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Meglio votare Grillo che astenersi

Il disgusto è tanto, votare per una politica che non è riuscita a riformare la legge elettorale che al momento priva gli elettori della possibilità di scegliere i propri rappresentanti è difficile. La rabbia e la frustrazione per una classe dirigente che ha badato piu’ ai propri interessi che a quelli della comunità sono grandi, la tentazione di rimanere a casa e di punire con il proprio non voto il sistema è altrettanto forte.

Ma qualcosa si deve pur fare, se ha ancora senso la democrazia, ha ancora più senso esprimere la propria preferenza non tanto per il meglio ma almeno per il meno peggio, il meno corrotto, il meno colluso ed in definitiva il più presentabile.

L’astensione non paga, non ha mai salvato nessuno paese ed ha sempre condotto verso una democrazia più debole, meno rappresentativa e più in mano alle lobby e ai potentati economici. Per questo bisogna vincere la ripugnanza che provocano i palazzi del potere ed andare a votare, non importa per chi, ma votare, esprimersi, lanciare un segnale più o meno forte di cambiamento e (ri)partenza.

Tra l’astensione ed il voto al Movimento 5 stelle è meglio scegliere la seconda opzione. Meglio dare ancora più vigore alla rivoluzione della gente comune che sarà anche un’incognita ma rimane pur sempre l’unica cosa nuova che il sistema politico italiano ha prodotto negli ultimi anni. La componente distruttiva di Grillo e Casaleggio che vuole radere al suolo i vizi della classe politica che ci ha governato fino ad adesso convince, non può non appassionare e essere condivisa dalla maggior parte degli italiani. Se un giorno anche la componente costruttiva e propositiva del pensiero di Grillo verrà ampliata e rafforzata allora un vero salto di qualità sarà avvenuto.

Se Berlusconi ha fallito ed esce di scena con la promessa assurda di ripagare le tasse con i propri capitali, mentre Bersani e Monti rappresentano l’unica prospettiva seria per un governo solido che non si metta fuori dall’Europa e dal Mondo, Il M5S sarà l’unica opposizione credibile alle storture che hanno dilagato nel corso degli ultimi sessanta anni di partitocrazia.

Votare il Pdl e la Lega, metastasi nocive del cancro italiano, è impossibile, scegliere Pd o lista Monti è possibile anche se significa fare i conti con noi stessi e con il rigore. Se non si vuole rimanere a casa e contemplare il disastro in atto, meglio prendere coraggio e votare Grillo. Sarà poco, ma è gia’ qualcosa che in futuro potrà fare la differenza.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.32) 23 febbraio 2013 12:21

    SALVE,SONO UN ATTIVISTA TI DO RAGIONE IL MOVIMENTO PUO NON CONVINCERE TUTTI,MA IL PIU NUOVO DOPO DI NOI E IL BUROCRATE MONTI,BISOGNA MANDARLI A CASA TUTTI.PREMETTENDO CHE NOI NON POSSIAMO FARE TUTTO E SUBITO *CI SARANNO ANCHE ALTRE FORZE*

  • Di (---.---.---.46) 23 febbraio 2013 19:28

    Antiscivolo >

    Il paese è stretto nella morsa di una prolungata fase recessiva di cui non è data ancora la fine.
    Non voler andare a votare è scelta di libertà più che mai insostenibile.
    Così come non serve “emarginare” il proprio voto dietro sedicenti interpreti e paladini della sfiducia generata da comportamenti “disgustosi” di una certa classe dirigente.

    Non c’è
    la garanzia di “consegna” (attuazione) della promessa “rivincita” civile quando appare indefinito (o lacunoso) il progetto, organico e strutturato, della "nuova" società.
    Se protestare nelle vie e nelle piazze è diritto democratico, nell’urna non vale la clausola “soddisfatti o rimborsati”.

    In pratica.
    Non è il momento di “scardinare” l’attuale sistema bipolare.
    Ora è necessaria, se non vitale, l’individuazione di una maggioranza solida e coesa che, con il consenso (mandato) di larga parte dei cittadini, tracci e governi una via d’uscita dalla crisi. Percorso impervio, tortuoso e niente affatto scontato.

    Che fare?
    Scelta “consapevole” è non mettere a rischio il primario e comune interesse alla “governabilità”.
    Come?
    Evitando di “scivolare” su Riflessi e Riflessioni dettate da soggetti maestri di fascinazione …

  • Di (---.---.---.159) 23 febbraio 2013 21:55

    alle volte l’ astensione e’ meglio che mandare in parlamento dei violenti demagoghi come i Grillini , che rappresentano nei toni,nei temi l’ ALBA DORATA italiana.

    VOTATE PD

    e non metteteci nelle mani di avventurieri incapaci e demagoghi...dopo 20 anni di Berlusconi ...perche’ suicidarsi cosi??

