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Lettera all’ambasciatore israeliano in Italia

All’ambasciatore di Israele a Roma
GHIDEON MEIR
 
Desidero con questa comunicare la mia profonda condanna per i gravissimi crimini contro l’umanità che il suo paese, Israele, sta compiendo in queste ore contro la popolazione civile di Gaza e per quelli commessi fino a questo momento in quella regione, trasformandola di fatto in una immensa prigione a cielo aperto, dove vengono da voi negati sistematicamente i più elementari diritti umani.

Privare un milione e mezzo di persone dei generi di prima necessità giustificando questo con motivi di sicurezza è inaccettabile e umanamente discutibile, e viola inoltre qualsiasi trattato internazionale.

L’arroganza che contraddistingue da sempre il vostro agire, le violazioni costanti dei diritti umani, la violenza dei vostri attacchi “chirurgici”, il fatto di impedire che viveri e medicinali possano entrare nella striscia di Gaza o che i feriti possano essere trasportati fuori per le cure, fa di voi, per questo, uno Stato che merita condanna e disprezzo.

 

Commenti all'articolo

  • Di raffaele della rosa (---.---.---.11) 2 gennaio 2009 11:10

    Cara Annalisa,
    mi fa piacere la tua lettera all’ambasciatore di Israel che dà una connotazione pluralistica ad un sito che per ora sembra seguire la linea di condanna degli eccessi israeliani....laddove non si tratta di eccessi ma di una linea politica precisa tendente ad estromettere un non-popolo da territori abusivamente occupati (almeno a dar retta alla bibbia) per poterli far godere liberamente ad un popolo privato della propria terra....qualche migliaio di anni fa dalle autorità sovrane dell’impero romano.

    L’atroce ridicolo di queste pretese, politicamente sostanziate da ben altre meno confessabili mortivazioni, sta alla base dei tentativi di genocidio, sia pure soft dati i tempi, della popolazione palestinese, che come documenta lo storico israeliano Benny Morris, sono iniziati ben prima della seconda guerra mondiale.

    Una cosa è essere convinti della necessità di negoziati che portino ad una soluzione di convivenza di palestinesi ed ebrei, ed altri, sui territori in questione, rifiutando, non solo perchè impraticabile, qualsiasi ipotesi di espulsione e buttata a mare degli israeliani altra è non dichiarare apertamente che è il sionismo la radice e la causa del conflitto, che vede i sionisti come aggressori ed i palestinesi come aggrediti e vittime.

    Nel nostro immaginario il GENOCIDIO si associa immediatamente alle camere a gas ed ai forni dei lager nazisti nonostante i nordamericani abbiano compiuto la stessa operazione nei confronti dei nativi in maniera meno sofisticata ma ben più radicale.

    Ed il balletto delle trattative, dei negoziati, della "concessione" delle riserve, dei trattati continuamente ed apertamente violati da parte dei visi pallidi a cui ci hanno abituato i film western richiama abbastanza da vicino quello che sta succedendo in Palestina dal 1948 ad oggi.

    Non partire da qui significa mettere i contendenti su un piede di parità e, come diceva, mi pare don Milani, fare parti uguali tra disuguali è una grande ingiustizia.

    Lo dico a te per la credibilità che hai. Invece ho avuto l’impressione che alcuni dei collaboratori di questo sito siano persone con una preparazione non sempre adeguata e, senza volerlo o darsene conto, portati ad improvvisare.

    Peccato, è un’occasione sprecata.


    • Di Francesco Piccinini (---.---.---.76) 2 gennaio 2009 12:53
      Francesco Piccinini

      Per correttezza vorrei precisare che AV non ha una "linea". Pubblichiamo le opinioni di chi scrive senza "condannare" o prendere posizioni. AV ospita le voci di tutti, da destra a sinistra. Chi scrive sono cittadini e chiunque non sia d’accordo è libero di iscriversi ad AV e mandare un articolo, è questa la forza e la bellezza del citizen journalism. E’ questa la forza e la bellezza di poter essere "partecipi" dell’informazione, non solo subirla ma anche farla.
      Con la speranza di leggerla presto su AV.
      Francesco


    • Di Kocis (---.---.---.75) 2 gennaio 2009 16:27
      Scrive, tra l’altro, R. Della Rosa:
      “Lo dico a te per la credibilità che hai. Invece ho avuto l’impressione che alcuni dei collaboratori di questo sito siano persone con una preparazione non sempre adeguata e, senza volerlo o darsene conto, portati ad improvvisare”.
       
