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Lega: da Monviso a Venezia la cerimonia sul Po. Si attendono contestazioni

Oggi alle 12:30 il ministro della Repubblica Italiana si recherà a Pian del Re di Crissolo, sul Monviso per prelevare un’ampolla di acqua proveniente del fiume Po. Alla presenza delle autorità locali, del presidente del Piemonte Cota e del ministro Calderoli si ripeterà il rito (qualcuno lo definisce un’assurda messinscena, qualcun altro un'orrenda pagliacciata) che va avanti dal 1996. Quando la sacra acqua del Po, sarà tra le mani callose del vecchio leader leghista verrà dato inizio alle celebrazioni per il popolo padano.

Quest’anno però qualcosa potrebbe andare storto. Il partito che sguazza nel Po ma risiede in pianta stabile a Roma, potrebbe trovare più di un ostacolo nel corso della manifestazione che si concluderà domenica a Venezia.

A Paesana seconda tappa delle festa dove si terra un comizio di Umberto Bossi, alcuni sindaci piemontesi si sono autoconvocati per esprimere tutto il loro sconcerto per i tagli approvati con la manovra finanziaria.

“Abbiamo già manifestato a Torino, Roma e Milano - spiegano i sindaci del movimento - adesso ci ritroveremo davanti ai rappresentanti del Governo che saliranno sul Monviso per chiedere ai massimi rappresentanti della Lega Nord, con i suoi ministeri chiave, perché abbiano dato l'avallo a scelte sciagurate come l'unione forzosa dei Comuni, il patto di stabilità, i tagli ai trasferimenti statali''.

''Scaricare sui Comuni i costi della politica è indegno - aggiungono - nei piccoli comuni gli amministratori svolgono un autentico volontariato civile, senza né vitalizi in cambio di pochi mesi di lavoro, né ristoranti a prezzi stracciati'', per questo concludono ''pur rispettando i militanti leghisti e i tanti sindaci ed amministratori che appartengono a questo partito dobbiamo contestare nei fatti il comportamento di chi decide a Roma, lontano ormai dalle regioni e dalla ragione che li genero'''.

Tra la Lega ed i borgomastri non scorre più buon sangue. Si assiste ad una certa difficoltà a comprendere le ragioni della base. Per molti appare inspiegabile la decisione del consiglio federale leghista che con metodi degni di Stalin, ha vietato pochi giorni fa, ai propri sindaci di unirsi alla protesta dell’Anci che chiedeva di rivedere i tagli agli enti locali.

A Venezia domenica prossima inoltre il partito Futuro e Libertà per l’Italia ha organizzato una contromanifestazione presso il monumento del Bersagliere a San Donà di Piave, per guastare la festa leghista adducendo questa motivazione: “Nell’anno delle celebrazioni per l’Unità nazionale, mentre sarebbe stato opportuno sfruttare questa preziosa occasione per commemorare tutti coloro i quali si offrirono per la causa italiana, assistiamo a inutili gesta di esponenti leghisti, che oltraggiano e sviliscono il sentimento nazionale”.

Sarà un durissimo match, "passioni patriottiche VS voglia di secessione", chissà chi farà piu’ rumore.

Una volta arrivati alla Serenissima infatti, come l’anno scorso molti cittadini potranno decidere di esporre il tricolore per le calli della città. Sarebbe un colpo d'occhio meraviglioso ma non a tutti gradito. Visto che la bandiera italiana ha su Bossi lo stesso effetto che l’aglio ha sui Vampiri, una crisi di nervi potrebbe colpire il ministro padano già malandato. Poco male però, il leader di Cassano Magnago potrebbe riparare a Monza dove il suo dicastero ha deciso di aprire una dependence a spese dei contribuenti, concludendo così la festa veramente in bellezza. 

Non sono giorni facili per il partito leghista: ieri il settimanale Panorama usciva in edicola con un ritratto irriverente di Manuela Marrone, in arte Lady Bossi, che a detta del giornale manovrerebbe dall’esterno il partito, spalleggiando il cosiddetto “cerchio magico” .

I dirigenti leghisti sono andati su tutte le furie perché non è mai piacevole provare sulla propria pelle il “metodo Boffo”. Hanno chiesto spiegazioni direttamente all’editore del settimanale, Silvio Berlusconi. Se ne saranno dette di tutti i colori. Forse l’asse tra il Cavaliere e la Lega si sta veramente incrinando. Ci vorrebbe che oggi il Dio Po a Pian del Re compiesse un miracolo. Un Po' come San Gennaro.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di francesco (---.---.---.12) 16 settembre 2011 15:40

    Ma perchè BOssi avrebbe le mani callose? l’autore dell’articolo sa per caso se ha fatto lavori manuali in vita?

  • Di pv21 (---.---.---.120) 16 settembre 2011 19:04

    Apocalisse mancata >

    Bossi ha tuonato contro l’intervento in Libia avvertendo che “ci porteranno via petrolio e gas e verranno qua milioni di immigrati”. Il 28 aprile La Padania titolava con il credo Leghista “bombe uguale più clandestini”.

    In 4 mesi a Lampedusa sono approdati circa 18000 migranti.
    Molti, ma appena 1/3 di quei 50mila “profughi libici” che, secondo Maroni, avrebbero “invaso” il nostro paese. Sono tutti gli “imbarcati” da Gheddafi per rendere Lampedusa “un inferno”? Forse Gheddafi è stato più “occupato” a non farsi cacciare.

    Scemata l’ondata libica da fine agosto a Lampedusa sono ripresi gli sbarchi di Tunisini. Da settimane Bossi e Maroni tacciono.
    Neppure 1400 migranti tunisini fanno più “clamore”.
    Di certo non è il Rais a “nascondersiDietro la cortina di laminarie

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