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 Home page > Attualità > Religione > Papa Francesco sulle tracce di Roncalli e Wojtyla

Papa Francesco sulle tracce di Roncalli e Wojtyla

Che rivoluzione è? Ce ne siamo accorti subito quando Papa Bergoglio, si è presentato al mondo per la prima volta con quel saluto caldo e spontaneo.

Un gesto, forse perduto, che ci ha fatto venire alla mente altri Papi: Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II.

Il suo modo di ridare alla Chiesa e alla cristianità speranza, luce e coraggio, in tempi non prorio fiorenti e pieni d’interessi; quel punto d’indicare la strada al mondo perduto nel consumismo e nel materialismo, e la volontà nel voler imporre un percorso che riporti le persone e la stessa Chiesa, all’inizio, a riconsiderare canoni, principi e valori.

Accostandosi al ricordo degli altri due Papi "ben voluti", due pastori di anime e due testimoni di Cristo, come Roncalli e Wojtyla, Papa Francesco continua la sua testimonianza, tesa a facilitare l’avvicinamento al cristianesimo, piuttosto che a "regolarizzare" la fede.

La ricerca della strada comune, il ritorno della Chiesa verso la speranza, il suo sorriso, i suoi continui bagni di folla, tra la gente e con la gente. O ancora, la scelta di restare, non nella residenza pontificia, ma nella Chiesa di S. Marta, vicino alle sue amate suore, il suo continuo rifiuto per il lusso e il superfluo.

E anche le continue indicazioni date alla Chiesa per andare verso le soluzioni politiche ed economiche, che tendano a chi ha bisogno, continua a testimoniare il suo immenso amore e la sua forza, che spingono Papa Francesco, verso una cristianità che grazie al suo modo operandi, sta ritrovando la Chiesa carisma e attenzione mondiale. 

 

Foto logo: Qelly2/Flickr

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