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Grindr contro le discriminazioni e le violenze contro i gay in Egitto

Un messaggio allerta gli utenti del Paese contro le violenze a cui potrebbero andare incontro. 

Le discriminazioni contro gli omosessuali continuano ad essere una dura realtà, vunque nel mondo. In alcuni paesi però, i rischi per li membri della comunità LGBT sono particolarmente alti. Grindr, un social network mobile per le persone omosessuali che permette di geolocalizzare partner potenziali, ha messo in guardia i suoi utenti:

L'Egitto arresta le persone LGBT, e i poliziotti possono fingersi gay per incastrarvi”. “Cercate di essere prudenti quando avete in mente di incontrare una persona che non conoscete e siate attenti se pubblicate qualche cosa che potrebbe rivelare la vostra identità”.

Questo messaggio, apparso sui telefoni degli utenti egiziani di Grindr, è più efficace di una ricerca sociologica nel far comprendere quale sia la situazione nel paese arabo. In Egitto l'omosessualità non è reato ma gli omosessuali rischiano costantemente di essere fermati e arrestati con accuse di immoralità, dissolutezza e offesa alla religione.

Il messaggio di Grindr segue un fatto di cronaca recente che ha riempito le pagine dei quotidiani locali e internazionali. Sei uomini sono stati arrestati e poi condannati a due anni di prigione e ai lavori forzati per aver pubblicato sulla propria pagina Facebook un'offerta di baratto a sfondo sessuale (affitto in cambio di prestazioni con altri uomini) e per essere stati riconosciuti in un video che documentava la celebrazione di un matrimonio omosessuale.

In seguito alla vicenda Grindr era stato criticato per lo scarso livello di protezione offerto ai suoi utenti. La risposta da parte dell'azienda era arrivata con un primo messaggio, che comunicava la modifica di alcune impostazioni dell'applicazione:

“Chiunque si connetterà a Grindr in questi paesi (dove vige una legislazione omofoba, ndr), sarà immediatamente, per default, impossibile da localizzare. La lista di paesi include la Russia, l'Egitto, l'Arabia Saudita, la Nigeria, la Liberia, il Sudan e lo Zimbabwe. Ci sono altri paesi dove questo aggiornamento sulla localizzazione è già operativo e altri verranno aggiunti alla lista”.

Ecco un elenco dei paesi dove l'omosessualità è ancora considerata un reato.

Nella foto un'attivista gay egiziano che protesta contro l'arresto dei 6 omosessuali riconosciuti nel video.

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