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 Home page > Tribuna Libera > Ma chi comanda? I funzionari o i ministri?

Ma chi comanda? I funzionari o i ministri?

La vicenda che vede coinvolto, insieme a molti altri, il dirigente ministeriale Ercole Incalza, è stata generalmente considerata come l’ennesimo fenomeno di corruzione che ha interessato la pubblica amministrazione italiana. E’ stato trascurato un altro aspetto, però.

La vicenda dimostra, ancora una volta, che nei ministeri ci sono dei dirigenti, inamovibili o quasi, che hanno ricoperto il proprio ruolo in molti governi, anche di segno politico diverso, il cui potere è davvero notevole, eccessivo.

Ed è quindi legittimo porsi una domanda: il loro potere è stato maggiore di quello dei vari ministri che si sono succeduti?

Indubbiamente è un fatto positivo che i vertici dei ministeri non siano sempre modificati, con il cambiare dei governi.

In altri Paesi è in vigore il cosiddetto “spoil system”, un sistema in seguito al quale quando cambia un governo, cambia l’intera struttura di vertice dei ministeri che, in quel caso, diventa di esclusiva nomina politica. E in un Paese come l’Italia lo “spoil system” potrebbe produrre degli effetti negativi di notevolissimo rilievo.

Ma non si deve nemmeno cadere nell’errore opposto e cioè l’esistenza di un certo numero di funzionari ministeriali, appunto inamovibili, che assumono su di sé un potere eccessivo, senza il cui apporto i ministri potrebbero fare ben poco.

Tale situazione non solo favorisce il verificarsi di fenomeni di corruzione ma può anche incidere negativamente sulla qualità dell’azione amministrativa.

Restano ai vertici dei ministeri determinati funzionari non tanto per le loro competenze, ma per il potere che hanno accumulato negli anni e che, oggettivamente, condizionano, in misura eccessiva, l’attività amministrativa, ostacolando inoltre i cambiamenti, anche quando sarebbero indispensabili.

Sarebbe quindi necessario contrastare tale situazione, impedendo fra l’altro che gli stessi dirigenti ricoprano lo stesso ruolo per molti anni e favorendo invece il loro trasferimento in altri ministeri, ad esempio.

Io non credo, lo ribadisco, che si debba promuovere un sistema del tutto opposto a quello attualmente esistente, lo “spoil system” già citato, perché in questo caso il potere dei politici diventerebbe eccessivo, soprattutto in Italia.

Ma ripeto, è da valutare altrettanto negativamente la situazione che spesso si è verificata e si verifica, e cioè la presenza di una “casta” – non la si può definire diversamente – di alti burocrati, inamovibile e dotata di un potere anch’esso eccessivo.

Peraltro il sistema prevalente oggi, in Italia, va giudicato negativamente, anche perché non esiste, nel nostro Paese, diversamente da quanto avviene altrove, ad esempio in Francia, una burocrazia molto qualificata, che dia ampie garanzie di competenza e di onestà.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.168) 20 marzo 2015 09:38

    Lo spoil system non sarebbe male. E neppure il suo contrario... il vero problema è la classe politica: senza spoil system, abbiamo sotto gli occhi il risultato. CON lo spoil system, rimpiazzeremmo burocrati corrotti con altri, ugualmente corrotti.

    Io credo che sia giusto che il ministro Lupi si dimetta, ma non per l’orologio regalato al figlio, non per l’amicizia con Incalza o i relativi sodali, ma per aver permesso che sotto il suo naso si svolgessero infami giri di denaro e commesse poco trasparenti. Pazienza se un ministro non è specializzato nella materia del suo ministero (che non sarebbe neppure una cosa brutta): può disporre di consulenti e funzionari competenti. Pazienza se un funzionario è incompetente oppure corrotto: il ministro può disporre la sua sostituzione. Ma se il ministro è disonesto, allora va tutto a rotoli!

    Cordiali saluti,
    Gottardo

  • Di (---.---.---.233) 21 marzo 2015 10:48

    Sicché il superburocrate Ing. INCALZA, concordemente riconosciuto da oltre 15 anni come il miglior esperto italiano di lavori pubblici, si comporta come se fosse in realtà un po’ tonto !

    Il P.M. denuncia infatti che l’ Ing.Incalza :

    • ha incassato 700.000 € a titolo di consulenze (false ?) dalla Green Field System nei 14 anni dal 1999 al 2012 (700.000 : 14 = 50.000 annui = “ roba da studio di geometrini – ndr” ); ma non è ancora chiaro, si  domanda il PM, come mai li abbia “stranamente” fatturati e dichiarati

    • nello stesso periodo ha però percepito altri compensi per un totale di 2,2 milioni (675.000 dal Minist. Infrastr. e 304.000 da quello dei Trasporti, 502.000 dalla CMC “rossa”, 250.000 dalla Brescia Mobilità, 114.000 dalla Price Waterh. e 361.000 da aziende varie)

    • in totale ha quindi percepito in 14 anni 2,9 mil. da enti pubblici e aziende prIvate; se si è accontentato di 200.000 € annui sarà pure il miglior tecnico italiano del settore ..... ma è un po’ tonto ! Anzi la cosa pare molto probabile visto che, per di più, ha incluso tutte queste “tangenti segrete” nella sua dichiarazione dei redditi in modo da pagare l’IRPEF!

    Ma io mi chiedo : visto che pare così tonto e disonesto, come mai l’Ing. Incalza è stato confermato nelle sue cruciali funzioni da tutti i 7 precedenti governi e ministri competenti, di destra e di sinistra (ha infatti cessato le sue funzioni solo nel dicembre scorso) ?

  • Di (---.---.---.93) 22 marzo 2015 11:59

    Salotti Top >


    Dalle recenti vicende del dimissionario Lupi apprendiamo che anche gli spesso discussi grandi Studi americani di progettazione sentono il dovere di riaffermare (con tanto di comunicato stampa) le ragioni d’essere e la validità di un rapporto di lavoro appena instaurato con un neo-laureato proveniente dall’estero.


    Questo (è sottinteso) a prescindere dalla famiglia d’origine del neo-assunto e dalle malevoli insinuazioni (dei media) circa una qualche persuasiva forma di “presentazione”.

    Non fa alcuna differenza (è sottinteso) perfino se il neo-assunto è figlio di un Ministro di un paese del G7. In proposito.


    Non c’è nulla da obiettare su una presa di posizione che appare improntata a coerenza e serietà.

    Resta il fatto che interrompere da subito il contratto avrebbe dato ulteriore fiato e credito a certe malevoli insinuazioni e, comunque, avrebbe “offuscato” il tenore dei rapporti intessuti a livello Ministeriale.


    D’altronde è risaputo che interesse comune dei salotti “esclusivi” è quello di salvaguardare immagine e reputazione dei suoi componenti.

    La stessa regola vale per ogni casta di Primi super Cives attenta a tornaconto, privilegi …

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