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Approvata risoluzione vincolante del Consiglio Regionale del Lazio sui Pronto Soccorso

Impegno di 30 punti per la Giunta di Zingaretti 

Il 20 Febbraio 2015, al termine del lungo dibattito, con 18 interventi, seguito alle comunicazioni del presidente della Regione Nicola Zingaretti, sulla situazione dei Pronto Soccorso nel Lazio, il Consiglio regionale, presieduto da Daniele Leodori, ha iniziato la discussione sulle diverse risoluzione presentate.

E' stato infine approvato un documento unitario, firmato da capigruppo di maggioranza e opposizione, con il quale si impegna la Giunta su 30 punti.

Nel documento sono state recepite alcune importantissime ipotesi di soluzione scaturite dall’incontro del tavolo tecnico regionale del 09/02/2015 organizzato dal MoVimento 5 Stelle, e dedicato appunto all’emergenza pronto soccorso, a cui hanno partecipato le associazioni di categoria direttamente coinvolte nell’operatività funzionale del servizio.

I punti salienti della risoluzione che impegna la Giunta sono:

1)La definizione di un percorso assistenziale per il cronico affidato al Medico di Base che si avvierebbe obbligatoriamente a seguito di presentazione impropria dell’assistito al pronto soccorso. In pratica il pronto soccorso, mediante comunicazione diretta al medico di base, avvierebbe il processo di presa in cura del paziente cronico, processo di cui il medico di base diventerebbe responsabile. 

2)La rilevazione del percorso assistenziale da parte del distretto e l’incentivazione economica al medico di base, che gestirebbe la presa in cura del paziente e il suo percorso terapeutico, subordinata alla mancata ripresentazione del paziente al pronto soccorso per motivi legati alla cronicità.

3)La definizione di un nuovo percorso formativo per i medici di base, correlato appunto alla nuova responsabilità di gestione del percorso terapeutico del cronico e quindi alla necessità di una maggiore qualificazione professionale, che prevederebbe l’affinamento delle capacità clinica direttamente presso le strutture ospedaliere.

4)Lo sviluppo di un sistema di organizzazione aziendale detto “a matrice” in cui si darebbe al direttore del distretto territoriale la responsabilità nella gestione e nell’integrazione delle funzioni distrettuali (poliambulatori specialistici, assistenza domiciliare, liste di attesa, centrali di ascolto, ecc.) con le attività inerenti al processo di presa in cura, quindi con le attività necessarie al piano terapeutico del paziente cronico, di cui sarebbe responsabile il medico di base nel ruolo di “project manager”.

5)Riprogrammazione delle liste di attesa mediante la pianificazione delle agende del servizio di prenotazione Recup basate sul potenziale produttivo dei medici specialistici e mediante controllo informatizzato del numero delle prestazioni erogate dai medici specialistici in regime libero professionale e in regime istituzionale.

6)Seguono altri punti importanti quali

a.la riprogrammazione dell’assistenza domiciliare attuata anche mediante l’informatizzazione del fascicolo sanitario elettronico,

b.l’istituzione di una centrale di ascolto in urgenza per supporto al paziente e per un corretto indirizzamento presso la struttura più idonea,

c.l’informatizzazione presso centrale unica che renda visibile la disponibilità complessiva dei posti letto presso i reparti, inclusi quelli degli accreditati,

d.azioni e valutazioni in merito al blocco del turn over ed eventuali deroghe

e.la definizione procedure standardizzate per l’identificazione e definizione del fabbisogno per l’acquisto di servizi e bene sanitari e non sanitari

f.la certificazione dei processi e procedure di gestione del servizio ospedaliero e territoriale secondo gli standard internazionali e mediante interfaccia di Internal Auditor

g.moduli di comunicazione appropriati per singolo utente riferiti al corretto utilizzo delle strutture sanitarie.

Non ci resta che attendere pazientemente che la Giunta dia avvio a tutte le procedure necessarie atte all’applicazione delle risoluzione. Vi terremo aggiornati

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