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Le mafie, il modello vincente e la realizzazione di un vecchio sogno

Se non ci diamo una svegliata, se lo stato di cose attuali non cambia, le mafie nel terzo millennio diventeranno il modello criminale vincente e si realizzerà il sogno della "vecchia" P2. Si proprio quello che immaginava Gelli, e non solo.

Nel frattempo si verificano due fenomeni.

Il primo è l’aumento esponenziale delle mafie classiche, quelle dedite al traffico di stupefacenti, esseri umani, armi, prostituzione, intimidazioni, omicidi, falsi suicidi, truffe ed estorsioni.

Il secondo fenomeno, semplicemente un "prolungamento" del primo, è l’affermarsi del nuovo modello del sistema criminale destinato alla predazione di fondi pubblici nazionali e comunitari, gestione illegale del sistema bancario e finanziario, occupazione e strumentalizzazione per fini illeciti di Istituzioni pubbliche.

Sono due fenomeni in continua crescita, e non sarebbero arrivati fino a questo punto se non fossero collusi con lo Stato tramite la massoneria.

E in effetti l’’ndrangheta può benissimo essere definita la più potente "massomafia" che esista al momento.

E questo sistema criminale è vincente perché è favorito dal cosiddetto libero mercato che non conosce regole. L’esempio eclatante riguarda l’Umbria, e in particolare il settore degli appalti pubblici, ma può essere benissimo replicato in tutte le parti d’Italia.

I mafiosi sono i migliori imprenditori. Si muovono e si evolvono con la velocità dell’economia di mercato globale che ignora le barriere nazionali. Stanno colonizzando nazioni intere dove ancora non esiste il reato mafioso perché non hanno mai avuto a che fare con questo fenomeno. Come ad esempio la Spagna, la Germania e l’Inghilterra.

Scelgono come luoghi di riciclaggio paesi come San Marino che pullulano di banche offshore e che hanno leggi finanziarie che favoriscono la criminalità organizzata.

Le mafie, e mi rivolgo ai ragazzini che crescono in quegli ambienti, assolutamente non aiutano le loro regioni d’appartenenza, anzi le impoveriscono sempre di più. Uccidono donne, vecchi e bambini senza pietà, avvelenano le acque, i terreni diventano dei luoghi per nascondere i rifiuti che fanno diventare radioattivi gli ortaggi, provocando tumori. Costruiscono edifici che alla minima scossa crollano e tanto altro ancora.



Andate in Calabria, in Sicilia o in Campania e vedete come hanno rovinato queste bellissime terre! Osservate come questa triade composta dal politico, l’imprenditore e il mafioso sta affossando sempre di più l’Italia ed in particolar modo il Meridione.

Sapete che Gelli voleva che la mafia governasse l’intero Meridione? Sapete che aveva costituito logge massoniche che collaboravano con la mafia siciliana e calabrese? Sapete che la Sicilia è stato il trampolino di lancio per l’inserimento dei poteri occulti volti allo stragismo? Poteri occulti legati alla CIA?

Tutti voi sapete che la Sicilia è stata utilizzata come base dagli Americani nella seconda guerra mondiale e sono stati gli Americani a liberare per primi la terra e mettere al potere i boss mafiosi che d’allora non se ne sono più andati.

Non è un caso che la prima vera strage di Stato, ovvero quella del Primo Maggio del ’47, sia avvenuta proprio in Sicilia. Come non è un caso che abbiamo avuto ben dieci Presidenti del Consiglio siciliani.

Nulla di questo è un caso, infatti non è un caso che il primo partito di riferimento della mafia era quello dell’autonomia del sud. Costituito dove? In Sicilia! Poi sappiamo che è arrivato in sostituzione il partito di Forza Italia, ideato ovviamente da chi? Da Dell’Utri, un siciliano condannato, in primo grado, per mafia e che ora è coordinatore dei giovani della "Casa della Libertà". Come non è un caso che il governatore della Sicilia è Lombardo, e di quale partito era? L’MPA, ovvero il cosiddetto "partito del Sud".

