Le molte facce della verità (e della menzogna)

Lo scandalo LIBOR ha messo in luce e ci ha rivelato la falsità dei valori dei tassi interbancari. Una sensazione che probabilmente in molti avevano, ma vederla concretizzarsi in una notizia reale da inchieste giudiziarie e asseverata da innumerevoli prove, dà una sensazione di conforto, di speranza. Come ogni volta che viene scoperto qualcosa di “sbagliato” e si può confidare che si possa procedere finalmente ad “aggiustarlo”.

Questo istintivo sentimento non deve farci dimenticare che ogni medaglia ha un rovescio: i tassi Libor ed Euribor, falsati a ribasso hanno aiutato le banche a mostrarsi forti al mercato, nascondendo, almeno in parte, i loro affanni sul tema liquidità, ma, hanno anche contribuito a contenere il valore delle rate di mutuo di moltissime persone.

Dopo una veloce lettura degli articoli con cui si denunciava l’esistenza di una manipolazione, facendo i nomi delle banche coinvlte e del pezzo in cui si descriveva il LiborGate ed i suoi meccanismi, possiamo venire alle conclusioni.

La promessa - e doverosa - riforma per un calcolo corretto di un tasso interbancario più ”sincero” produrrà come effetto, quello di riportare l’euribor, con buona probabilità, a valori che con lo zerovirgola attuale hanno poco da spartire. Esserne consapevoli é già qualcosa, che se uno “casca dal pero” quando la rata di mutuo cresce in modo inconsulto, finisce per credere alle corbellerie populiste.

Magari, ecco, una breve riflessione sui prezzi stressati di molte emissioni obbligazionarie indicizzate al medesimo euribor potrebbero essere una buona copertura preventiva al rischio che l’euribor, nel diventare più trasparente, vi diventi dannoso.

Non vorrete mica finire col dire “si stava meglio quando l’euribor era taroccato” o no?

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