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Minisemantica del razzismo (da) quotidiano

L'intenzione pura e immacolata dell'autore, il ricorso automatico alla trita espressione giornalistica, l'alzata d'ingegno del titolista, la fretta nel coprire i fatti sono tutte componenti da tenere in conto per una valutazione "morale e psicologica" dei materiali qui mostrati. Ma non cambiano di una virgola, anzi confermano pienamente, il giudizio linguistico-ideologico (per i più fini, sono un fedele lettore di Sanguineti e del suo magistrale Ideologia e Linguaggio). E il problema (non dovrebbe essere necessario spiegarlo ma appunto...) è questo: se i nostri più "autorevoli e imparziali" mezzi d'informazione propalano, "senza accorgersene" (come direbbero nella redazione de La Stampa), ai loro lettori idiozie razziste, come possiamo combattere culturalmente, nel senso comune, i "pazzi" (fa piacere appunto chiamarli così, a molti; io preferisco, e non solo solito abusare del termine, nominarli col meritato titolo di fascisti) che su questo razzismo a pelle e sottopelle prosperano?

[E a me comunque fanno ancora più paura, per la mole delle conseguenze e nonostante le occasionali 357 Magnum, i materiali qui presentati che le merdate su stormfront. Voi scandalizzatevi per quelle, che così questi altri qua sotto scivolano via, come al solito. Scivolano via, e si accumulano, ovviamente, alzando sempre più alto un muro di colpevole ignoranza collettiva.]

fatti (così come li ho compresi): Gianluca Casseri, estremista di destra, scrittore di fantasy, vicino (o più che vicino) a Casa Pound e al Centro Studi La Runa (sui cui siti erano comparsi suoi numerosi scritti, tutti ora diligentemente cancellati, e già questo la dice lunga sopra quella "cultura di destra", per inciso), ha ucciso due persone e ne ha ferite altre tre, tutte di nazionalità senegalese ed esercitanti il mestiere di venditore ambulante. I morti sono Samb Modou, 40 anni, e Diop Mor, 54 anni, fratelli, mentre Moustapha Dieng, Sougou Mor e Mbenghe Cheike lottano ancora per la vita. Casseri ha sparato a queste persone e non ad altre, per odio razziale.

Ora un minimo florilegio, ringraziando @uomoinpolvere e @liaceli per le segnalazioni su Twitter e Tumblr. Inizio, ovviamente, con La Stampa di Torino, che ha continuato con mirabile costanza a dare il meglio di sé...

Immaginate se un estremista islamico si fosse appostato in piazza antistante sinagoga a Firenze, avesse atteso l'uscita dei fedeli e avesse fatto fuoco solo su di essi, inseguendo poi i fuggitivi per le vie della città. In un tale caso quante probabilità vi sarebbero state che, per riassumere l'orrenda sequenza di morti e feriti, venisse usata l'espressione "Far West a Firenze"?

Enrico Mentana a La7 ha parlato di caccia all'uomo per poi subito degenerare in safari. Ora safari significa "partita di caccia grossa nei territori dell'Africa ricchi di animali", e in tali partite (come sa chiunque abbia visto qualche filmone hollywoodiano anni 50) c'è sempre il "povero negro" che aiuta il "grande cacciatore bianco". Dove stia Casseri si vede subito, in questo contesto, dove le vittime pure, purtroppo, con la catena razzista neri - inferiori - bestie (che sposta i poverini giusto un gradino sotto nella gerarchia del safari).

Immaginate se Casseri, per ragioni che non interessano, avesse sparato contro dei Boeri (sudafricani bianchi). In un tale caso quante probabilità vi sarebbero state che, per riassumere l'orrenda sequenza di morti e feriti, Mentana usasse il termine "safari"?

L'Ansa ha così titolato un suo pezzo sulla vicenda.


Giustiziere oggi non è usato nel vecchio significato tecnico e professionale di carnefice, ma per indicare chi fa da sé giustizia sommaria. Giustiziere è sì inteso quasi sempre in senso denigratorio, ma il suo uso presuppone sempre che vi sia un torto subito, con colpevoli non (sufficientemente) puniti dalla "giustizia ufficiale".

Immaginate se un estremista islamico si fosse appostato in piazza antistante sinagoga a Firenze, avesse atteso l'uscita di a lui sconosciuti fedeli e avesse quindi fatto fuoco su di essi solo perché di religione ebraica. In un tale caso quante probabilità vi sarebbero state che, per descrivere l'orrendo colpevole di tali morti, venisse usato il termine "giustiziere"?

Per gli ultimi due esempi mi permetto di riprendere un post di uomoinpolvere su Tumblr, che usa anche materiale segnalato da nipresa (buoni presagi).

