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Isis: guerra di religione o finanziaria?

Un Forum internazionale di altissimo livello voluto da Renzi, avrà inizio il 10 dicembre, per discutere del Mediterraneo, su come agire e su quali saranno le prospettive future. Per il momento è tutto top secret. 

L'unica cosa che trapela è che si parlerà di un nuovo ordine mondiale nel Mediterraneo. Si fa fatica a credere che in questo momento così drammatico per le sorti dell'umanità, invece di vedere il da farsi a livello europeo, si parli di Mediterraneo , su come perseguire la pace. Con una ministra come la Mogherini, Alto rappresentante dell'Unione per gli affari Esteri e la sicurezza, Renzi con un colpo di mano ruba la scena all'esponente europea da lui caldeggiata, per trasformarsi in uno "Statista" esperto non solo di "Affari Interni" ma anche di "Affari Internazionali".

A cosa prelude questa mossa e come mai con città blindate, diritti negati, democrazia agonizzante ora si va a finire nel Mediterraneo, punto nevralgico evidentemente, per la riscrittura di nuovi confini! Non ancora paghi di un Isis sponsorizzata e mantenuta in vita da Emirati Arabi, Qatar, Turchia, adesso andiamo a finire nel Mediterraneo, assurto tristemente agli onori della cronaca per una migrazione senza precedenti, che sta spostando una massa di popoli in cerca di salvezza e speranza.

Il mondo sta tragicamente deflagrando ed invece di fermare la folle corsa della finanza, si mette ancor più carne al fuoco presentando “gli arrosti del banchetto funerario ancora caldi, per guarnire la tavolata nuziale” , ignorando pretestuosamente l'esatta dimensione del problema. Era inevitabile questa guerra, non solo per uscire da una crisi economica che non è stata affatto ripianata, ma per via di quelle risorse energetiche, che si trovano in quelle zone del Medio Oriente ridotte ad una polveriera per soddisfare gli appetiti di super potenze e paesi in via di sviluppo che non vogliono più essere lo zerbino dei potentati economici.

Il conflitto in atto, è l'effetto di una globalizzazione che invece di portare pace ha acceso la miccia della guerra; una Pace, durata cinquant'anni e che adesso si sta dissolvendo come una goccia di rugiada nello spazio di un mattino. Gli attentati di Parigi hanno dilaniato la carne viva della società, con l'Isis mantenuta in vita, tramite armi sofisticate e non la si vuole fermare. Se non ci fosse la follia ad agitare le menti di tanti scalmanati, basterebbe uno sforzo unanime, per mettere di fronte ad un tavolo le maggiori potenze oggi più che mai divise; divisione che trova la sua ragion d'essere per il dopo, quando le zone d'influenza dovranno ricadere sotto l'America, piuttosto che sotto la Russia.

Stride dunque anche la motivazione di una guerra di religione, perchè la nuova religione che si sta delineando è quella di una finanza che si è sostituita ai governi degli stati, e tramite i propri nominati determina politiche, prende decisioni, per ridurre i popoli a pedine di un ingranaggio che sta cancellando diritti, identità, distruggendo valori. L'unico valore pertanto continua ad essere quello degli affari, dei mercati. E che importa se in loro nome, dovranno distruggere l'umanità intera? Sete insaziabile di potere e denari hanno ridotto il mondo ad un triste teatro di guerra e non è certo con un forum sul mediterraneo che Renzi si farà la fama di grande esperto in affari Esteri. Scricchiola il suo governo, puntellato per il momento da un'America sotto il cui ombrello questo premier si ripara, che non prelude a nulla di buono se non quello di guadagnare punti davanti agli speculatori di vite.

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