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Per "sconfiggere " i grillini non è sufficiente quanto avvenuto a Roma

Se i gruppi dirigenti dei partiti del centrosinistra o del centrodestra dovessero pensare che sia sufficiente quanto avvenuto a Roma, e cioè le evidenti difficoltà di Virginia Raggi e della sua giunta, ed anche quelle manifestate, relativamente alle vicende romane, da alcuni esponenti, di livello nazionale, del movimento 5 stelle, affinché i consensi rivolti a tale movimento, nel prossimo futuro, si riducano considerevolmente, si sbaglierebbero e non di poco.

A meno che le vicende romane non inducano ad un’implosione dell’intero gruppo dirigente nazionale del movimento, evento che non ritengo probabile, anche se si verificasse una formale sfiducia sancita da Grillo nei confronti della Raggi o addirittura se l’attuale sindaca dovesse dimettersi, non credo che i consensi nei confronti dei grillini, nel breve periodo, possano ridursi in misura molto rilevante.

Una limitata riduzione dei consensi nei loro confronti è probabile, ma non credo che assumerebbe dimensioni consistenti, tali da determinare una vera e propria crisi di notevole portata del movimento, riduzione limitata che potrebbe anche attutirsi con il passare del tempo.

Infatti, gran parte dei consensi ottenuti dal movimento 5 stelle, sia nelle elezioni politiche che nelle elezioni regionali e comunali, dipendono dagli errori, dall’incapacità di rinnovamento, degli altri partiti, sia di centrosinistra che di centrodestra.

Inoltre ad accrescere i loro consensi ha svolto un ruolo importante sia la persistenza in Italia di difficoltà economiche di notevole rilievo sia l’incapacità dell’Unione europea di affrontare efficacemente i maggiori problemi del nostro continente, da quelli economici, di nuovo, a quelli determinati dai flussi migratori che si indirizzano verso l’Europa.

E non mi sembra che, nel breve periodo, la situazione economica ed occupazionale del nostro Paese possa migliorare sensibilmente e che l’Unione europea modifichi radicalmente la propria azione.

Inoltre, gli altri partiti, sia di centrosinistra che di centrodestra, non si stanno affatto rinnovando.

A parte il fatto che fenomeni di corruzione che coinvolgono esponenti di quei partiti non cessano di manifestarsi, i partiti in questione continuano imperterriti a non rinnovarsi.

Si occupano, quasi esclusivamente, di mantenere il proprio potere, anche se ridotto rispetto al passato, e gran parte dei loro esponenti, anche di primo piano, tendono a privilegiare i propri interessi personali.

In una situazione simile, è più che probabile che il movimento 5 stelle o mantenga i propri consensi o li riduca solo in misura limitata.

Gli altri partiti quindi, se vorranno davvero “sconfiggere” i grillini, tramite un miglioramento dei loro risultati nei futuri appuntamenti elettorali, non devono restare fermi ad aspettare che si ripeta in altre città quanto avvenuto a Roma, a causa del dilettantismo, dell’incapacità di governare, degli esponenti del movimento 5 stelle.

Sarebbe un errore madornale, nel quale però è possibile che gli altri partiti cadano.

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