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 Home page > Tempo Libero > Musica e Spettacoli > Marco Travaglio ieri a Servizio Pubblico (06/11/2014)

Marco Travaglio ieri a Servizio Pubblico (06/11/2014)

Marco Travaglio ieri sera nel corso della puntata di Servizio Pubblico ha interamente dedicato il suo intervento al caso dei bambini congolesi adottivi e della ministra Boschi che si era recata nel paese africano per sbloccare la situazione:

"Poi si scopre che il Congo ha prorogato il blocco dei visti sine die. E a maggio ci sono le elezioni presidenziali. In Italia almeno altre 150 coppie hanno adottato dei bambini congolesi: hanno i nomi e i volti, ma li han visti solo in foto o su skype. Ma delle loro adozioni non si sa nulla. In più, se l'unica che può mettersi in mostra è la Boschi, le famiglie sono tenute alla massima discrezione. Qualche genitore parla con nomi falsi su facebook e twitter, e lamenta totale assenza di notizie sui bimbi prigionieri negli orfanotrofi: qualcuno piange, altri si addormentano stringendo le foto dei genitori. Un genitore anonimo urla: “Rimpiango la Kyenge"

 Il racconto di Travaglio continua:

"Renzi ha appena stravinto le Europee. E fa subito il secondo miracolo. Una telefonata al presidente del Congo Joseph Kabila, poi un tweet molto marziale: “Appena dato il via libera: un aereo della Repubblica italiana parte per il Congo per riportare i bambini adottati”. Hashtag “#acasa”.Il Congo aveva bloccato per 1 anno i visti d'uscita ai bambini, a causa di irregolarità contestate ad altre nazioni".

Ecco il video completo di Marco Travaglio a Servizio Pubblico del 6 novembre 2014:

 

 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.168) 7 novembre 2014 19:42

    Ostaggio >


    E’ evidente che in Parlamento sussiste una non dichiarata maggioranza trasversale che non ha intenzione di portare in breve a compimento le principali riforme istituzionali così come finora impostate. La non elettività dei futuri Senatori e la “selettiva” composizione della rappresentanza popolare sono i temi più dirimenti.


    Una criticità di cui danno riprova i frequenti richiami di Renzi all’esemplari doti ed alla “tempra” del Presidente Napolitano. Si tratta di un “ombrello” ad oggi irrinunciabile.

    Sa bene infatti che le sue disinvolte “acrobazie” politiche sarebbero vanificate da dimissioni “premature” di Napolitano.


    D’un tratto le maggiori forze politiche sarebbero chiamate a dar prova del loro senso di responsabilità per le sorti del paese. Di più.

    Il successore designato avrebbe sia i mezzi, sia tutto il tempo necessario per spingere verso delle soluzioni innovative e rispondenti all’attesa di un modello di democrazia in linea con le attuali esigenze.

    In altri termini.

    Ogni giorno che passa NAPOLITANO rischia di diventare sempre più “ostaggio” dei temporeggiamenti e giochi tattici di forze interessate solo alla ricerca di posizionamenti migliori.


    C’è perciò da augurarsi che Napolitano si faccia presto “convinto” che le sue dimissioni sarebbero si un fatto “traumatico”, dai risvolti non del tutto ponderabili, ma darebbero quel “colpo di frusta” di cui il quadro politico ha bisogno. Proprio nell’interesse del paese.

    Sarebbe l’ultimo reale “merito” della sua Presidenza. Vale il principio che andare avanti è come un Ritorno alla Meta

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