      AIUTO! E’ arrivato il “sapientone”, che non rispetta la democrazia informativa e di partecipazione, di massa.
      E’ bene, però, a parte le “ dicerie” sugli altri, guardare al sodo. Alla tragedia quotidiana di assassinio che viene fatta consumare a GAZA.
      E, a quali contributi attivi dare per aiutare la fine del macello.
  • Di Annalisa Melandri (---.---.---.58) 2 gennaio 2009 16:35

    Raffaele, su AgoraVox come altrove, si trovano opinioni differenti, spesso discordanti tra loro. Su questo argomento in modo aprticolare è difficile mantenere la lucidità necessaria anche e soprattutto per la complessità delle vicende che è difficile comprendere nella loro totalità.
    Purtroppo la disinformazione portata avanti dai nostri media non aiuta. Nessun giornale italiano dice che a Gaza il 57% delle vittime sono bambini, per esempio. E come dice Vittorio Arrigoni le uniche "operazioni chirurgiche" di questi giorni sono state quelle dei medici impegnati a ricostruire braccia e gambe...

  • Di raffaele della rosa (---.---.---.11) 2 gennaio 2009 16:54

    Caro Francesco,
    noto infatti che, contrariamente ad un sito che a me piace moltissimo Giornalismo Partecipativo (certo.... de gustibus) qua le cose sembrano un po’ caotiche ed affastellate....io invece sono per la linea...con possibilità a chiunque di criticarla, nei commenti....ovvero gli articoli, hanno linea ordine ecc. ecc. i commenti, moderati, solo ad evitare intemperanze formali, invece no...come le lettere al direttore, in un giornale rispettabile....
    A mr. Kocis (ma che c’è di vergognoso nell’avere un nome ed un cognome ? ) rispondo solo che la "democrazia informativa" non ho ben chiaro cosa sia, e per questo non potrei rispettarla neppure volendo, il caos invece so cosa sia, e non è che non lo rispetti...solo non mi piace.
    Il sito lo fate voi e se le critiche vi fanno incazzare behhhh....potete sempre mettere un accesso con pwd, dando opportunità di lettura e scrittura solamente a chi vi interessa come interlocutore, non ci vedo niente di male, anzi avrebbe più senso di reazioni puerilmente scomposte a critiche, che nessuno è tenuto a condividere ma che tutti dovremmo accettare quantomeno con il beneficio dell’inventario.

    In quanto al rivolgermi ad Annalisa Melandri (che un nome ed un cognome ce li ha e li usa) che per me è interlocutore credibile behhh la credibilità è come la classe, non è acqua, la si acquisisce nel tempo e col tempo, non soltanto, ovvio....
    scusate il disturbo.

    Un turista ha un’arma di difesa invincibile contro un posto a lui sgradito, non frequentarlo più.


    • Di Annalisa Melandri (---.---.---.58) 2 gennaio 2009 17:02

      Raffaele, ti ringrazio per la stima che è reciproca, conoscendoti appunto attareverso i tuoi interventi sul sito Giornalismo Partecipativo, spero comunque, come Francesco di rileggerti anche qui.
      Cari saluti.

    • Di Francesco Piccinini (---.---.---.245) 2 gennaio 2009 18:03
      Francesco Piccinini

      Caro Raffaele,
      capisco che tu preferisca l’ottimo lavoro che fa Gennaro, lavoro che anche noi appreziamo. L’ordine su AV è dato dai lettori vedrai, quindi, gli articoli salire e scendere in base alle visite/commenti/voti.
      Inoltre sia Gennaro che Annalisa scrivono per AV dal primo giorno.

