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 Home page > Tribuna Libera > La tv pubblica che vogliamo!

La tv pubblica che vogliamo!

L'altroieri dalla Ventura ha telefonato il dg della Rai pubblica Mauro Masi. Ma ha subito messo le mani avanti! Io non mi dissocio né dal modo con cui stai conducendo il programma, né dai contenuti.

Questa è la tv che voglio! Non virgoletto perché questo più o meno il succo del discorso. La tv pubblica che vogliamo è L'Isola dei Famosi. La tv che vogliamo è quella in cui ogni argomento politico o di cronaca lo si può commentare o approfondire solo ogni otto giorni, come il pagamento delle pizza fritte a Napoli: "Mangi oggi e paghi fra otto giorni". E non basta! La tv che vogliamo è quella in cui per ogni argomento vi devono esserci le due tesi contrapposte (e poi perché solo due? E se ve ne sono più di due di tesi quale fra le tante scegliere? Non si capisce!) e addirittura per alcune trasmissioni vi devono essere due conduttori che per cultura (uno studi classici ed uno tecnici...) devono essere diversi e contrapposti. Anche qui vale l'obbiezione della dualità come unicità del contraddittorio. E qualcuno ha obbiettato: "ma perché tanta confusione? Non è meglio dire, e facciamo prima a dire, che tv e trasmissioni di approfondimento e di cronaca politica in una televisione pubblica non devono esserci?". Gad Lerner si frega le mani. Più va avanti in Rai questa cultura più il mio programma raccoglie ascoltatori!

Fanno miglior figura coloro che si arzigogolano in argomentazioni e intrecci dialettici ed ingarbugliati e facciamo prima.
 
Presto e subito.
 
Togliamo ogni velo e diciamola la verità: Ma dov'è il problema? Perché non dire apertamente, francamente, che il proprio modello di tv pubblica è quella rappresentata dal Grande Fratello, da L'isola dei Famosi e soprattutto dagli eventi degli eventi il Festival di Sanremo? In fondo la tesi non è che è questo che vuole il pubblico?
 
E allora dov'è il problema!
 
Quest'anno poi è al passo con i tempi!
 
Conduce Gianni Morandi che voleva come sigla Faccetta Nera, sì ma accanto a Bella Ciao! Vi sono poi le veline Belen che alla conferenza stampa non sapeva che milioni di donne e uomini in italia e in vari paesi del mondo si era manifestato per la dignità della donna (mentre Luca e Paolo suggerivano sottovoce) accompagnata dalla Canalis (una emerita capra come attrice, conduttrice, come testimonial di spot, ecc ecc ) la quale ha candidamente detto che lei non aveva partecipato e non condivideva la manifestazione.
 
Per lei è giusto che le donne siano trattate e considerate solo come corpo e soprattutto se lo mettono in vendita. Il talento, le capacità intellettive è meglio non avercele. Di Paolo e Luca sorvolo. Hanno ceduto al mondo dello spettacolo, ma bravi perché appunto sanno interpretare con piena convinzione tutti i ruoli da quelli più impegnati dal punto di vista culturale a quelli ancor più impegnativi ruoli del culturame nazional-popolare.
 
Alcuni si sono ribellati a questo ciarpame. ma è poca cosa! La tv che noi vogliamo è questa. E poi ci stupiamo del degrado civile, morale, politico in cui ci troviamo! Diciamo che i politici sono altro rispetto alla maggioranza degli italiani?
 
O non sono lo specchio , il riflesso del paese?

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