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La battaglia di Sara Giudice: contrastata e difficile

Su Facebook ha raccolto più di diecimila firme con un appello che suona così: rilanciamo il valore della professionalità per dare alla Politica la dignità che si merita. Sara Giudice, 25 anni, consigliera regionale eletta a Milano nel listino- Formigoni, si riferisce in questo appello principalmente al suo Partito, il PdL. In queste ultime ore ha raccolto anche l’approvazione del sindaco di Firenze, Matteo Renzi del PD. Però sono molti coloro che nell’appello vedono un attacco frontale a Nicole Minetti.

L’altra sera a “In Onda” su La7 Luca Telese l’ha presentata come “la ragazza che vuole mandare a casa la Minetti”. Idem Enrico Mentana da Fabio Fazio. E’ così?

Io sto combattendo una battaglia (e con me gli oltre 10.000 firmatari) contro il modello negativo che rappresenta per i giovani. Un modello di persona che per arrivare è disposta a qualsiasi scorciatoia e compromesso e mentre tra i giovani normali, il sacrificio e la "gavetta" è assolutamente richiesta, al modello "Minetti" no! Noi contrapponiamo a questo modello, una generazione di giovani che con dignità e sacrificio vogliono mettere a disposizione le loro capacità, sono questi a nostro avviso, quelli che rappresentano il futuro del paese e sui quali bisogna investire.

Come e con quale curriculum è arrivata al posto che occupa?

Il curriculum l'abbiamo sentito in diretta dal Premier da Gad Lerner e purtoppo il come è arrivata lo stiamo scoprendo dalle intercettazioni; io, mi permetto di dire, da militante del PdL, l'avevo intuito e denunciato dal febbraio scorso quando fu catapultata nel listino. Come me l'avevano intuito in tanti che oggi si nascondono ma, si sa, il coraggio non è qualcosa che si compra al supermercato.

Il Movimento delle Donne, molto attivo negli anni ’70-’80, ha avuto come fondamentale obiettivo, in parte riuscito, la solidarietà fra tutte le donne. Dunque anche con le prostitute, aiutandole nella loro battaglia per la conquista dei diritti civili. Oggi è cambiato qualcosa?

Qui non si tratta di dare un giudizio morale sui comportamenti che una persona, purché esercitati liberamente, intende attuare. Nel caso di specie la domanda è se chi decide di intraprendere una strada poi è giusto che la si impone nelle istituzioni o alla guida di importanti Enti. Stiamo parlando di far crescere una nuova classe dirigente da dare a questo Paese e allora i comportamenti, anche privati, devono essere di esempio.

La sua posizione in questo momento è scomoda: potrebbe esser scambiata per un modo per fare da spalla al gruppo politico che si oppone alla maggioranza ed al PDL. Riesce a smentire pubblicamente quelle voci del PDL che la vedrebbero, con la sua lista, appoggiare l’opposizione al Governo?

Io continuo ad affermare che sono e resterò nel Pdl almeno fino a quando mi ci vorranno. Mi faccia però rivolgere una domanda a coloro i quali dicono che le questioni si devono porre all'interno del PdL e non sui media. Io ho posto la questione della formazione delle liste più di un anno fa e l'ho posta al mio partito. Da un anno il mio partito il PdL mi ignora, nessuno che si sia degnato di chiedere a Sara Giudice della posizione che esprimeva, ora devono affrontare la questione con il diluvio di più 10.000 firme, di tanti elettori e militanti del PdL che chiedono risposte chiare e precise, anzi le pretendono per continuare a far parte con orgoglio del Popolo delle Libertà, se così non sarà continueranno a portare avanti quella che abbiamo chiamato la battaglia per garantire al Paese una nuova generazione che sia valutata sui meriti e sulle capacità contro ogni scorciatoia. 

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