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Movimento 5 Espelle

Verso la fine del 1700 si diffuse, a cavallo della rivoluzione francese, il Regime del Terrore. Caratterizzato da crudeltà ed eccessi, introdusse una serie di misure repressive contro gli avversari politici della sinistra, della destra repubblicana, dei monarchici e, soprattutto, di coloro ritenuti colpevoli di tradimento.

Ieri sera l'assemblea congiunta dei gruppi parlamentari M5s ha votato "si" alla cacciata di Bocchino, Campanella, Battista e Orellana, colpevoli d'aver criticato le modalità con cui Grillo si è confrontato con Matteo Renzi durante le consultazioni. Anche la rete si è espressa: 29.883 hanno votato per espellerli, 13.485 per salvarli. "Grazie a tutti coloro che hanno partecipato" scrive bonario Grillo in un tweet. 



Eh si, elementi per ragionare ce ne sono. Il primo è che l'effetto Renzi mi pare evidente, la musica è cambiata e la gabbia ideologica di Grillo-Casaleggio comincia a scricchiolare. L'ho riscontrato nel mio piccolo quando ne scrissi giorni fa, rivolgendomi direttamente ai sostenitori del M5S, e lo si capisce ancora meglio ascoltando le parole di alcuni senatori del Movimento. 

E poi c'è l'effetto valanga. Una decina di senatori (Bencini, Romani, Pepe, Fedeli, Vacciano, Bignami, Campanella, Bocchino, Orellana, Battista, Iannuzzi) hanno abbandonato la riunione tra grida ed insulti, accusando i colleghi di essere "peggio dei fascisti" e annunciando le dimissioni. Anche Casaletto, Mussini e De Pietro hanno annunciato l'intenzione di dimettersi e, forse, formare un nuovo gruppo (in cui verrebbero accolti gli altri tre senatori M5S già fuori: Mastrangelo, De Pin e Gambaro).

Nessuno poi si chiede perchè queste votazioni abbiano oscillazioni così marcate, più votanti per le espulsioni che per le "quirinarie"? Sembra strano solo a me? Ora che si fa, si vota l'espulsione dei 13.485 iscritti che hanno votato contro l'espulsione o Grillo, per il momento, è sazio? L'obiettivo era mandare tutti a casa, ma mi pare che si stiano mandando a casa l'un con l'altro.

Foto: Flickr/Vetralla5Stelle

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.15) 27 febbraio 2014 14:30

    "Verso la fine del 1700 si diffuse, a cavallo della rivoluzione francese, il Regime del Terrore. Caratterizzato da crudeltà ed eccessi, introdusse una serie di misure repressive contro gli avversari politici della sinistra, della destra repubblicana, dei monarchici e, soprattutto, di coloro ritenuti colpevoli di tradimento." Un paragone un tantino azzardato. 

  • Di (---.---.---.17) 27 febbraio 2014 15:32

    Francamente non vedo cosa c’entra la rivoluzione francese con la miserabile storia di alcune formazioni politiche contemporanee italiane. Rivoluzione che - visto il modo a dir poco approssimativo con il quale la citi - faresti bene a studiare un po’ meglio, ti accorgeresti di quanto ha influito sulla nostra vita contemporanea anche a partire da cose banali come la definizione di destra e sinistra dei diversi orientamenti politici.

  • Di (---.---.---.215) 27 febbraio 2014 17:47

    Caro Paolo da sostenitore del movimento vedo che ti nascondi come un topo. Vorrei sapere chi voti e se chi voti ha delle caratteristiche democratiche di partecipazione migliori!
    Mi fai qualche esempio?

    • Di (---.---.---.231) 28 febbraio 2014 12:36

      Il buon Paolo non guarda a chi è migliore o peggiore. Lui critica e basta, specialmente il M5S, colpevole di non aver "portato il PD sulla retta via".

    • Di (---.---.---.165) 28 febbraio 2014 15:14

      E puoi aggiungere che ce l’ha a morte con Renzi a suo dire colpevole di aver portato il PD sulla via della perdizione eterna

      In ogni caso M5s è un partito politico con una struttura autoritaria degna del PCUS anni trenta. Non è consentita alcuna autonomia di pensiero ne tanto meno il dissenso. Tanto per fare un esempio concreto, applicando la stessa logica di Grillo al PD, un Civati sarebbe scomparso dal PD sin dai tempi antecedenti alle primarie Renzi - Bersani.

  • Di Guelfo Magrini (---.---.---.185) 28 febbraio 2014 09:50
    Guelfo Magrini

    Lo ripeto, bisogna uscire dalla trappola del giornalismo ipotetico, dalle proprie personali opinioni tradotte in tesi che mancano degli elementi sostanziali della vicenda narrata. ESPULSIONI M5S

    Nella comunicazione mainstream sulle espulsioni nel M5S vige il fatto di semplificare in modo tale le cose da servire la schiuma invece del brodo. Il brodo è qualcosa che si può mangiare, formato da parecchi elementi che ne determinano il sapore e la sostanza. La schiuma è lo strato immangiabile che si crea in superficie durante la cottura.
    Una metafora per dire che il problema espulsioni-megafoni-grilli ecc, è più articolato e complesso di quel che ne fa il mainstream, compresi i blogger trendy o presunti tali. 
    Legittimità del parere personale è sostanziale se...l’analisi prescinda da posizioni precostituite o antipatie personali; è quel che credo dicasi deontologia.
    La complessità deriva dall’interpretazione del mandato, una sorta di linea politica che ricalca la fedeltà al partito dovuta (vedi Civati e co). Interpretazione. Interprete, credo spesso suo malgrado (parlo di Grillo). Il rispetto della linea politica, e parlo in generale, è requisito di appartenenza. Se fosse vero, come nessuno nel movimento nega, che esiste una deriva reale, capace di inficiare il raggiungimento degli obiettivi fissati, si tratterebbe di dissidenza rispetto agli scopi dichiarati e dunque sfilarsi dall’impegno preso con gli elettori.
    Semmai la colpa sta nell’angosciosa risposta assembleare dei senatori, scioccati dalla giornata renziana; ma giustificherei la loro ansia poiché reputo l’attuale fase veramente difficile per chiunque sia impegnato in politica.
  • Di (---.---.---.231) 28 febbraio 2014 12:44

    Il problema è che gli eletti dei 5 stelle sono persone molto normali, non hanno intrapreso la carriera politica come gli altri. Per entrare nel listino elettorale degli altri partiti occorre dimostrare lealtà al partito più che agli ideali. Invece nel Movimento sono entrati cittadini scelti da altri cittadini, in modo forse criticabile ma trasparente e non imposto dall’alto: è più che normale che si sviluppino posizioni recalcitranti, anche perché la vita di un grillino è più difficile di quella dentro ai partiti classici.

    In ogni caso si sta dando troppa importanza alla questione. Passerà presto: per la memoria corta degli italiani, per le difficoltà economiche che peggioreranno inesorabilmente, per l’incapacità che l’attuale parlamento dimostrerà.

    Saluti,

    Gottardo

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