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Israele cede, espulsione immediata degli attivisti ma resta il blocco

L’ultimo atto dell’ennesimo passaggio di una annosa partita a scacchi fra palestinesi e israeliani, o meglio, fra i loro "regnanti".

Israele cede, espulsione immediata degli attivisti ma resta il blocco

Alla fine, dopo una girandola di dichiarazioni di condanna per l’accaduto, a partire dalla Germania, passando per la Danimarca arrivando in seno all’ONU, Israele e il "gabinetto di sicurezza" israeliano, presieduto dal premier Benyamin Netanyahu, ha deciso ieri sera l’espulsione degli attivisti arrestati nel blitz dell’altro ieri contro il convoglio della "Freedom Flotilla".

Pur decidendo l’espulsione (dopo un giorno di "prigionia") per gli attivisti catturati e esprimendo cordoglio per coloro che sono caduti sotto il fuoco israeliano, Netanyahu ribadisce con forza il blocco e il conseguente embargo di Gaza e dei territori della omonima Striscia. Inoltre, il premier israeliano sottolinea come le dichiarazioni a caldo dell’ONU siano cariche di ipocrisia vista l’annosa diatriba, portata avanti da entrambi gli schieramenti, palestinesi e israeliani, che conta morti ingenti tra i palestinesi come fra gli israeliani.

Sembra quasi una dura e violenta partita a scacchi fra "regnanti" che, forse, troppo spesso tendono a dimenticare il bene del rispettivo popolo, popolo che magari è esausto, in favore di una guerra fredda con lo storico nemico, partita spesso interrotta e ripristinata e ogni tanto "invasa" da "stranieri" di dubbia provenienza. Che fossero presenti armi in quella benedetta sesta nave come è stato dichiarato dalla milizia israeliana, non è dato sapere perché la verità, come sempre in queste oscure partite politiche, non verrà mai rivelata. Non si saprà mai se fossero "pseudo pacifisti" oppure reali portatori di aiuti quelli che son morti spingendo alla ribalta il lato bellicoso israeliano, oppure l’ennesima trappola mediatica (pagata col sangue) messa a punto dai nemici di Israele, nemici che non si sono fatti attendere con le loro dichiarazioni vorticose, basti pensare al discorso immediato riportato da Al Jazeera del Presidente iraniano Ahmadinejad, dichiarazioni che fin troppo sembrano sottendere un ipotetico progetto razionale. Come detto, la verità non verrà mai fuori, di certo c’è che questa partita a scacchi non è ancora arrivata al capolinea.

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