Voi mi direte, ma la Lega non dovrebbe opporsi a tutto questo? Ecco cosa disse in un’intervista pubblicata da "Il Giornale" nel 1999 l’onorevole Gianfranco Miglio, stratega politico della Lega che aveva avuto rapporti con Andreotti:

"Io sono per il mantenimento anche della mafia e dell’ ’ndrangheta. Il Sud deve darsi uno statuto poggiante sulla personalità del comando. Che cos’è la mafia? Potere personale, spinto fino al delitto. Io non voglio ridurre il Meridione al modello europeo, sarebbe un’assurdità. C’è anche un clientelismo buono che determina crescita economica. Insomma, bisogna partire dal concetto che alcune manifestazioni tipiche del Sud hanno bisogno di essere costituzionalizzate".

Leggete attentamente l’ultima riga e indigniamoci.

Io mi indigno sempre di più perché bisogna ammettere che c’è una politica così trasversale su questo fenomeno, che sarebbe ipocrita essere solo unidirezionali.

Vi ricordo, tanto per dire una, che l’Umbria è di centro sinistra. E la rabbia mi cresce sempre di più.

Commenti all'articolo

  • Di sganapino (---.---.---.73) 31 luglio 2009 18:57

    Leggo molti siti, blog, forum, ecc...e tutti, dopo aver elencato cose più o meno note, lanciano il messaggio:
    "Diamoci una svegliata!"
    La domando che mi pongo e pongo a tutti voi è:
    Che cosa s’intende per svegliata ?
    Più che votare non possiamo fare, ma il meccanismo, l’abbiamo compreso, ha dei difetti.
    Abbiamo delegato l’uso delle armi e quindi non possiamo andare in piazza armati, mi sembra evidente, anche perchè passeremmo dalla parte del torto. 
    Se la malavita, il malaffare, la corruzione, ecc...hanno in mano i punti vitali dello stato italiano, solo uno stato straniero, o un insieme di stati, ci potrebbe aiutare, ad esempio l’Europa. Ma non siamo certo in condizione di chiedere aiuto a questo livello estremo. Pertanto mi chiedo ancora: Come ci dobbiamo svegliare?

    • Di l’incarcerato (---.---.---.7) 1 agosto 2009 00:54

      Hai ragione nel dire che c’è bisogno di rispondere alla tua domanda, quella sul cosa dobbiamo fare.

      Non basta dire che bisogna svegliarsi, io nel mio srticolo ho solo analizzato ciò che sta accadendo ma una risposta cerco di dartela lo stesso.

      Il problema nostro, antico, è quello della maledetta indifferenza. Molte volte quando vediamo che c’è qualcosa che non va facciamo finta di nulla, molte volte quando ascoltiamo e veniamo a conoscenza del problema di un nostro vicino di casa, magari di una morte sospetta, noi continiamo la vita di prima e ce ne infischiamo.

      Se tutti noi cittadini svolgessimo un ruolo attivo nel risolvere i problemi degli altri, ovvero ci adoperassimo per la collettività, noi le mafie e tutti i poteri occulti che gravitano li sconfiggeremo.

      Diamo sempre colpa agli altri, deleghiamo i nostri problemi alla politica. Ma la politica siamo noi.

      La casta esiste perchè la permettiamo noi.

      Dovremmo avere il coraggio di denunciare se gli altri non lo fanno, in poche parole dovremmo mettere il proprio io a disposizione degli altri.

      Il potere cresce e prospera per colpa della maledetta indifferenza.

      E non dobbiamo pensare che i problemi degli altri non ci tocchino, perchè nessuno si deve sentire escluso. Tutti noi siamo esposti a pericoli e possiamo, per sbaglio, incappare nei tentacoli di questa maledetta piovra.

      Ecco quando intendo che bisogna darsi una svegliata e prima che anche tutta l’europa rimanga inquinata, perchè poi csarà troppo tardi. Il nostro Stato, comunque, è tutto da rifare...

      http://incarcerato.blogspot.com/





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