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francesco

Francesco P.
Pensionato, attivo attualmente nel campo delle energie rinnovabili, collabora come pubblicista a diversi giornali nazionali e locali in materia di previdenza sociale..
dopo alcune alternanze, svincolato da appartenenze partitiche, collabora solo con chi si pone interessi civili, sul mondo del lavoro, contro l'emarginazione e il precariato, e vuole davvero salvaguardare il sistema della previdenza pubblica.

Statistiche

  • Primo articolo martedì 09 Settembre 2011
  • Moderatore da giovedì 09 Settembre 2011
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Ultimi commenti

  • Di francesco (---.---.---.12) 26 settembre 2011 12:02

    Ottimi ragionamenti, che facciamo ora? Noi cittadini non potremo più tornare in possesso del diritto di scegliere i nostri rappresentanti fra molto candidati, e, cosa da molti ignorata, è stato anche di fatto eliminata la possibilità di candidarsi con liste fuori dai partiti ufficiali. Inoltre, se non prendi almeno milioni di voti, anche se in una o più zone sei il numero 1, non sei rappresentato.
    Quindi nessuna proposta alternativa a questo sistema è possibile per la via democratica delle elezioni. Pensate, se alla fine degli anni ’80 ci fosse stato un sistema elettorale come questo, la Lega Nord non sarebbe mai esistita, nonostante Bossi (che riuscì a vincere in collegio al Senato non come primo arrivato, ma con resti proporzionali. - perciò lo chiamano senatur )
    Non saprei cosa si possa fare ; la rivoluzione, no, non è di moda, e poi molti devono andare dal parrucchiere, in palestra, dalla nonna, al mare ecc..
    dei referendum se ne fregano allegramente, come abbiamo appena visto, e poi sono solo abrogativi, proposte di legge popolare, le buttano nei gabinetti ad uso igienico,
    Cosa resterebbe? l’uomo della provvidenza ce l’abbiamo, ma sta bene come sta, Il Padreterno c’ha altro a cui pensare, ...... Vedete qualche soluzione voi?

  • Di francesco (---.---.---.12) 22 settembre 2011 20:59

    Il nostro presidente del consiglio dice che la patonza deve girare. Ha le idee molto chiare.
    Si applichi il principio alle pensioni femminili, e così si capisce molto meglio l’articolo ( nel senso giornalistico, non della patonza)
    Si sa, moltissimi vogliono le donne serve, sottomesse, e sempre a lavare i calzini, dopo aver portato lo stipendio a casa. . Questo principio governa oggi la politica delle pensioni. E ci sono donne che sono d’accordo, tipo la Emma Bonino (donna in senso di genere).
    Ma forse se le donne si accorgono che sono maggioranza, il principo del lavaggio calzini potrebbe essere ribaltato.

  • Di francesco (---.---.---.12) 22 settembre 2011 01:05

    Forse non sarà necessario, scrivere per pagine e pagine, ma di certo hanno i loro lettori, che apprezzano. Purtroppo sono pochi questi lettori, di fronte alla marea immensa che ascolta il TG1, il TG5 e i tanti telegiornali di Berlusconi. Quelli si che parlano delle cose giuste. E puntellano la convinzione che abbiamo a che fare con un premier maschissimo, capace di farsi tante femmine, che le farà pagare anche e noi, ma si diverte bene, mica come gli omosessuali Marrazzo e Vendola, che godono a prenderlo.
    Risultato, il popolo vuol sapere se Padellaro e Travaglio sono gay, e loro invece, contrariamente all’apparenza, non sono così furbi. 

  • Di francesco (---.---.---.12) 16 settembre 2011 15:40

    Ma perchè BOssi avrebbe le mani callose? l’autore dell’articolo sa per caso se ha fatto lavori manuali in vita?

  • Di francesco (---.---.---.12) 15 settembre 2011 13:04

    Per quanto riguarda l’attesa di vita, o speranza di vita, chi scrive ha già documentato, in questo spazio, (chttp://www.agoravox.it/ecrire/?exec...) come non cresca affatto al ritmo che ci vorrebbero far credere, (indicatore su ISTAT - dati mortalità - ) E poi l’attesa di vita da prendere in considerazione non è quella media, ma quella della popolazione lavoratrice che va in pensione, per la maggior parte delle categorie e dei gruppi, inferiore anche di 10 anni rispetto alla media generale. (ricordiamoci che i lavoratori sono 20 milioni, sul totale della popolazione). E comunque visto il grande equilibrio attuale e la redditività del sistema pensionistico (attivi di decine di milardi annuali) il sistema di innalzamento dell’etàdi pensionamento è un puro e semplice strumento di tassazione, a danno delle classi lavoratrici, in quanto gli attivi previdenziali vengono spesi per fini erariali, non per fini previdenziali.
    Per fare cassa a danno dei lavoratori, ovviamente, si trascura il disastro sociale: i pensionati sono elemento di stabilizzazione della famiglia, consentono una migliore crescita dei figli delle mamme lavoratrici, suppliscono a carenze economiche e organizzative dei gruppi familiari, migliorano l’ambiente, mentre i lavoratori anziani al lavoro, sono meno creativi e innovativi dei giovani, nonostante eccezioni ma solo personali e rare, e creano un distrurbo storico sociale all’alternarsi delle generazioni nella riproduzione e crescita, nel lavoro, nelle opportunità economiche. Non conviene a nessuno, insomma, ma si fa, per accidiosa cattiveria delle classi dominanti, che vedono nei conti previdenziali solo una opportunità di rapina.

TEMATICHE DELL'AUTORE

Politica Economia Tribuna Libera

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