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"Mangiare, Bere, Abitare" diritti non garantiti. Il Premio Napoli lancia il Forum dei Bisogni

“Bere, mangiare, abitare” bisogni primari, eppure non garantiti ancora a tutti. La Fondazione Premio Napoli ha scelto di affrontare proprio questo tema per l’iniziativa triennale del “Forum dei bisogni”.

Sul modello della cattedra Saperi contro povertà, istituita presso il Collège de France di Parigi, anche a Napoli si costruisce una rete di saperi e di pratiche per affrontare la terna dei bisogni primari coinvolgendo le associazioni, le scuole, la cittadinanza, ma anche, l’imprenditoria e il mondo della finanza. 

I dati sono impressionanti e a riportarli è lo stesso presidente della fondazione Gabriele Frasca: “Non può passare inosservato – afferma Frasca – che il 10 per cento della popolazione italiana si accaparri più del 50 per cento delle ricchezze nazionali. Non si può tacere che una famiglia su 3, nel Sud, si trovi in condizioni di povertà relativa e che una su 10 sia già nella povertà assoluta. E’ vergognoso che Marchionne guadagni 475 volte in più di un suo operaio”. Non si tratta solo degli "ufficialmente poveri" ma di una crescente fetta di popolazione che non riesce ad arrivare a fine mese o di chi, comunque, non può affrontare spese impreviste anche minime. Informazioni note, tralasciate dai quotidiani, ma la povertà non fa notizia finché non si trasforma in rivolta.

Il primo seminario, dal nome emblematico “La fame non aspetta”, si è tenuto il 10 luglio presso il Real Orto Botanico di Napoli. Tra i relatori anche Marco Revelli, docente di Scienza della Politica all’Università degli Studi di Piemonte orientale, che ha raccontato del suo libro "Poveri noi" partendo dall'esperienza nella Commissione d’Indagine sull’Esclusione Sociale e che ha tenuto a sottolineare “Napoli non c’entra, il discorso vale qui come al nord”.

Tematiche del tutto inerenti all'impegno della Fondazione Premio Napoli che ha, da sempre, lo scopo di diffondere la cultura letteraria e umanistica in generale ma anche "la promozione di modelli conoscitivi per comprendere il bisogno e sfidarlo", come sostenuto dallo stesso Frasca. Il presidente ha tenuto a precisare "La Fondazione vive di soldi pubblici ed è dei bisogni pubblici che deve occuparsi".

I prossimi incontri del 2012 saranno: Pane selvaggio (4 ottobre), La scala della fame (23 ottobre),  Un campo che non è quello di grano (13 novembre), Il novo abolizionismo. Sradicare la fame (19 e 20 dicembre).

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