    VOTATE PD.

  • Di (---.---.---.198) 24 febbraio 2013 10:05

    Anche la lega voleva prendere a calci in culo Roma ladrona , e abbiamo visto come è andata a finire ...

    Nel programma del M5S oltre ai calci in culo vedo ben poco , e quel poco mi fa più paura dei calci in culo.
    Se si controllano le liste dei candidati M5S si trova un elenco di disoccupati , improbabilmente occupati , dipendenti statali e portaborse nonché amici degli amici di altri grillini già eletti nei parlamenti regionali.
    D’altra parte , quale persona con un minimo di professionalità e uno straccio di carriera mollerebbe tutto per trasferirsi a Roma a guadagnare 2500 € al mese (e oltretutto per un massimo di 2 legislature ) ?
    Grillo parte dal presupposto che i cittadini - a prescindere - siano meglio dei politici , ma questo pur troppo non è vero, anzi , credo che i cittadini più incazzati siano proprio i più invidiosi dei privilegi della casta .
    Sono proprio curioso di vedere quanti grillini rimarranno in parlamento a 2500 € al mese anziché vendersi più o meno sottobanco a qualche altro partito bisognoso di voti in parlamento.
    Stendiamo un velo pietoso sul programma economico/industriale di Grillo , che è un insieme di contraddizioni. L’ultima è sulla Cina dalla quale Grillo vorrebbe fermare le importazioni : nessuno gli ha detto che è da lì che vengono tutti i pannelli fotovoltaici con cui vorrebbe riempire l’Italia ? Nessuno gli ha detto che i pannelli fotovoltaici sono (in fase di costruzione) uno dei prodotti più inquinanti ? Nessuno gli ha detto che dopo vent’anni vanno smaltiti come rifiuto altamente tossico e l’Italia non ha né un piano né un deposito per farlo ?
    Come ultima cosa , Grillo ha talmente tanto rispetto per tutti i cittadini che se non hai un computer o non lo puoi/sai usare ,come tanti anziani, allora non vieni neanche considerato.
    Cosa prevede il programma di Grillo e Casaleggio per chi non è "in rete" ? Corsi di correzione in un gulag ? Eliminazione fisica ?
    Mi sono sempre chiesto come fosse potuto nascere il fascismo in Italia , Grillo ha il grande pregio di avermi aiutato a capirlo ...

    • Di (---.---.---.115) 22 marzo 2013 17:02

      purtroppo mi dispiace constatare la superficialità del commento riguardo ai pannelli fotovoltaici.
      non credo che silicio, vetro ed alluminio siano prodotti altemente tossici (esistono già dei centri di smaltimento tipo COBAT a cui bisogna, anche in Italia, essere iscritti per accederer agli incentivi: il costo dello smaltimento è 1,5 Euro /modulo. Vorrei sapere anche quali sono le componenti inquinanti durante la costruzione dei moduli tradizionali al silicio perchè non le conosco (al di là che ovviamente serva dell’energia elettrica per costruirli.
      Forse sbaglio io, ma è un peccato generalizzare su tutto.
      Grazie

  • Di (---.---.---.116) 24 febbraio 2013 20:05

    Autogol >

    Da troppi mesi la morsa della recessione sta strozzando il paese e non se ne vede ancora la fine. Scelta “consapevole” è non mettere a rischio il primario interesse alla “governabilità”. Un dato. Ogni 50 punti in più di spread salgono di altri 9 miliardi gli interessi da pagare sul Debito.

    Non è il momento di “scardinare” l’attuale sistema bipolare.
    Se dalle urne uscirà una maggioranza solida e coesa dovremo solo fare il tifo per la riuscita dell’azione di governo.
    Altrimenti.
    Scenario, più probabile, è quello di un Centrosinistra appoggiato dai riformisti di Monti. Sempre che Monti non punti i piedi e passi da “salvatore” al ruolo di “affossatore” della neonata legislatura.
    Ancora.
    Se anche questa alleanza non avrà numeri sufficienti per superare gli ostacoli e i paletti di chi cercherà di “paralizzare” l’azione di governo, allora sarà inevitabile il ritorno al voto.

    Ragione di compiacimento solo per quei movimenti portavoce di delusione, rabbia e voglia di rivalsa contro una classe dirigente segnata da egoistici interessi.
    In realtà sarebbe la classica “vittoria di Pirro” che porterebbe il paese verso il baratro.

    Per risalire occorre almeno una base di appoggio “tangibile”.
    Per uscire dalla recessione non serve un “autogol elettorale” che collassi il sistema politico e istituzionale.
    Il tempo non cancella mai le Voci dentro l’Eclissi esempio di responsabilità, impegno …

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