“Così la gente di piazza Dalmazia racconta il tentativo del giornalaio di fermare l’uomo che ha ucciso due vù cumprà e ferito un terzo gravemente.” Fa strage di senegalesi e si spara. Terrore nei mercati di Firenze - Corriere Fiorentino
Vù cumprà.
Su un giornale. Nel 2011.
Ora la frase è stata modificata in “Così la gente di piazza Dalmazia racconta il tentativo del giornalaio di fermare l’uomo.” (cioè è stata tagliata: al Corriere EVIDENTEMENTE NON CONOSCONO LE PAROLE “ESSERI UMANI” e non sapevano come esprimere diversamente il concetto).
Invece su Libero è in home.

Ovviamente su Libero il "vu cumprà" è stato per molto tempo in home, certo per un maschio e arguto rifiuto dei vergognosi eccessi del "politicamente corretto". Vi metto la foto ma non commento, come non commento stormfront. No, non sono la stessa cosa, ma il linguaggio ha stretti legami di parentela.
E quindi l'ideologia? Fermatevi qui, insomma. E non fatemi i goffi nipotini di Sanguineti, che io basto e avanzo:)


AGGIORNAMENTI 
Pian pianino, riflettendoci su un poco bene, meglio considerando la vicenda, che invero era subito chiarissima per chi avesse voluto vedere..., i nostri quotidiani hanno corretto il tiro e il titolo (Mentana lo aspetto stasera).

Partiamo con La Stampa. Il Far West è scomparso, addio selvaggio mito della frontiera!
Nel titolo non riescono però a scrivere "Lutto dopo la strage razzista" (anche se pure Libero ricorreva al termine strage, sebbene di "vu cumprà") e si fermano a furia razzista, espressione che potrebbe essere usata anche per descrivere qualsiasi vecchietto fisicamente non violento che sulla metro insulta con impegno gli stranieri. In "furia razzista" sento sempre il pregiudizio, l'intolleranza, anche la devastazione di cose e i danni a persone ("spedizione punitiva"), ma per descrivere in sintesi un eccidio compiuto per odio razziale l'espressione pare troppo generica.
Vedendo il decimo di bicchiere quasi pieno invece che quasi vuoto, riconosciamo comunque che il passo avanti (ovvero passo indietro) nel titolo c'è stato...
 


Inoltre è davvero rilevante che l'articolo linkato su Firenze, lutto dopo la furia razzista inizi con: "Dopo la strage, il lutto. Firenze s'interroga sulla furia razzista di un militante di estrema destra che ha ucciso due senegalesi e ne ha feriti altri tre". Il titolista ha quindi ritenuto opportuno lanciare un articolo, che parla di strage per furia razzista di estrema destra, omettendo la strage.

ANSA. "Strage", "killer", "xenofobia". Via da titolo e testo qualsiasi giustiziere. Leggi l'articolo.
 


Libero. Non fate caso ai consueti orrori di tipografia e grammatica (in quelle lande desolate il correttore ortografico non è ancora arrivato, vedi sotto nota [1]), e apprezzate come i "vu cumprà" siano stati promossi a "senegalesi". Notate anche come non sia ricordato né nel titolo né nell'articolo che Casseri avesse "simpatie per l'estrema destra", per usare il lieve eufemismo dell'ANSA...


Ah dimenticavo, nel testo i "vu cumprà" ritornano alla grande, in gustosa contrapposizione: i solidali ambulanti italiani sono appunto venditori "ambulanti della piazza" mentre i senegalesi vengono identificati come "vù cumprà", indegni pure delle virgolette. Ma con un accento in più, altro testimone dell'ortografia ballerina di Libero, bello saldo però per ideologia e linguaggio, sfrondati i solecismi.

Mazzi di fiori anche stamani in piazza Dalmazia sul luogo in cui sono stati uccisi i due senegalesi e tra i cartelli uno che esprime solidarietà ai vù cumprà firmato dagli «ambulanti della piazza».

Riguardo al Corriere, già ieri su Twitter veniva segnalato il passaggio nel lancio di un articolo da "uccisi due senegalesi" a "strage" (e insomma da "vu cumprà" di strada ne hanno fatta). Nel lancio di oggi, ma non nell'articolo, il titolista l'imbrocca bene con un appropriato "neofascista", di cui si sentiva tanto la mancanza (non di quelle persone, ma di chiamarle con il loro nome, constatatane la non provvidenziale esistenza).


[1] "lutto cittadinoa" e "avvirerà" sono degna introduzione alle delizie dell'articolo. Ne copio e incollo l'inizio, mantenendo pure la formattazione ed evidenziando in giallo errori di vario tipo:

Lutto cittadino a Firenze e molta incredulità per ll'uccisione di due senegalesi e al ferimenti di tre loro connazionali nel raid di sangueconcluso con il suicidio del killer, Gianluca Casseri. en in «la città di Firenze è solidale con la comunità senegalese» tradotta anche in francese ed iglese"

 

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