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 Home page > Attualità > Politica > La nuova Giunta Iervolino e la sfiducia mancata a Bassolino

La nuova Giunta Iervolino e la sfiducia mancata a Bassolino

Rimettere in piedi la Giunta del Comune di Napoli non sarà un’operazione facile.
Il rimpasto promesso dal Sindaco Iervolino con l’uscita di: Oddati, Valente, Mola e Ponticelli passa attraverso il placet dei partiti e del consiglio comunale. A Napoli, la maggioranza è ancora composta da uno schieramento che parte dall’UDEUR per arrivare a Rifondazione.

Dopo il ciclone Romeo, Palazzo San Giacomo è piombato in un silenzio spettrale.
Il portone principale è chiuso, così come il cancello che si trova 5 metri dopo. Quel portone sempre aperto sulla piazza, ora, è diventato il limite invalicabile per i curiosi.

Nella sede del Comune si entra di nuovo, dopo tanti anni, dalla stradina laterale. Poche persone, non c’è più il via vai dei giorni “felici”.

Passati il controllo pass si accede al cortile. Ricordo le voci che salivano lungo la tromba delle scale, il via vai dei ragazzi dei bar, le coda fuori le segreterie degli assessori, le mani che si incrociano, le pacche sulle spalle e sempre quell’odore di caffé offerto o ricevuto.

Ricordo i flash nel giorno dell’insediamento e i sorrisi. Ricordo la squadra composta dalla Iervolino dopo giorni di mediazioni e di equilibrismi. Tutto ritorna, ritorna Montemarano dal Sindaco per chiudere garanzie per i suoi, tornano la Sinistra a chiedere un “politico” per la poltrona di vice-sindaco, torna il toto-assessori.


Così mentre i giornali scrivono di un allontanamento di Nicola Oddati, voci di corridoio puntano su una sua riconferma con un aumento del numero delle deleghe.

Cambio, invece, all’assessorato alla Mobilità, esce Gennaro Mola ed entra Pasquale Losa – attuale presidente dell’ASIA (l’azienda che si occupa della gestione dei rifiuti a Napoli) –; nel gioco degli equilibri Mola verrà “ricompensato” proprio con la presidenza dell’ente attualmente diretto da Losa.

Per garantire il voto favorevole del Consiglio Comunale la giunta non sarà costituita solo da tecnici ma verrà “puntellata” con uomini di partito, sui nomi ancora massimo riserbo.

Il nodo “politico” ha fatto slittare i tempi della nuova giunta, così se da un lato Bassolino premeva per una soluzione prima di Capodanno, dall’altro il Sindaco aveva deciso per tempi più lunghi. Si aspettano, inoltre, i verbali delle deposizioni, la Iervolino è sempre più decisa a capire chi remava contro di lei. In ogni caso l’attuale giunta sarà di transizione e “traghetterà” il centrosinistra fino allo scioglimento anticipato e le elezioni nel 2010.

Ma è l’intera politica campana ad attraversare un momento difficile. La Giunta Bassolino rischiava una mozione di sfiducia “natalizia” ma i veti incrociati hanno ritirato la mozione. Da Santa Lucia giungono voci di un accordo “bipartisan” che tutelerebbe i dodicimila euro di stipendio percepiti dai consiglieri regionali, in un momento di crisi e con molti partiti fuori dal parlamento non sarebbe stato facile trovare una collocazione per i 60 neo-disoccupati. La destra campana ha, quindi, preferito lasciare che il Presidente Bassolino guidi ancora la coalizione fino alle elezioni del 2010.

Lo scenario sembra, purtroppo, avviarsi verso una situazione di stallo dei due enti che cercheranno di prendere meno decisioni possibili per non minare equilibri sempre più precari.

Commenti all'articolo

  • Di Gazza (---.---.---.160) 3 gennaio 2009 10:10

    Il fatto è che non ci può essere una parte politica che abbia il primato morale sull’altra, l’etica deve essere un valore condiviso. Tutti devono essere onesti: (link)

    Sono giorni convulsi per l’on. Maurizio Gasparri, inopinatamente capogruppo del Pdl. Entusiasta all’idea che forse “rubano anche a sinistra” (a destra è scontato), eccitatissimo dalla prospettiva di poter fare la morale a Di Pietro, l’acuto statista ha annullato tutti gli impegni di fine anno e ha trascorso le sante feste esternando al ritmo di due dichiarazioni al minuto e polverizzando il record del ministro-kiwi Rotondi (nelle fisiologiche pause idrauliche lo rimpiazzava Capezzone, altro maratoneta degno di minzione). Cotanto accaldarsi va capito: Gasparri è quello che nel ’95 voleva Di Pietro leader del Polo al posto di Berlusconi e lo faceva sapere con gli stessi toni orgasmici con cui oggi lo dipinge come la versione deteriore di Provenzano: “Per noi di An - urlacchiava, pensando di fargli un complimento - Tonino è meglio del Duce!”. Ora, comprensibilmente, deve far dimenticare quegli sbracciamenti, e appare in ogni tg per lanciare improbabili “sfide” a Di Pietro e dire che “le dimissioni di suo figlio dimostrano che è colpevole”, ma “non bastano” perché “ci vuole ben altro”. La garrota, come minimo. Pare che, vedendolo così agitato all’inseguimento dell’ennesima telecamera, un passante gli abbia domandato: “Scusi Gasparri, ma se Di Pietro jr. deve dimettersi per una raccomandazione, che dovrebbe fare lei che guida un gruppo parlamentare con decine di pregiudicati, imputati e indagati, persino per mafia?”. A quel punto Gasparri è entrato in confusione, biascicando: “Di Pietro per noi è meglio del Duce!”. Gl’infermieri, che lo tallonano con discrezione, l’hanno subito trasportato a Palazzo Grazioli, dov’è stato a lungo sedato. Il decorso è regolare.

  • Di Gloria Esposito (---.---.---.221) 3 gennaio 2009 14:52

    La iervolino e gli altri possono rimpastare quanto gli pare ciò non toglie che Napoli per colpa loro sta facendo una figura veramente poco dignitosa(dai rifiuti a allo scandalo Romeo etc).Qualcuno dovrebbe ricordare a lor signori che prima o poi dovranno staccarsi da quelle poltrone e quando succederà il pd prenderà una sono ra mazzata per non aver avuto la forza di far dimettere quelli che,anche se non accusati di reati penali,hanno perso la faccia nei tanti scandali che hanno ferito la nostra città.Tra l’altro questi problemi di Napoli faranno perdere alla sinistra ulteriori voti anche a livello nazionale.
    Come dicono Travaglio e in parte anche Grillo bisogna iniziare a fare politica dal basso,perchè dei politici corrotti o ciechi non se ne puo’ piu’ e soprattutto basta con "io non sapevo niente"...se è cosi,una ragione in piu’ dimettersi.
    Saluti e speriamo che questo 2009 spazzi questo modo vecchio di fare politica.

    • Di Francesco Piccinini (---.---.---.56) 5 gennaio 2009 16:39
      Francesco Piccinini

      Anche perchè, cara Gloria la Iervolino, in quanto Sindaco, è il garante della giunta. In più il primo cittadino, per legge, nomina i suoi assessori in autonomia (anche se poi non è così nella pratica) ed è quindi responsabile di quelle nomine.
      Un buon 2009 anche a te

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