuncia in modo esplicito il decadimento morale (che definirei intollerabile) della politica italiana.

Lusingato La ringrazio cordialmente.

Grazie mille!