• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Società > Italia un paese a statuto speciale

Italia un paese a statuto speciale

Antonio Tabucchi ha ragione. Lo scrittore, intervenuto ad Annozero, due settimane fa, ha detto il vero: l’Italia è un paese a statuto speciale. Un paese dove accadono cose al di fuori del "normale", del possibile, dell’immaginabile. Il nostro paese rappresenta l’eccezione ad un modello statuale democratico che si è distinto in Europa nel dopoguerra e si è stabilizzato ed è diventato adulto in questo nuovo secolo.

Questa anomalia non si trova nel modello di governo da noi adottato o dalle istituzioni formali che ci governano, ma all’interno di esse, nelle persone che le rappresentano. L’Italia è un paese a statuto speciale perchè in nessun altro paese, se non in un regime sudamericano forse, una persona come Silvio Berlusconi potrebbe governare. Tre televisione, tra cui una abusiva, svariati giornali, aziende, aziendine e aziendette, una casa editrice, tra l’altro acquisita in circostanze non del tutto chiare, assoluzione per prescrizione per il nostro premier ma condanne al sign. Previti (un anno e sei mesi) e il sign. Vittorio Metta (un anno e nove mesi) , costituiscono un gran bel conflitto d’interessi.

Scusate, la parola è obsoleta e in disuso, considerando la cassaintegrazione celebrale in cui si è messa l’opposizione, che ormai hanno accettato questo di buon grado. Non bastasse il conflitto di interessi, si possono aggiungere un passato-presente piduista, processi archiviati alle spalle grazie a introduzioni legislative (fatte chissà da chi) per depenalizzare reati come il falso in bilancio ad esempio. E poi un processo per corruzione giudiziaria, ricordate Mills?, ancora in via di giudizio, ma che sta impegnando i furbetti del parlamento ad uno sforzo mentale incredibile per riuscire a bloccarlo utilizzando meschinamente anche la sofferenza di un padre che chiedeva una fine decente per la propria figlia, mentre al di fuori delle stanze senza tempo nel centro di Roma, imperversa una crisi che sta lasciando a casa milioni di persone.

Ma il problema non è solo Berlusconi. Magari. Il problema è un sistema marcio all’interno, e questo è ben più preoccupante. E allora l’Italia è un paese a statuto speciale perchè diamo ospitalità in senato ad una persona come Marcello Dell’Utri, colpevole di Concorso esterno in associazione mafiosa e non solo, con pace all’anima di Falcone e Borsellino. Ma il buon Marcellino tangente e vino, non è l’unico, ce ne sono altri 17 con lui. Insomma è in buona compagnia.


L’Italia è un paese a statuto speciale perchè nessuno di noi ha potuto scegliere i propri rappresentanti.

Ma l’Italia è un paese a statuto speciale anche perchè abbiamo un certo Lodo Alfano che fa diventare più uguale degli altri quattro persone, proprio come i maiali de "La fattoria degli animali", e poi ci dicono che la legge è uguale per tutti.

L’Italia è un paese speciale perchè è la politica a controllare l’informazione, di solito dovrebbe essere il contrario, ma noi abbiamo la Commissione di Vigilanza Rai, anche perchè i giornali sono già bravi a controllarsi da soli, o meglio a farsi controllare dai loro finanziatori. Una Commissione che spreca soldi e tempo e che non dovrebbe nemmeno esistere, che tiene lontana dal video Grillo, Luttazzi, che ha permesso la cacciata di Biagi e che pende come spada di Damocle sulle scelte dei capoccia di via Mazzini.

Ma la cosa più preoccupante è che l’Italia è un paese a statuto speciale perchè persone come Marco Travaglio, Oliviero Beha, Peter Gomez, Carlo Vulpio sono considerati eroi, mentre è solamente gente che fa il suo dovere, giornalisti seri e per bene.

L’Italia è un paese a statuto speciale e Antonio Tabucchi aveva tristemente ragione. Antonio Tabucchi infatti ci guarda dall’estero, da dove si può avere una visione d’insieme sulla nostra tragica situazione, non come qui, dove l’informazione è imbavagliata e è già avvenuta una mutazione celebrale degli italiani che li ha portati ancora a credere a Silvio I da Arcore. Ma ancora per quanto? Segnali di cambiamento ci sono. Amplifichiamoli.

Commenti all'articolo

  • Di ellis (---.---.---.241) 14 febbraio 2009 20:01

    Chissà che non stiano preparando una nuova “costituzione” di stampo monarchico mediatico. L’incoronazione è prevista a breve in una villa in Sardegna in concomitanza con gli exit pool delle elezioni regionali, con proiezione su schermo IMAX (Tridimensionale) dell’evento.

    E noi che indossiamo gli appositi occhiali per avere l’impressione di toccare il sovrano nella sua magnificenza, il tutto a reti unificate e “senza la possibilità di spegnere il televisore” (Orwell “1984”).

    Povera Italia…

    Un saluto

    Elena

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares