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Parigi, Hollande vuole cambiare la Costituzione (E togliere la nazionalità a chi minaccia il Paese)

Lunedì 16 novembre il Presidente della Repubblica francese ha annunciato al Parlamento riunito in Congresso a Versailles la sua volontà di cambiare la Costituzione. Tra le misure proposte, inscrivere l'état d'urgence (stato di emergenza) nella Costituzione, e sopratutto poter ritirare la nazionalità a chi rappresenta un pericolo per la nazione (ma solo se ce l'ha doppia, eh). 

 
«Far evolvere la Costituzione per permettere ai poteri pubblici di agire, in conformità con lo Stato di Diritto», ha detto Hollande a Versailles per spiegare il suo progetto Il Presidente della Repubblica francese si riferisce alla modifica (che naturalmente va votata) di due articoli: il 16, che regola l'attribuzione di poteri eccezionali al Presidente, e il 36, che si occupa dello Stato di assedio. 
 
«Siamo in guerra», ha detto il Presidente, non in una guerra di civilizzazione («perché questi individui non ne rappresentano nessuna», ha specificato), ma siamo in guerra contro il terrorismo. 
 
Secondo Hollande questi articoli non «sono più adatti alla situazione nella quale si trova il Paese»: la Costituzione deve, secondo lui, essere in grado di «offrire gli strumenti adeguati per poter mettere in campo misure eccezionali, per un periodo stabilito, senza dover per forza ricorrere all'état d'urgence e senza compromettere l'esercizio delle libertà pubbliche»
 
L'articolo 16, infatti, «implica che il funzionamento dei poteri pubblici venga interrotto per passare nelle mani del Capo dello Stato, mente il secondo (il 36, ndr), viene decretato in caso di un pericolo risultante da una guerra e permette di trasferire alcuni poteri all'esercito». Nessuno di questi due articoli, secondo Hollande, risponde alle esigenze attuali del Paese che, stando alle sue parole, non deve sospendere le libertà, ma deve, allo stesso tempo, poter agire. 
 
L'idea del Presidente, che si richiama alla commissione Balladur del 2007 è che l'état d'urgence, (il dispositivo attualmente in vigore), la legge promulgata negli anni Cinquanta per la Guerra di Algeria, entri a far parte della Costituzione, insieme allo stato di assedio. L'état d'urgence attualmente non può superare i 12 giorni, se non tramite una modifica leggislativa. Hollande vuole che arrivi a durare fino a 3 mesi. 
 
Un'altra proposta fatta dal socialista Hollande, meno commentata per il momento, che merita di essere segnalata è la possibilità di far decadere la nazionalità francese a chi ha commesso atti di terrorismo. In questo caso Hollande si riferisce però (almeno stando al discorso) solo ai francesi che hanno doppia nazionalità. 
Inoltre, ha aggiunto «dobbiamo poter espellere più facilmente gli stranieri che rappresentano una minaccia grave per la sicurezza della nazione». 
 
(Teniamo a mente questo particolare: ricordiamoci degli ideali repubblicani e della Francia dove fare statistiche etniche e/o religiose è vietato, perché tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge.)

Hollande a Versailles ha inoltre annunciato la creazione di 5mila nuovi posti nella polizia e nella gendarmeria e di altri 1000 per le dogane, 10mila nuovi sui prossimi 5 anni. Inoltre la "legittima difesa" dei poliziotti va rivista nel quadro dell'antiterorismo. 

I servizi e i magistrati antiterrorismo devono poter ricorrere a tutte le possibilità date dall'intelligence, compresi quelli offerti dalle nuove tecnologie e i sistemi di inchiesta più sofisticati per lottare contro il traffico d'armi. Quando il presidente parla di "nuove tecnologie" fa, forse, allusione alla nuova legge sull'intelligence - criticatissima in Francia - che è stata votata lo scorso luglio sull'impeto della strage a Charlie Hebdo e che prevede misure molto intrusive per quanto riguarda le intercettazioni e i poteri dei magistrati. 

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La France en guerre -
© Chappatte dans Le Temps, Suisse

Inoltre, come già detto e fatto, il Presidente ha ribadito l'intensificarsi dell'intervento in Siria in una guerra contro Daesh che dovrebbe vedere l'Europa unita. 
 
Tutte queste misure peseranno sul budget, ha detto Hollande, «ma in queste circostanze penso che il Patto di Sicurezza è più importante del Patto di Stabilità»
 
Per la modifica della Costituzione il testo deve essere votato all'Assemblea Nazionale e al Senato; successivamente il voto va confermato o da un referendum, o da un ulteriore voto di maggioranza parlamentare di 3/5. La destra ha già detto di no. Il quotidiano Le Monde dice che le misure di Hollande attingono alla destra, se non al'estema destra. 
 
 
Foto: f_barca/instagram; la vignetta è di Chapatte (e mi sono presa i permesso di metterla). Viene da Le Temps ed è stata pubblicata sulla sua pagina Facebook (che vi consiglio di seguire). 
 
 
Leggi anche: CHARLIE HEBDO ERA RAZZIZTA? A PROPOSITO DEL LIBRO POSTUMO DI CHARB

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