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Martino Ferrari

Martino Ferrari

Classe 1990, sono laureato in Giurisprudenza, vivo e lavoro a Trento. La mia passione per la lettura ha fatto nascere, durante gli ultim anni del liceo, quellla per la scrittura. Negli anni mi sono occupato di attualità, cinema e musica - altro mio grande interesse - ed ho scritto alcuni racconti. 

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  • Primo articolo sabato 09 Settembre 2010
  • Moderatore da lunedì 09 Settembre 2010
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Ultimi commenti

  • Di Martino Ferrari (---.---.---.156) 22 novembre 2010 18:22
    Martino Ferrari

    Concordo pienamente. Inoltre la mafia in giacca e cravatta è molto più pericolosa di quella con la lupara. Si mimetizza, cresce senza che ce ne accorgiamo.

  • Di Martino Ferrari (---.---.---.156) 22 novembre 2010 18:20
    Martino Ferrari

    Ciao Paolo. 

    Come dice giustamente dice Luigidiluca, la Cassazione non entra nel merito. Quindi quei fatti sono ormai provati e definitivi. Se poi il terzo grado di giudizio dovesse annullare il processo o cambiare comunque in qualche modo le carte in tavola, quelle pagine sarebbero ancora valide. Il fatto è scolpito nella pietra, le questioni di diritto sono altra cosa. 
    In ogni caso, come ancora giustamente ricorda Luigidiluca, Borsellino diceva che il cittadino non deve aspettare una sentenza definitiva. Può anche farlo sulla base dei suoi comportamente (e quelli di Dell’Utri sono fissati nella sentenza). Un esempio chiaro è il caso Calciopoli: se anche il processo penale di Napoli dovesse concludersi con un nulla di fatto, le intercettazioni rimarrebbero a testimoniare qual era il sistema Moggi.
    Detto tutto questo, attendiamo fiduciosi il giudizio della Cassazione!

  • Di Martino Ferrari (---.---.---.133) 7 settembre 2010 10:37
    Martino Ferrari

    Non sono di estrema sinistra, nè di sinistra. Credono in quello che fanno e, una volta esaurita la spinta della pubblicità che fa loro Grillo, si muovono sulle loro gambe. La rete è il mezzo con cui discutono e ricevono i consigli e le critiche di chi li elegge e non.

    Detto questo, non bisogna accettare ciò che dicono e fanno acriticamente, così come non è necessario, ed è anzi sbagliato, prendere tutto ciò che dice e fa Grillo come oro colato. Personalmente, non sono d’accorso su alcune sue posizioni. 
    (Voglio scusarmi con Polastri per il tono forse un po’ eccessivamente duro di alcuni passaggi del mio primo commento; ero infervorato per la storia dei fischi)
  • Di Martino Ferrari (---.---.---.133) 7 settembre 2010 10:24
    Martino Ferrari

    Il rischio che sia effettivamente così, ovvero che Fini voglia ritagliarsi un posto per il futuro, c’è ed è concreto. Però penso che in questo momento si meriti un po’ di fiducia. Banalmente, "meglio tardi che mai". Se alle parole poi non dovessero seguire i fatti, avremo l’ennesimo politico che parla ma non agisce. Speriamo non sia così.

  • Di Martino Ferrari (---.---.---.84) 6 settembre 2010 17:51
    Martino Ferrari

    Gentile Ludovico Polastri,

    vorrei replicare al suo articolo colmo di inesattezze. Innanzitutto tra i ragazzi che hanno fischiato Schifani a Torino erano presenti alcuni componenti del movimento delle Agende Rosse, simbolo della lotta alla mafia. Questi ragazzi sono i più pacifici e tranquilli che esistano, non hanno mai insultato nè provocato nessuno. E non l’hanno fatto nemmeno in questo caso. Infatti, le Agende Rosse e i grillini desideravano parlare con Schifani, per chiedergli conto delle notizie che solo "il Fatto Quotidiano" e "l’Espresso" hanno riportato (e che nessun altro giornale nè TG ha ripreso, come pure il PD), riguardanti alcune sue frequentazioni e clientele, al tempo in cui era un avvocato, in odore di mafia. 
    I ragazzi volevano solo entrare e fare delle domande, ma, non si sa bene in base a quale legge, la polizia ed il servizio di sicurezza non li hanno fatti entrare. In quel momento è arrivato Schifani, che ovviamente non si è fermato ed è andato sul palco. La contestazione ed i fischi non erano quindi finalizzati a non farlo parlare (tra l’altro lui tutti i giorni parla come e quanto vuole in tv e sui giornali). Fischi ed urla erano dovuti al fatto che la seconda carica dello Stato non chiarisce ai suoi cittadini il suo passato. Il momento in cui il potente arriva in piazza è l’unico in cui il cittadino può farsi sentire, esprimere il dissenso e chiedere conto.
    Tutto qui. Questa enorme bufala di Schifani aggredito da urla e fischi, barbaramente zittito da degli incivili montata dai telegiornali e dai giornali è, appunto, una bufala. Ricordate cosa diceva Pertini, quando veniva fischiato? "Libero fischio in libero Stato". Prendersi fischi fa parte del gioco, tutto qui. Dopotutto Schifani stesso giustificava chi fischiava Prodi al Motorshow di Bologna, dicendo: "E’ troppo semplicistico affermare che chi ha contestato Prodi a Bologna è solo un gruppo di propagandisti. Il professore chiude gli occhi di fronte ad una realtà che non gli piace e che ha colpevolmente determinato, i fischi sono l’ennesimo segnale della protesta diffusa in tutto il Paese".
    Per quanto riguarda i "ragazzi sprovveduti" del Movimento 5 stelle, sappia che nelle regioni in cui hanno vinto, i grillini sono portatori di idee innovative, per esempio riguardo all’energia e all’ecologia. Inoltre, chi è stato eletto si è abbassato lo stipendio a 2500 euro circa, rifiutando un compenso più che doppio. Inoltre, il Movimento ha rifiutato i contributi pubblici. Quando si dice "prestarsi alla politica", si intende questo, Questi ragazzi stanno facendo riscoprire il vero senso della politica.
    Per chiudere, un’ultima cosa. Questi ragazzi, questi giovani del Movimento e delle Agende Rosse non erano sobillati da nessuno, mandati da nessuno. Erano giovani che, invece di andare in discoteca ad ubriacarsi, sono andati (organizzandosi autonomamente) dal Presidente del Senato per chiedergli conto dei suoi comportamenti. E sono gli stessi ragazzi che, il 25 e 26 settembre a Cesena, insieme a migliaia di altri coetanei e a famiglie, si ritroveranno al "Woodstock 5 Stelle - Musica e futuro" per ascoltare della musica e degli esperti italiani ed internazionali che parleranno di acqua, energia ed altro. Di vera politica.
    Grillo, che ha mantenuto la sua promessa non candidandosi ma sponsorizzando solamente le liste di questi ragazzi utilizzando il suo nome e che mai andrebbe nel PD (si è candidato solo per provocazione, come lei ha giustamente scritto), è ricco, guadagna bene e vende i suoi DVD e libri sul blog. E allora? C’è forse qualcosa di male? Chi li vuole comprare lo fa, gli altri no. Non sono soldi pubblici.
    Spero che la prossima volta controlli meglio le sue notizie, non scrivendo inesattezze plateali e faziose.

    Martino Ferrari

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