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Una sveglia per la democrazia

Se si prende in mano la Costituzione si ha un’idea chiara del nostro paese. Esso è una repubblica. Ha un suo apparato e un suo funzionamento. Ha dei valori condivisi e basilari su cui tutto il resto poggia e si basa. Tutto è chiaro, rigoroso (quasi), in una parola definito. La base di tutto è la democrazia, il potere è del popolo, del demos, lo dice la parola stessa. Se però dal libro si alzano gli occhi, chiara, rigorosa e definita appare un’altra realtà, un qualcosa che con ciò che si ha appena letto non ha quasi niente a che fare. Tutto è torbido, intricato, quasi quasi irrazionale. Sembra che la Costituzione sia una specie di romanzo, una macchietta più che nostra Costituzione. Certo c’è tutto, non manca niente a grandi linee del mondo, ma proprio come un romanzo d’invenzione tutto ciò che accade fa parte di una specie di fantasia, di una realtà che non è la realtà vera ed attuale, insomma non è ciò che ci sta attorno. Nemmeno più i presupposti e le linea guida generali sono più quelle. Non che sia sbagliata la Costituzione, è ciò che c’è attorno che è cambiato degradandosi e che non rispecchia più ciò che in quel libro c’è scritto.

L’Italia è paragonabile ormai alla religione. Piena di buoni presupposti ma svuotata della sua linfa vitale. Così come Dio diede a Mosè i Dieci Comandamenti per rendere chiaro cosa era giusto o sbagliato fare, così la nostra Costituente ci ha posto innanzi a noi e sopra di noi un ordine dello Stato che noi cittadini, in quanto abitanti dello Stato abbiamo il dovere di rispettare (se poi queste siano giuste o sbagliate non lo voglio discutere). Spero il paragone non offenda nessuno o possa far pensare a qualcuno che si tratti di integralismo il mio. Non è questo il punto. Importante è ciò che è venuto dopo questi due avvenimenti, ovvero il largo e consistente menefreghismo di parte di credenti e parte di cittadini di queste leggi che non abbiamo scelto ma che ci sono state imposte certo, ma che se vogliamo far parte di una comunità dobbiamo rispettare.



Lasciando in disparte la Chiesa, il problema italiano è principalmente uno e uno soltanto: non solo queste regole non sono rispettate ma vengono sistematicamente eluse in ogni modo e con qualunque mezzo da una parte sempre più consistente delle persone e ciò che è peggio da una buona parte dei nostri rappresentanti in quello che una volta era il Parlamento e che ora assomiglia sempre di più ad un centro ricreativo della terza età. Questa è la tematica centrale. In un paese alla deriva che nemmeno sa più distinguere tra affari e politica e che agisce unicamente ascoltando la propria pancia e non più il proprio cervello, che permette l’interferenza tra affari privati e bene pubblico senza più nemmeno la “necessità” di nascondere questa agli occhi dell’opinione pubblica, che accetta di buon grado la presenza nelle istituzioni di gente plurindagata e addirittura condannata e addirittura condannata per concorso esterno in associazione mafiosa, di ex piduisti, in pratica di gente indegna di svolgere attività istituzione, in un paese così, come l’Italia, ha ancora senso parlare di Costituzione, di legge, di moralità ed etica professionale?

Forse no. O forse si. Forse avremmo bisogno soltanto di una sveglia, di un cucù grande, alto, rumoroso che con i suoi cucù-cucù-cucù ci ridesti un attimo, ci faccia aprire gli occhi, ci riporti in strada, in piazza, ci rifaccia protestare anche a costo di fermare il paese, di fermarlo, bloccarlo per farlo rinascere, rivivere. Una nuova scelta ora abbiamo davanti: o fare qualcosa, qualcosa di vero, di forte, di pacifico e amorevole per noi e per il nostro paese oppure essere complici di tutto questo. Soprattutto noi giovani che in questo paese dovremo viverci, in cui dovremo lavorare, crescere, esistere, amare, odiare, lottare. Noi tutti giovani e ex giovani, anziani e bambini, tutti noi siamo davanti ad un bivio: O con loro o contro di loro, che loro siano da una parte o dall’altra. Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra? Gaber aveva capito, o forse no. Ora non i partiti non hanno più senso, chi è pulito e onesto si alzi in piedi e faccia sentire la sua voce, la popolazione ci potrebbe ancora credere, potrebbe ancora illudersi, nonostante la stanchezza, nonostante tutte le prese per il culo che ha subito. Nonostante tutto, se chi si alzerà sarà davvero credibile. La popolazione potrebbe ancora essere con voi, se non è ormai troppo tardi.

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