      >Il sito lo fate voi e se le critiche vi fanno incazzare behhhh....potete sempre mettere un accesso con pwd, dando >opportunità di lettura e scrittura solamente a chi vi interessa come interlocutore, non ci vedo niente di male, >anzi avrebbe più senso di reazioni puerilmente scomposte a critiche, che nessuno è tenuto a condividere ma >che tutti dovremmo accettare quantomeno con il beneficio dell’inventario.

      Io non me la prendo, anzi, le critiche fanno bene e fanno parte della dialettica, mi preoccupo molto quando non si ricevono che complimenti, me l’insegnò un "maestro" anni fa. Il principio di AV è un altro ed è quello di poter dare a tutti la possibilità di esprimersi. Le esperienze di GP e di AV sono "diverse" e se c’è una cosa che ho imparato dal vivere all’estero per anni è che è difficile dire cosa sia "meglio" o "peggio", esiste il diverso, nelle sue forme, nelle sue declinazioni e nei suoi contesti.
      Spero che continuerai a contribuire con i tuoi commenti e con con i tuoi articoli o preferirai andare via e sarà altrattanto legittimo perché avrà il profumo fresco di chi sceglie ed è, quindi, "libero". Un abbraccio Francesco

  • Di virginia (---.---.---.96) 2 gennaio 2009 17:00

    Che esagerato questo signor Raffaele! Mi sembra che il primo a prendere cappello per una puntualizzazione sia proprio lui. La supplico, signore, continui a frequentarci, vedrà che con il tempo miglioreremo....

  • Di Truman Burbank (---.---.---.5) 2 gennaio 2009 22:20

    La lettera al cosiddetto ambasciatore israeliano è un mucchio di chiacchiere. E le chiacchiere aiutano chi sta in posizione di forza. Oggi in Italia c’è ben poco da fare. Tra le poche cose serie da fare sarebbe un’accusa per alto tradimento al presidente della repubblica ed al ministro della difesa, per l’insulto alla nostra Costituzione costituito dai soldati mercenari che abbiamo inviato in varie nazioni del mondo, sempre contro il dititto internazionale e sempre aiutando gli aggressori.

    Noi italiani dobbiamo agire in Italia e dovremmo cominciare a far rispettare le nostre leggi fondamentali. Da qui si potrebbe cominciare ad organizzare il ritiro dei nostri mercenari in Libano, cominciando a togliere sostegno ai fedeli della religione dell’Olocausto. Personalmente sarei faverovole ad una corte marziale per le due persone citate.

  • Di Kocis (---.---.---.75) 3 gennaio 2009 00:02
    Circa 500 persone hanno partecipato questa sera ( 2/01) al corteo catanese in solidarietà e sostegno alla popolazione di GAZA sottoposta ormai da sette giorni ai feroci attacchi delle forze armate dello Stato d’Istraele, che hanno provocato quasi 450 assassinati e 2300 feriti.
     
    I cittadini intervenuti alla manifestazione, iniziata davanti alla Villa Bellini alle ore 17.30, lungo il percorso, in maniera molto vigorosa e tonante hanno evidenziato sdegno, dolore e solidarietà, richiedendo l’immediato stop dei bombardamenti e del massacro in corso..
     
    Molto numerosa la presenza dei palestinesi residenti a Catania: uomini, donne e bambini. In testa lo storico Imam cittadino Mufid. Tantissime Loro mani hanno portato una grandissima bandiera palestinese, ripetutamente “sbandierata” lungo la via Etnea.
     
    Grande attenzione è stata evidenziata dalle tante persone presenti lungo il tragitto.
    La manifestazione, richiedente Pace, Giustizia e Libertà per i Palestinesi tragicamente sequestrati nel recinto di Gaza, che ha rotto il lugubre silenzio della nostra città sui drammatici eventi, è terminata alle ore 20.00 dopo un lungo Sit-In sotto la Prefettura.
    In conclusione i cittadini palestinesi, in maniera fortemente accorata e partecipata, hanno innalzato una canto di Pace e una preghiera.
     
     

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